0.1 fonda, fonde, funda.
0.2 DEI s.v. fonda 2 (lat. tardo funda).
0.3 F Tesoro volg. (ed. Carrer), XIII ex. (fior.): 1; Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: F Tesoro volg. (ed. Carrer), XIII ex. (fior.); Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.); Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.).
0.5 Per cantaro della fonda > cantaro 2.
Locuz. e fras. avere la fonda vuota 1.1.
0.7 1 Lo stesso che borsa. 1.1 Fras. Avere la fonda vuota: essere in misere condizioni. 2 [Mis.] Misura di capacità. 2.1 [Econ./comm.] Piazza in cui si effettua la vendita delle merci.
0.8 Mariafrancesca Giuliani 03.09.2007.
[1] FTesoro volg. (ed. Carrer), XIII ex. (fior.), L. 8, cap. 52: io dico che mio argento o egli fu arso, o egli è nella fonda, o tu l'hai imbolato; ma arso non fu egli, nè nella fonda non è, dunque rimane questo che tu l'hai imbolato. || Carrer, Tesoro, vol. 2, p. 325; l'ed. usata per il corpus legge in entrambi i luoghi «borsa»: cfr. <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 52, vol. 4, pag. 179.4 e 179.6.
[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 75, pag. 361.27: nullo filosofo crede in queste cose del mondo, onde si legge di Socrate che, trovando una fonda di danari nel bosco, nolla ricolse...
[3] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 4.30, pag. 52: ché nelli altri peccati son gioconde / l'operationi humane, ma in questi / truovan ripiene di dolor le fonde.
[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 29, 121-132, pag. 754.9: cioè lo gran terreno ch'elli avea ancora per seminare, o li grandi boschi ch'elli avea, parlando retoricamente: potrebbe dire lo testo: e la gran fonda; et allora s'intenderebbe di danari...
[5] Contrasti Laur. XLII.38, XIV (tosc./merid.), 1.54, pag. 11: Fosse chi lla mi rinsegnar di vogli[a], / volontier la accateria; / cento once d'oro ch'i' ò nella fonda / volontier glile doneria, / e donerìe - gli un bascio in disïanza.
1.1 Fras. Avere la fonda vuota: essere in misere condizioni.
[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 28, vol. 2, pag. 494.18: Poco apresso il legato s'acordò con quelli ch'erano passati nella Marca e di febraio li fece tornare sopra Luco, per rattenere quelli ch'erano i· lLuco dal conturbare la Romagna ma poco tempo là durarono per la povertà del legato, che avea l'animo grande e lla fonda vota.
[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 63.27: E chi compera sì dice 'Tu me 'l darai al peso della catena,' e se non lo dicesse, sì gliele conviene pigliare al peso della fonda.
[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 142.7: Vino paga lire 1, soldi 10 la fonda o l'anfola, e denari 4 piccioli per botte...
2.1 [Econ./comm.] Piazza in cui si effettua la vendita delle merci.
[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 58.23: Ed à di spesa a trarlo di Setalia oltre al primo costo in somma aspri 6, cioè li 3 aspri per la fonda, e l'uno aspro per assaggio, e uno aspro per portare ad mare...
[2] Gl Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 64.21: si vendono in Acri a moggio, ed è il moggio del signore e della ruga di Pisa e della ruga di Vinegia tutto uno con quello delle magione dello Spedale del Tempio, ed è modelli 24, e quello della fonda, cioè la piazza ove si vende, si è altressì mondelli 24.
[3] Gl Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 80.18: ogni metro si è 9 quarteroni ella fonda in Famagosta, cioè lo luogo ordinato dove si vende il vino...
[u.r. 05.02.2015]