FORFORÌ agg.

0.1 felfelli, folferi, folfori, forfori.

0.2 Pellegrini, Arab., p. 110 (ar. folfoli).

0.3 Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.): 1.

0.4 In testi tosc.: Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.).

In testi sett.: Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.).

0.5 Le edd. non marcano l'accento (che si desume da Pellegrini, Arab., p. 110).

Locuz. e fras. cantaro forforì 1; rotolo forforì 1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Mis.] Locuz. nom. Cantaro, rotolo forforí: misura di peso in uso ad Alessandria (per misurare il pepe ed altre merci).

0.8 Elisa Guadagnini 07.10.2007.

1 [Mis.] Locuz. nom. Cantaro, rotolo forforì: misura di peso in uso ad Alessandria (per misurare il pepe ed altre merci).

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 68.12: Anchora sapié che in Allexandria sì è un alltro canter, lo qual vien apellado canter forfori. A questo canter se vende tute le merchadantie che sé d'Allexandria e pevere e tute le alltre merchadantie, sallvo lin.

[2] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 69.5: Lo rotollo çeroin pexa miarexi 312 e lo rotollo folferi sì è pexi CXLIIIJ de miarese...

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 69.26: In Allessandria si à di più maniere pesi come diviserà qui appresso: Cantare forfori, cantare gerui, cantare leuedi, mena, e libbra, e bisanti, e diremo, miglioresi; e ciascuno cantare si è ruotoli 100 di quello cotale cantare. [[...]] A cantar forfori si vendono Giengiovo, e lacca, e 'ncenso, e verzino, e argento vivo, denti di liofante, orpimento, seme da vermini, e sandali, zettoaro, e aloe d'ogni ragione, e azurro fine della Magna, e azeruto, e cassia ligna, e tamerendi, e costo amaro: tutte queste cose si vendono a cantare forfori.