FURIBONDO agg.

0.1 forbondi, forbondo, foribondo, foribundi, foribundo, furibonda, furibonde, furibondi, furibondo, furibunda, furibunde, furibundo.

0.2 DELI 2 s.v. furibondo (lat. furibundum).

0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Simintendi, a. 1333 (prat.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.7 1 [Detto di una persona:] fuori di sé per un forte perturbamento d'animo (dovuto all'ira, allo sdegno, ai moti di un temperamento impetuoso), reso manifesto da un comportamento violento, sregolato, inconsulto. 1.1 Che è o risulta violento, sregolato, inconsulto.

0.8 Elisa Guadagnini 10.07.2007.

1 [Detto di una persona:] fuori di sé per un forte perturbamento d'animo (dovuto all'ira, allo sdegno, ai moti di un temperamento impetuoso), reso manifesto da un comportamento violento, sregolato, inconsulto.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 38, vol. 3, pag. 122.9: E sono alquante malizie a modo di fiere, le quali sono nelli sfrenati, e nelli pazzi, e melanconici, ed in simiglianti a loro. L'uomo furibondo tiene per sentenza ciò che piaccia a lui, tutto che sia contra agli altri uomini; e s'egli ha cagione d'adirarsi un poco, incontinente corre a grande ira...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 147.15: mentre che 'l furibondo dell'animo Sergesto strenge la prora ai sassi, introe dentro nello stretto spazio isventurato, e percosse nei sassi a rimpetto... || Cfr. Aen., V, 202: «namque furens animi dum proram ad saxa suburget / interior spatioque subit Sergestus iniquo...».

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 155.16: A chesto Hector fo multo allegrato e, montando a lo suo cavallo, foribundo se nde intrao plu dentro a la vattaglya e, derropandosse a l' abandone contra li Grieci co la soa spata nuda...

- [Specif. con rif. ad uno stato d'insania (anche sost.)].

[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 174.6: Come Atamanta impazzoe; e come Ino gittò se e 'l figliuolo in mare. Incontenente Atamanta, figliuolo d'Eulo, furibondo nel mezzo della casa grida: o compagni, tendete le reti in queste selve: io hoe veduto qui una leonessa con due figliuoli.

[5] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 133.9: Procrix, incontenente che intese lo nome di Aura quasi puttana, ismemorì; [[...]] E poi che l'animo ritornó, isquarciósi da petto li vestiri sottili e picchiasi sempre le gote non degne. E la furibonda dimora, coi capelli sparti, non vola per le mezane vie, come Bacca toccata dal tirso.

[6] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 547.23: Da po che l'animo retornà a questa, ella rompe le veste sottili dal petto e empiaga le non degne galte cum la onghia, né non fo demorança: quella furibonda vola per meço le vie cum li sparsi cavelli, sì como la Baca concitada del tirso.

1.1 Che è o risulta violento, sregolato, inconsulto.

[1] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 9, pag. 120.5: Aletto, Tesifone e Megera; per le cui interpretazioni chiaramente s'intendono le tre qualitadi da cui generalmente ciascun male si muove, cioè mal pensamento, dischiesto parlare e malvagia e furibunda operazione: delle quali Aletto '[im]pausabile', cioè mal pensamento interpretato s'intende; Tesifone 'dischiesto parlare' e Megera 'iniqua e furibunda operazione'.

[2] Fazio degli Uberti, Rime varie, a. 1367 (tosc.), 8 [ira].2, pag. 50: Ira son io sanza rasgion o regola, / subita, furibonda e con discordia; / pace, amore né misericordia / trovar non pò chi con meco se 'mpegola.

[3] Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.), 34.8, pag. 23: La providencia ch'è luce del mondo, / guarda non la pospore, perch'ella vede / enanzi e dietro a sí talglole e rede / ed ongni morte, e vale il somo e 'l fondo; / al fraode oppone cum cuperto pondo / come la pegorella ch'en sua fede / promesse al cervo quel che dar non crede, / do non serà lo lupo foribondo.

[u.r. 25.01.2008]