FURIOSO agg./s.m.

0.1 firiusi, foriosa, furiosa, furïosa, furiose, furiosi, furïosi, furioso, furioxi, furioxo, furiusa, furiusi, furiuso, furiusu; f: furiosissimo.

0.2 DELI 2 s.v. furia (lat. furiosum).

0.3 St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 [Detto di una persona:] che tiene un comportamento violento, sregolato, inconsulto (per un forte perturbamento d'animo o un temperamento irascibile). 1.1 [Detto di un aspetto o comportamento:] violento, sregolato, inconsulto. 1.2 [Detto di una persona:] in stato di insania, folle. 1.3 [Con rif. allo scatenarsi di un fenomeno naturale o al comportamento di un animale imbizzarrito o aggressivo]. 2 Che induce ad un temporaneo sregolamento del comportamento con atti violenti. 3 Eccessivamente frettoloso o affrettato. 4 [Per traduz. del lat. furialis, con rif. alle figure mitologiche di Aletto o Tesifone, due delle Furie:] proprio di una Furia o da lei proveniente. 5 [Detto dell'umore:] lo stesso che collerico.

0.8 Elisa Guadagnini 10.07.2007.

1 [Detto di una persona:] che tiene un comportamento violento, sregolato, inconsulto (per un forte perturbamento d'animo o un temperamento irascibile).

[1] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 319.14: Et po questo abbe la sinioria Carinus et ad tutti genti fo furioso e nequissimo.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 8: no(n) volere essere amico al'omo adiroso et no(n) andare coll'omo furioso, acciò che p(er) ventura no(n) imprendi le suoie vie (et) ricevi scandalo al'anima tua.

[3] Poes. an. urbin., XIII, 10.83, pag. 559: Ma quella gente furïosa / no li nne fece neguna cosa, / unde la Vergene stava dollosa / sença comparatïone.

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 95.47, pag. 440: Sun l'ira stam dur' e bojenti, / ni li vego pacienti: / pu tosto se romperea un mur / ca d'un homo lo cor dur. / Visto n'ò de sì furiosi, / bastereiva can rajosi.

[5] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 10, pag. 12.3: lo forte, segondo che dise Aristotele, ananti lo perigolo è quieto, no irado nè furioso, et en lo perigolo mostra la forteza del so anemo.

[6] Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.), pag. 391, col. 3.34: Allora Catalina con sua furiosa gente ad ferire se trasse.

[7] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 2, pag. 656.7: E se 'l signore fosse al tutto malagevole e iniquo, e costrignesse pure a peccato, qualunque sia quel servo comperato, o altro, allotta gli è licito il fuggire e 'l partire. E s'egli fosse furioso e iroso, sia sopportato dolcemente, eziandio infino alle battiture; ma là ov'egli trapassasse il modo di guastare membro, o dare morte ingiustamente, licita è la fuga e la partita.

[8] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 9, pag. 26.6: killu presti Constanzu soy neputi respundia allu episcopu cum grandi furia [[...]] Audendu lu episcupu la gridata ky fachìa chistu soy neputi, [[...]] adcomminciao a stendirj lu scossu davanti sancta Maria, et prigava chi lj placissi de darj tantu, quantu illu poctissi satisfari a chillu soy nepoti, ky era cussì furiusu.

[9] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 12, pag. 64.18: Folo fu uno Centauro molto furioso e pieno di molta superbia e d' ira e molto crudele.

[10] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 7, pag. 34.6: le richeçe no pòn far l'omo pù savio [[...]], e no stramuon zamai l'omo furioso da l'ira a mansuetudin...

[11] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 17, vol. 3, pag. 335.16: Il duca e sua gente veggendosi così fieramente assaliti e assediati dal popolo nel palagio con più di CCCC uomini (e non avea quasi altro che biscotto e aceto e acqua), ma credendosi guarentire dal furioso popolo, la domenica fece cavaliere Antonio di Baldinaccio...

[12] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 19.165, pag. 133: Da poi Iexù presso la turba fasse, / et vede quegli che con lor contrasta, [[...]] gli dimandòno et disse: «De che insembre / èri nel conquerire sì furioxi?».

[13] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 25, pag. 218.22: Allora quillo Calcas traditore e piscopo de li Troyani, commo ad homo furioso, levaose in piede gridando fortemente intre quilli signuri...

[14] F Donato degli Albanzani, De viris illustribus volg., XIV sm. (tosc.): Cesare [[...]] smontando da cavallo, furiosissimo andò nella prima schiera de' pedoni gridando, riprendendo, pregando e confortando... || Razzolini, Vite, vol. 2, p. 645.

- Sost.

[15] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 22, pag. 409.12: Una medesima spada si porta ed usa, per lo savio a difensione, e per lo furioso a spargimento di sangue: l' uno fine è buono, l' altro è pessimo...

[16] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 12, 16-27, pag. 326.11: l'uomo si dee togliere dinanzi al furioso, e non dee stare a contendere con lui.

- Furioso di, in qsa: violentemente desideroso di qsa.

[17] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 297.15: Et era furioso in adulterio. E per molta çoçura k'avea in sí Domitianus, quelli de Grecia lo chiamavano Crinopale e era a dicere adulteratore.

[18] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 12, pag. 68.6: E 'l predetto Saulo, lo quale fu a fare uccidere s. Istefano, ispirando ancora, cioè tutto furioso di minacciare e di percuotere e d' uccidere gli Cristiani, andò al Principe de' Sacerdoti...

[19] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 46.18: l'astinentia di congiungnere lo mascio cola femina corrompe il seme, il quale corropto èe molto nocevole al corpo. Secondo ke dice Galieno: di quello si levano fummi velenosi al celebro, i quali il corrompono, et peroe coloro che no· ll'usano sono furiosi di mali costumi.

1.1 [Detto di un aspetto o comportamento:] violento, sregolato, inconsulto.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 17, pag. 188.6: el garrire non prociede se non da animo furioso, inordinato, acieso in vendetta, e però questi tali sono asimigliati a cani latranti ché per ira di vendetta latrano...

[2] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 31, pag. 211.9: Anteo [[...]] in alcuna valle di Barbaria appresso Cartaggine, con grandissima e furiosa forza lungo tempo si resse...

1.1.1 [Detto della passione amorosa o di quella erotica:] intenso, totalizzante, atto a portare chi la prova a stravolgere il proprio comportamento.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 3: Et la legge chiama l'amore furioso et macto, dicendo del furore del'amore: neuna cosa è pió forte (et) pió rapente che 'l furore del'amore, lo quale p(er)fectame(n)te riten(er)e è cosa di filozofia.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 74.23, pag. 311: Empreso ha novo lenguaio, che non sa dir si no: «Amore». [[...]] La Bontate se comporta questo amore furioso, / ché con esso se sconfige questo monno tenebroso, / el corpo lussurioso se remette a la fucina, / perde tutta la sentina che lo facea deturpare.

[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 239.14: la lussuria delle femine è più agra e più furiosa della nostra.

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 99, pag. 324.41: Questo fanno le bestie mute, l'amore delle quali è sfrenato, e furioso verso i loro piccoli figliuoli, ma e' si spegne tutto po' ch' elle gli hanno perduti.

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 1, vol. 2, pag. 192.26: A quistu Sergiu dippi dari Esopu lu poeta so filyu in adopciuni ananti ca lassarlu heredi di li soy beni. Lu quali fu juvini non skittu di perduta, ma eciandeu di furiusa luxuria...

1.2 [Detto di una persona:] in stato di insania, folle.

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. III, cap. 33, pag. 311.12: perdere sonno, spesse volte fa perdere la memoria e uscir di senno, onde l'uomo diviene matto e furioso.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 98, vol. 2, pag. 276.6: Et se alcuno de la città di Siena o vero de la giurisditione, di pazia o vero furore fusse tenuto, del quale alcuno potesse ragionevolmente dubbitare et da lui ricevere ingiuria o vero offesa, sieno tenuti la podestà et li giudici del maleficio, a la rinchiesta di ciascuno, cotale furiosa et paza persona fare pilliare et ditenere et essa ne la pregione fare rinchiudere...

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 30, 1-12, pag. 706, col. 2.6: come Atamante devenne tanto insano e furioso che no cognosce li proprii so figlioi e fei murire...

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 119.17: Ella si turba povera d'animo e di consiglio, ed infiammata per tutta la città va furiosa e come fuore della mente...

[5] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 2, par. 22, vol. 1, pag. 355.23: Semeglantemente la confessione overo carta facta dagl figluogle familias egl quagle aggiono el pate furioso overo mentecapto, egl quagle facciano egl facte secondo cho' patre familias, valere degga e tenere.

[6] <Doc. ven., 1375 (3)>, pag. 146.20: Ragusa ve fa vignir in quelli parti ad offendere li sui subietti, sicho' è manifesto per la ambassada de Ragusa, che se vignisse insemble cum vui de liçeri lo dito Jura, sicho' homo furioso et chi non possede rason, poria arobar tuti li nostri merchadanti, et ligarli, et farni gran novitade et mal...

[7] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 222, pag. 236.12: Dyascorides dixe che chi beve una drama de questa raìxe cum el vin, la induxe insuonij stranij e accidente rie. [[...]] E chi ne beve quatro drame, deventa furioxi e muore.

[8] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 30, 13-21, pag. 764.12: la reina Ecuba, vedendo lo suo figliuolo piccolino morto, nel quale restava la sua speranza, diventò furiosa e cominciò ad abbaiare come cane, e mordere qualunque trovava dinanzi da sé...

[9] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 30, pag. 260.37: Allora Ecuba, poy che appe veduta la soa figliola Polissena esserela occisa cossì crodelemente denante, per lo dolore grandissimo che ricipio in core, sobetamente perdendo la memoria adeventao furiosa.

- Matto furioso.

[10] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 8, pag. 37.14: E lo lor dormir no ghe dà reposso né ghe torna in sanitae, ma han sogni terribel, e per lo gran spavento venan a peçor stao cha mati furiosi e cha hi frenetichi chi son insii del seno...

- Sost.

[11] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 1, pag. 4.4: sanza le dette due cose [[scil. senno e iustizia]] [[...]] è quella persona per la favella una pestilenzia grandissima del suo paese, perché la sua favella così è in lui pericolosa come uno coltello aguto e tagliente in mano d'uno furioso.

[12] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 513.27: O Menelao, che stupor fo questo? Tu solo te n'andavi e lo osto e la muier toa era sotto un medesimo tetto. O furioso, tu committi le colombe alo spariver e committi lo pien pegoril alo lovo de montagna.

[13] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 2, pag. 234.10: - «Niuna cosa migliore sapresti che la ragione, o isconoscente, s'egli stesse ferma la tua ruota, la quale intorno nel tuo secolo giri. Dalla legge è vietato a' furiosi stare in giudicio; dunque, conciosiacosachè tu sia furiosa, la ragione ti schifa».

1.2.1 [Detto di un comportamento:] irrazionale, folle.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 40: contendere co(n) magiore furiosa uvero periculosa cosa è, con pari è dubbiosa, con minore è vergho(n)gna.

- Pazzia furiosa.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 82, vol. 2, pag. 239.1: Il movimento del perverso tiranno di Spagna, no· degno d'essere nomato re, ma bestia selvaggia, venne in questi dì in tanta furiosapazzia, che costrignea i baroni che lli erano rimasi e campati di sua crudeltà, e i Comuni a giurare fedeltà e omaggio alla bagascia sua...

1.2.2 [Detto specif. di una persona:] che ha perso il controllo di sé perché posseduto, invasato.

[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 12, pag. 186.22: E se tu forse a me sopravvivi, quale che si sia della mia morte il modo, dovunque il misero spirito se n' andrà, di quindi a forza m' ingegnerò di scioglierlo, e in te entrando, furiosa ti farò divenire, non altramente che sieno le vergini dopo il ricevuto Apollo...

- Meton. [Detto delle armi, per traduz. del lat. furialis, con rif. alle orge delle Baccanti invasate].

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 53.11: la notte uscì la reina della sua casa; e acconciossi com' ella andasse alla festa di Bacco, e tolse le furiose armi, e copersesi il capo di vite: e 'l quoio del cerbio avea dal lato manco; la lieve asta avea sotto l'omero. || Cfr. Ov., Met., VI, 591: «furialiaque accipit arma».

1.3 [Con rif. allo scatenarsi di un fenomeno naturale o al comportamento di un animale imbizzarrito o aggressivo].

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 225.9: Il cacciatore sa bene dove tenda le reti a li cerbi e sa bene in quali valle dimori il furioso porco cinghiare.

[2] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 114.20: Et kista chitati era turniyata di unu flumi di focu cum multi firiusi flammi...

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 1, pag. 3.7: Cotali cose rivolgendo seco la Dea con enfiammato core, venne in Eolia nel paese de' venti, in luoghi pieni d'austri furiosi.

[4] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 155, pag. 292.4: È da nota(re) se tu voi op(er)are la medicina voi cirrugia i(n) d(e) lu c. furioso et n(on) patiente, ch(e) securam(en)te lo poçça far(e), isso n(on) sente(n)dolo dalgi ad manecare l'ubiu...

2 Che induce ad un temporaneo sregolamento del comportamento con atti violenti.

[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 434, pag. 575: Vino citrino dicise caldissimo e fumuso, / dolore in capo genera, troppo è furiuso; / a stomaco et a fecato è multo molestuso; / se non è cauto lo homo, falo poi ebriuso...

3 Eccessivamente frettoloso o affrettato.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 6, pag. 33.15: non dei esser veloce nel parlare, cioè fretoloso, furioso; anzi lento, secondo il modo convenevole.

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 1, par. 12, pag. 30.14: E oltre a questo, sovente la notturna quiete e il cotidiano cibo togliendomi, alcuna volta ad atti più furiosi che sùbiti e a parole mi moveano inusitate.

4 [Per traduz. del lat. furialis, con rif. alle figure mitologiche di Aletto o Tesifone, due delle Furie:] proprio di una Furia o da lei proveniente.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 7, pag. 315.40: Queste cose così commosse in casa di Latino, Aletto la crudele faccia e' furiosi membri si spoglia e trasformasi in vecchio viso... || Cfr. Aen., VII, 415: «Allecto toruam faciem et furialia membra / exuit...».

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 173.23: Tesifone avea recato seco meraviglie di nuovo veleno [[...]] E mentre che coloro temono, volse lo furioso veleno nel petto di loro due, e mosse gli cuori dentro. || Cfr. Ov., Met., IV, 506: «vergit furiale venenum / pectus in amborum »

5 [Detto dell'umore:] lo stesso che collerico.

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 133, pag. 265.22: Ancora adeve' p(er) alcuna inflat(i)o(n)e, [[...]] et alcuna volta advè p(er) umore colorico et furioso; et dicese q(ue)sta infermetate vulgar(e)m(en)te ragiato.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 133, pag. 266.9: Et se la d(ic)ta passione procederà da furioso colerico et humori ène i(n)curabele...

[u.r. 14.12.2017]