GAGLIARDEZZA s.f.

0.1 gagiardeça, gagliardezza.

0.2 Da gagliardo.

0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.).

In testi sett.: Tristano Veneto, XIV.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Vigore, fermezza e ardimento nell'intraprendere un'azione o nell'affrontare un pericolo, uno scontro, un'opposizione.

0.8 Elisa Guadagnini 15.06.2007.

1 Vigore, fermezza e ardimento nell'intraprendere un'azione o nell'affrontare un pericolo, uno scontro, un'opposizione.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1442, pag. 226: Ma tanto dico bene, / se talor ti convene / giocar per far onore / ad amico o a segnore, / che tu giuochi al più grosso, / e non dire: 'I' non posso'. / Non abbie in ciò vilezza, / ma lieta gagliardezza; / e se tu perdi posta, / paia che non ti costa: / non dicer villania / né mal motto che sia.

[2] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 381-90, pag. 108.7: E il non consentirle le favole e le bugie sue, delle quali ella è più che altra femmina piena, niuna cosa sarebbe, se non un volersi con lei azzuffare; la qual cosa ella di leggeri farebbe, sì come colei alla qual pare di gagliardezza avanzare Galeotto di lontane isole o Febusso.

[3] Tristano Veneto, XIV, cap. 268, pag. 231.34: Et io sì digo ben a vui che ala bontade et ala gagiardeça che Lablenches avea, durava ello molto longuamentre incontra Palamides, como quello che molto era de gran prodeçe.

[u.r. 13.06.2008]