GAGLIARDO agg./s.m.

0.1 chagliardo, gagiardi, gagiardo, gagliarda, gagliarde, gagliardi, gagliardissima, gagliardissimi, gagliardissimo, gagliardo, gaiardi, gaiardo, gaiardy, galiardi, galiardo, galliardi, galliardissimi, galliardissimo, galliardo, gayarda, gayardo, ghagliarda, ghagliardi, ghagliardo, guagliardu.

0.2 DELI 2 s.v. gagliardo (prov. ant. galhart o fr. ant. gaillard).

0.3 Fiore, XIII u.q. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fiore, XIII u.q. (fior.); Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. fior., c. 1324; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362.

In testi sett.: Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. fare del gagliardo 2; pezza gagliarda 3; stare gagliardo 1.1.1.

0.6 A Doc. aret., c. 1231: Galliardo; Libro giallo, 1321-23 (fior.): Niccholaio della Ghagliarda fante.

T Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.): un forte castello che ssi chiama Castello Galiardo.

N L'antrop., in diverse forme spec. femm., è att. in doc. lat. tosc. a partire dalla metà del sec. XI: cfr. GDT, p. 289 (ove sono cit. anche due att. merid. della p.m. XI sec.).

0.7 1 [Detto di una persona o di un animale:] di fisico o di aspetto prestante, gradevolmente vigoroso. 1.1 Estens. Dotato di vigore, efficacia, possanza. 2 Che affronta con fermezza e coraggio il pericolo, lo scontro, l'opposizione; valoroso e ardito (spec. in battaglia; anche in contesto iron.). 2.1 Sost. Uomo coraggioso e valente (spec. in battaglia; anche in contesto ironico). 3 [Arald.] Locuz. nom. Pezza gagliarda: stemma a strisce bianche e nere (dell'arte dei calzolai fiorentini).

0.8 Elisa Guadagnini 14.06.2007.

1 [Detto di una persona o di un animale:] di fisico o di aspetto prestante, gradevolmente vigoroso. || Spesso in dittol. sinon.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 61.11, pag. 124: E se ttu ami femina volaggia, / Volag[g]iamente davanti le vieni / E tutt'a la sua guisa ti mantieni; / Od ella ti terrà bestia salvaggia, / E crederà che ttu sie un papalardo, / Che sie venuto a llei per inganarla: / Chéd ella il vol pur giovane e gagliardo.

[2] Stat. fior., c. 1324, cap. 32, pag. 65.2: altri mille pedoni buoni e valentri, e centocinquanta maestri di pietra e di legname e cinquanta picconari forti e galliardi con buoni picconi s'abbiano e sieno...

[3] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.), ch. 78, pag. 829.23: In questo tempo la sua moglie Pasife, stando oziosa a la finestra del palagio, sopra il prato degli armenti vide un toro più bello e più gagliardo degli altri.

[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 45, vol. 2, pag. 80.20: E così non dee far beffe di questi cotali, perciocchè, come detto è, la ingiuria torna contra Dio fattore, e forse a molti sarebbe meglio di essere infermi, e laidi, che belli, e gagliardi.

[5] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 863, pag. 197: Uno bon capetano dentro in Aversa stava, / Missere Jacobo Pignatella per nome se chiamava; / Era prompto et galliardo, la terra ben guardava; / De re et de soa gente poco se curava.

- [Detto di una donna:] di fisico o di aspetto gradevolmente florido.

[6] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 30.7, pag. 39: Rivato è Amore en forma humana, / la dolçe vista lo mostra en ela: / gayarda, çoiosa e tanto bela, / usata en vertù, çascun resana.

[7] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 15, pag. 133.18: fra' quali fu la reina Cammilla, la quale non era usa alla rocca ma alla spada, però ch'ell'era gagliardissima e bella e leggiera e vergine, ché mai non avie voluto marito.

1.1 Estens. Dotato di vigore, efficacia, possanza.

[1] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 110.5, pag. 248: E nella destra mano aveva un dardo, / il qual, quand' ella fu un pezzo fuggita, / si volse indietro con rigido sguardo, / e diventata per paura ardita, / quello lanciò col buon braccio gagliardo, / per ad Africo dar mortal ferita...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 8, vol. 2, pag. 24.2: i quali grandi vedendosi così trattare, s'acostarono in setta [[...]] con altri popolani grassi, amici e parenti de' grandi, che non amavano che Giano de la Bella fosse in Comune maggiore di loro, ordinarono di fare uno gagliardo uficio de' priori; e venne loro fatto...

[3] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 23.187, pag. 163: Cossì serranno gli ultimi gagliardi / et primi, et gli primier serrà da dietro...

- [Detto di una pianta:] turgido, vegeto.

[4] Dante, Rime, a. 1321, 40a.2, pag. 141: I' ho veduto già senza radice / legno ch'è per omor tanto gagliardo / che que' che vide nel fiume lombardo / cader suo figlio, fronde fuor n'elice...

- [Detto di un canto:] vivace, brioso.

[5] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 331.14: e induce, a somigliare tale atto, questo ballare a rota che move a stanza; chè quando una gagliarda stanza di risposta si dice, tutti disiderosamente la prendono; e se è meno letiziosa, con meno ga[i]ezza rendono la risposta.

- [Rif. alla fortezza nella fede e nella condotta morale].

[6] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), Lib. 1, cap. 14, pag. 99.3: MON. Chi sarà tanto forte, qual sì gagliardo, chi si vigoroso, che colle perfettissime ragione delle vertù vinca e prosterni li visii sì astuti, e sia coronato di grasia come grorioso vittore?

1.1.1 Locuz. verb. Stare gagliardo: essere in forze, avere vigore.

[1] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 105, pag. 209.5: Dice Terenzio, secondo che scrive Tullio nel secondo libro de natura deorum, che senza Cerere e senza Bacco, cioè viene a dire che senza bere e senza mangiare la lussuria nè la carne stanno gagliarde.

[2] Giannozzo Sacchetti (ed. Corsi), a. 1379 (fior.), VIII.91, pag. 397: Fede mia, sta gagliarda / e col ben far t' acosta: / Cristo già non si scosta / se un poco sta celato.

2 Che affronta con fermezza e coraggio il pericolo, lo scontro, l'opposizione; valoroso e ardito (spec. in battaglia).

[1] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 50.34: et li Fiorentini cavalcaro nel loro per levarline, et andaro infino a Laterino Cavalieri et pedoni; et gli Aretini per tema se ne levaro, et tornati in Arezzo per mostrarsi gagliardi vennero a rimpetto a Laterino...

[2] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 15.10, pag. 374: ho trovato un donzello / saggio, cortes'e ben ammaestrato, / che gli starebbe me' l'emperïato, / che non istà la gemma ne l'anello: / Carlo di misser Guerra Cavicciuoli, / quel ch'è valent'ed ardito e gagliardo / e servente, comandi chi che vuoli...

[3] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 2383, pag. 112: Çasschun li mandà sença demor / Do prodomeny çovençelly, / Forte e gaiardy e molti belly, / Li qual potesse ben portar / La gran bataia et indurar.

[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 135.5: Se gl'iddiei non vogliono che Teba basti lungo tempo, volesse iddio che gli stormenti della battallia e gli uomini gagliardi disfacessoro le mura, e che 'l fuoco e 'l ferro risonassoro!

[5] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 10, pag. 176.12: Eneas fachia comu liuni scatinatu auchidendu a kistu et abactendu a ckillu: di ki auchisi Eneas intru li autri ad unu guagliardu et arditu cavaleri di Turnu lu quali havia nomu Theron...

[6] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 21, pag. 103.29: Et disse inlor san Pero: [[...]] e' son apparegiao de vegnir contegho in preson e in carcere e s'el serà besogno e' verrò contego infin a la morte». [45] Et Cristo ghe disse: «Tu te fê sì gagliardo e sé te tè sì fermo, et e' te digo che innance che 'l galo canta doe volte tu m'arê renegar per tree reprexe».

[7] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 314, pag. 36: dirove [[...]] del glorios' messer Luchino / chi per bataia liberò Lombardi / ch'a li Thodeschi non facesse inchino, / li qualli se tenia sì gaiardi / che se pensava vincer per paura / dicendo «li Lombardi sum coardi».

[8] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 32, pag. 55.21: pensa che noi Troiani siamo una giovanaglia, ch' abbiamo animi gagliardi a battaglia, e corpi che si confanno a sì fatti animi».

[9] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 73.8: Al tenpo del conte de' Salvatichi, potestà di Siena, furo richiesti e' Sanesi da' Fiorentini, che volevano andare a chanpo in quello d'Arezo, e furo eletti per andare nella detta oste vinti per terzo, e gli altri furo giente a chavallo de' nobili di Siena, che furo a numero V cento di giente ghagliarda, tutti a chavallo, e mille pedoni del contado.

[10] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 13, par. 14, comp. 78.88, pag. 180: «Deh, dimmi compagnon, chi serà quello / che possa contrastar a tal compagna? / Non fu la giente de Karlo Martello / tanto gagliarda fiera né griffagna, / né quella che Pompeio perseguì / come la iesta del sir de Cussì».

- Fras. Fare del gagliardo: comportarsi valorosamente, compiere un'azione coraggiosa (di natura bellica).

[11] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 4, vol. 2, pag. 595.4: Giugnamo alle predette fortune che essendo grande quantità d'Inghilesi infino a Basignano, avenne che lla gente di messer Galeasso ch'era alla guardia del castello volendo fare del gagliardo si fé loro incontro, e di presente fu rotta, e alquanti ne furono morti, tutti li altri rimasono prigioni.

[12] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 6, terz. 4, vol. 1, pag. 63: Federigo secondo [[...]] mandò a Pisa un suo figliuol bastardo, / ed a' Pisan, che seguisser suo' segni / que' comandò, ed e' fer del gagliardo, / con cinquanta galee, dice la storia, / e seguitar costui sanza riguardo.

2.1 Sost. Uomo coraggioso e valente (spec. in battaglia; anche in contesto iron.).

[1] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 84, pag. 709.16: a dì XV d'aprile circa a mille uomini a cavallo della brigata de l'Inghilesi nel mezzo della notte si partirono del campo, e vennono infino alla porta al Prato, onde la terra si scommosse tutta ad arme, e di loro quattro gagliardi toccarono la porta...

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 119, pag. 267.16: E così capitarono questi gagliardi, che, essendo armati di mosto, combatterono con la paglia; e poi appiè d' un ciriegio furono vinti, senza fare alcuna difesa.

3 [Arald.] Locuz. nom. Pezza gagliarda: stemma a strisce bianche e nere (dell'arte dei calzolai fiorentini).

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 39, vol. 1, pag. 328.19: il quarto, era pezza gagliarda, cioè a liste a traverso bianche e nere...

[u.r. 03.05.2009]