GAGLIOFFO s.m.

0.1 gaglioffi, gaglioffo, gagloffo, gaglofi, gaglufi, gaioffo, gaiuffi, galioffi, galioffo, gallioffi, gallioffo, ghaglioffi.

0.2 Etimo incerto: delle proposte cit. da DELI 2 s.v. gaglioffo mostra qualche verosimiglianza soltanto quella di Corominas, Cast., vol. III, pp. 52-4, che parte dallo spagn. gallofa 'pane dato per elemosina ai pellegrini diretti a Compostella'. In tal caso gaglioffo sembrerebbe derivare da gaglioffare 'mendicare' (a sua volta tratto dal sost. spagn.), e non viceversa.

0.3 Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi): 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.); Ingiurie lucch., 1330-84, [1339]; Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Persona di infimo stato che vive chiedendo l'elemosina, pezzente. Estens. [Con valore moralmente neg.:] scansafatiche.

0.8 Elisa Guadagnini 12.06.2007.

1 Persona di infimo stato che vive chiedendo l'elemosina, pezzente. Estens. [Con valore moralmente neg.:] scansafatiche.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 28, vol. 2, pag. 245.21: Anco, statuimo et ordiniamo che li ribaldi, poltroni et gallioffi non possano nè debiano, nè alloro sia licito giocare a zara nel Campo del mercato...

[2] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 70, pag. 42.1: li Marsiliesi non lasciavano intrare nella terra loro nullo gaglioffo, né ydiota, né falso religioso per non concedere il suo pane invano.

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 14, pag. 151.16: Un' altra volta andarono a lui alquanti gaglioffi in spezie di peregrini con le vestimenta stracciate e laidissime [[...]] e dimandarongli elemosina...

[4] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 11, pag. 568.23: E dove dicie nel testo per soffismi dé' intendere per quella giente che reggie al mondo con inghanni e con frode. E questi tali son questi ghaglioffi e poltroni, la qual giente è più in dispiaciere che gnuna, mostrandosi in vocie d'agnoli e dentro sono lupi rapaci.

[5] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 46.89, pag. 874: Gentili uomini e donne v'ha da lato, / che spesso veggion venire a le mani / le trecche e' barattier c'hanno giucato. / E meretrici v'usano e ruffiani, / battifancelli, zanaiuoli e gaglioffi / e i tignosi, scabbiosi e cattani.

[6] Fioretti S. Francesco, 1370/90 (tosc.), cap. 8, pag. 86.5: E se noi persevereremo picchiando, ed egli uscirà fuori turbato, e come gaglioffi importuni ci caccerà con villanie...

[7] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 12, 88-96, pag. 371.39: Et a la sede; cioè apostolica, che; cioè la quale, fu già benigna Più; cioè che non è al tempo presente, a' poveri iusti; cioè a' poveri iusti, cioè ai poveri onesti, non ai gallioffi...

[8] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 212, pag. 550.15: - Alla porta è giunto uno pellegrino che dice che ha gran bisogno di favellarvi. - L' abate, ciò udendo, dice: - Serà qualche gaglioffo che vorrà limosina...

[9] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 14, pag. 176.29: Un' atra volta andàm a ello alquanti gaglofi in specie de poveri pelegrin, cum le vestimente straçai e laidissime che paream quasi nui, e demandànli elimosina...

- [Come ingiuria].

[10] Ingiurie lucch., 1330-84, 58 [1339], pag. 30.1: - Sosso ribaldo, gagloffo trayditore, che conveni che tu fia morto p(er) le miei mani.

[11] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 132.74: La vaga intrata sua zascun inganna, / e 'l suo blando parlar tanti n'à colti / che, s'or fosser disciolti, / terrêno, per so scampo, altro camino; / 'sto traditor ne tien notriti a manna / fin ch'à ne le suo mani i grini avolti, / sì ch'esser da lui tolti / dubiar non puote, e stiamo al suo domino, / gaioffo, gaino, iotto e malandrino!