PIDOCCHIO s.m.

0.1 pedochi, pedogi, pedotchi, pidocchi, pidochi, pidochiu, piòchi, piocl, pïocli, piògi, piògy.

0.2 Lat. tardo peduclum (DELI 2 s.v. pidocchio).

0.3 Caducità , XIII (ver.): 1.

0.4 In testi tosc.: Cronica fior., XIII ex.

In testi sett.: Caducità , XIII (ver.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.).

In testi sic.: Senisio, Declarus, 1348 (sic.).

0.6 N Il lemma è att. come antrop. (anche in composti) in doc. lat. tosc. a partire dalla fine del sec. XI: cfr. GDT, p. 490.

0.7 [Zool.] Piccolo insetto dell'ordine degli Anopluri che vive da parassita sul corpo umano (spec. sul cuoio capelluto).

0.8 Elisa Guadagnini 06.11.2007.

1 [Zool.] Piccolo insetto dell'ordine degli Anopluri che vive da parassita sul corpo umano (spec. sul cuoio capelluto).

[1] Caducità , XIII (ver.), 67, pag. 656: Tu be' 'l cognosci en parto, e forsi en tuto, / cum' lo to corpo rendo amabel fruto: / pïocli e vermi e fango molto bruto / enxo de lei vivo e morto al pestuto.

[2] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 20.44, pag. 134: O omo, pensa che tu meni: / pedochi assai con lendinine, / e le polci so' meschine / che non te lassa venïare.

[3] Gl Cronica fior., XIII ex., pag. 85.35: Ancora si truova che fu uno principe che per niuna medicina non si poteva aiutare, che non fusse consumato da' mignacti, i quali in nostro volgare sono decti pidocchi.

[4] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 230.2: e eciamdio ven trovado da un principo, che per nessuna arte de medixina podea esser aidado, che li pedotchi non lo consumasse.

[5] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 62.19: Capitol dey piocl.

[6] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 173, pag. 270.4: Ed ancora vi dico che questi none ucciderebbero niuno animale di mondo, né pulci né pidocchi né mosca né veruno altro, perché dicono ch'elli ànno anima, onde sarebbe peccato.

[7] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 26rv, pag. 100.26: Ascaris ridis... vel Ascardes dis vermis est capitis vel carnis, qui vulgo dicitur pidochiu.

[8] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 47, col. 2.22: Alli pidocchi che nascono nelle palpebre, e sono molti minuti: falli dietare di quelle cose che fa quelli mali omori.

[9] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 190, pag. 197.24: E quando se fa linitiom cum esso [[scil. miele]] al cavo, lo alcì le lendene e li pedochi.

[10] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 1, pag. 3.6: [2] Item la limatura di lu cornu di lu chervu, datu a biviri cum vinu, non fa aviri may lindini non pidochi.

[11] Itinerarium volg., XIV sm. (tosc. occ.), App. 9, pag. 181.20: E disse ch'era stato tra genti che avea veduto mangiare i pidocchi. [[...]] contavano che aveano veduto colli loro proprii occhi mangiare li pidocchi umani senza abbominazione a quella gente.

- Parassita degli uccelli.

[12] Cura uccelli di ratto, XIV in. (tosc.), pag. 23.8: Quando lo sparviere ha i pidocchi, togli il matricale e pestalo un poco, e legalo alla pertica, e poni lo sparviere in su quella erba al sole...

[13] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), cap. 44, pag. 46.12: Quando vedi che lo tuo ucello àe pidochi, fali questa medicina...

[u.r. 08.10.2013]