0.1 calideçça, calidezza, calidicza, callideçça.
0.2 Da calido.
0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): 2.
0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.).
In testi sic.: Senisio, Declarus, 1348 (sic.).
0.5 Locuz. e fras. con calidezza 1.
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Stato di elevata temperatura, calore. 2 [Filos.] [Med.] [Con rif. alla fisiologia umana:] una delle quattro complessioni della fisica aristotelica (con la freddezza, la secchezza e l'umidità).
0.8 Elisa Guadagnini 13.03.2008.
1 Stato di elevata temperatura, calore.
[1] Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.), 3.16, pag. 339: Chè foco nasce talor da chiarezza, / Da specchio o ferro che molto riluca; / Che 'l raggio della spera par che 'nduca, / Ferendol, fiamma di gran calidezza.
- Locuz. avv. Con calidezza: caldamente.
[2] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 39r, pag. 39.8: Calide dius me, adverbia, idest cum calidicza.
2 [Filos.] [Med.] [Con rif. alla fisiologia umana:] una delle quattro complessioni della fisica aristotelica (con la freddezza, la secchezza e l'umidità).
[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 25, pag. 116.15: Innei citoli ène calideçça k'àe a paidire e consumare la humidità (et) la superfluità de li homori habundanti in essi...
[2] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 18, pag. 159.10: segnoreggia la f[r]igidità nelle femine e nell'uomo, per natura, la calidezza.
[u.r. 08.10.2020]