FILO s.m.

0.1 ffilo, fil, fila, file, fili, fillo, filo, filu, fily, fir, firo, fjlo, philo, phylo.

0.2 Lat. filus (DELI 2 s.v. filo).

0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 4.3.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Doc. sen., 1277-82; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Doc. pis., 1298 (2); Doc. fior., 1299-1300; Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.); Doc. prat., 1296-1305; Doc. pist., 1322-26.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Doc. imol., 1350-67; Doc. padov., a. 1379 (5).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Doc. orviet., 1339-68, [1353]; Doc. assis. (?), 1354; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Doc. catan., 1345; Stat. palerm. (?), 1351.

0.5 Locuz. e fras. a dritto filo 3.2; a dritto filo a corda 3.2; a filo 3.2; a filo a filo 4.1; a filo a filo 5.1; appeso per un filo 1.3; di filo 3.3; di filo 6; fare filo 4.2; filo a filo 1.7; filo della bilancia 1.6; filo di lana 1; in filo 5.1; menare per fil di spada 6.2; mettere al filo delle spade 6.2; mettere in buon filo dritto 3.6; mettere nel buon filo 3.6; morire per il filo della spada 6.3; pietra da filo 3.5; pietra di filo 3.5; sul filo di 3.7; tener dritto come un fil di spada 6.1; trarre il filo 1.1; trarre il filo della camicia 1.1.1; un filo di paglia 2.1; venire a filo 4.2; volgere per il filo della spada 6.2.

0.7 1 Prodotto ricavato da una fibra tessile, sviluppato in una sola dimensione, flessibile ma resistente a una moderata trazione, generalmente impiegato per la tessitura. 1.1 Locuz. verb. Trarre il filo: lavorare manualmente una fibra tessile producendo un filo. 1.2 Insieme di fili disposti ordinatamente. 1.3 Fig. Simbolo della labilità o della pericolosità di una condizione. 1.4 Prodotto di metallo assimilabile a un filo tessile per dimensioni e flessibilità. 1.5 [Di varia natura usato per tenere insieme forme di formaggio o simili]. 1.6 Locuz. nom. Filo della bilancia: quello a cui si appendono i piatti della bilancia. 1.7 Locuz. avv. A filo a filo: con un legame molto stretto e solido, simile a quello di due tessuti cuciti insieme. 2 Corpo di origine vegetale o animale, per lunghezza e sottigliezza assimilabile a un filo. 2.1 Fig. Un filo di paglia: entità assolutamente trascurabile. 2.2 Fig. Simbolo della labilità o della pericolosità di una condizione. 3 Linea che costituisce l'estremità di qsa. 3.1 Linea immaginaria che congiunge due punti nello spazio. 3.2 Locuz. avv. A filo, a dritto filo (a corda): in linea retta. 3.3 Locuz. avv. Di filo: senza deviare dalla propria direzione; direttamente. 3.4 Strada che percorre una linea retta? 3.5 Locuz. nom. Pietra da, di filo: pietra con un lato tagliato dritto (per un muro, o una parete) (?). 3.6 Fig. Mettere in, nel buon filo (dritto): indirizzare nella giusta direzione. 3.7 Fig. Locuz. prep. Sul filo di: sull'immaginaria linea di confine fra due condizioni. 4 Quantità di un fluido che scorre con continuità sulla stessa linea. 4.1 Locuz. avv. A filo a filo: facendo scorrere un liquido con continuità sulla stessa linea. 4.2 Locuz. verb. Fare filo, venire a filo: scorrere con continuità sulla stessa linea (detto di un liquido o di un arido). 4.3 Portata d'acqua di un fiume. 5 Insieme di oggetti disposto lungo una linea; fila. 5.1 Locuz. avv. In filo, a filo a filo: in fila, l'uno dietro l'altro. 6 L'estremità assottigliata di una lama. Locuz. agg. Di filo: con l'estremità resa particolarmente sottile e tagliente (detto di un oggetto provvisto di lama). 6.1 Fras. Tener dritto come un fil di spada: andare in linea retta. 6.2 Fras. Menare per fil di spada, mettere al filo delle spade, volgere per il filo della spada: uccidere con la spada. 6.3 Fras. Morire per il filo della spada: morire per ferite prodotte da una spada. 7 Stagno della salina.

0.8 Francesco Sestito 24.10.2007.

1 Prodotto ricavato da una fibra tessile, sviluppato in una sola dimensione, flessibile ma resistente a una moderata trazione, generalmente impiegato per la tessitura.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 23, pag. 42.5: dal primo ponto de capricorno per fine al primo de cancro, trovamo una via descritta e avolta [[...]] d'atorno a la terra come uno filo avolto su per lo bastone...

[2] Meo dei Tolomei, Rime, XIII/XIV (sen.), D. 1.13, pag. 69: Quasi beffava e stava mansüeta / che ll'avari' tenuta un fil di liccio...

[3] Doc. catan., 1345, pag. 38, col. 2.3: filu di balesta, omne filu culuratu, centuri culurati di filu, squarchelli culurati di filu, omne cosa ki porta stagnu...

[4] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 78, pag. 169.16: se alguno torrae la cesilla de nido e quella adorberà, ligandogli un fillo de setta agli piei et inello quarto die la visitarai et alciderai, tu gli troverai IIJ petre intre 'l ventre.

[5] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 45, pag. 171.8: (con) una brocca de lino la vena se subleve et (con) uno filo torto duplicato, la vena se lege da dui p(ar)ti...

- [Plur. con valore di sing.].

[6] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Adriana, pag. 97.5: acciocchè tu non morissi nell'avviluppata prigione del laberinto, ti diedi l'avvolte fila, le quali come guida reggessero li tuoi passi...

- Filo di lana: quantità di lana ritorta sino a formare un filo.

[7] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 1, par. 17, pag. 39.22: Rimirisi primamente al fortissimo figliuolo di Almena, il quale [[...]] trasse le fila della lana data da Jole dietro al procedente fuso...

[8] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 15, pag. 121.14: la pelle fece coregge sottilissime e agiunse le coregge col filo della lana...

1.1 Locuz. verb. Trarre il filo: lavorare manualmente una fibra tessile producendo un filo.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 153.8: L'una delle quali, traente il filo con dilicato dito, cessandosi l'altre femine, e faccendo le nuove feste, disse...

1.1.1 Fras. Trarre il filo della camicia a qno: attrarre qno a sé piegandolo al proprio desiderio. || (Branca).

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 5, pag. 611.33: O Calandrin mio dolce [[...]], quanto tempo ho io disiderato d'averti e di poterti tenere a mio senno! Tu m'hai con la piacevolezza tua tratto il filo della camiscia...

1.2 Insieme di fili disposti ordinatamente.

[1] Doc. sen., 1277-82, pag. 300.20: Ancho XXII den. nel dì a Giovanni di Difende i quali diè in ciera et in filo grosso et in uno chanapello.

[2] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 10.17, pag. 96: Si se' auro, ferro o rame, / provàrite en esto esame; / quign'hai filo, lana o stame, / mustràrite en esta azzone.

[3] Doc. fior., 1299-1300, pag. 763.6: E deono dare, questo die, s. XIIJ, che demmo a Raschasso ed a Salvadore giudei per churattagio di lane e d'angnine e filo che cci feciero avere e vendere...

[4] Doc. prat., 1296-1305, pag. 416.32: It(em) p(er) una co(n)ca (e) p(er) filo, d. VI.

[5] Doc. pist., 1322-26, pag. 73.37: trovamo concio questo lavorío: cioè, braccia lxxx di fila bianche e nere e chornicie di marmo a ragione di sol. vij per braccio...

[6] Doc. imol., 1350-67, Debitori 7.4.1364, pag. 360.10: De' avere per 13 o. de filo s....

1.3 Fig. [Simbolo della labilità o della pericolosità di una condizione].

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 4, vol. 2, pag. 76.27: con zò sia cosa que la saluti di la republica suspisa con multu sutili filu dipindissi da la fidi di li cumpagnuni [[...]], a la mayur parti di lu Senatu placia que li principi di li Latini se sutesligissiru a lu lur ordini.

[2] Jacopo Cecchi, XIV pm. (fior.), 1.62, pag. 438: Canzon, tu vedi ben com'è sottile / il filo a che s'attien la mia speranza...

[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 37.1, pag. 51: Sì è debile il filo a cui s'attene / la gravosa mia vita / che, s'altri non l'aita, / ella fia tosto di suo corso a riva...

- Appeso per un filo.

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 63.70, pag. 356: sotir e longa [è] la trazina, / ché questa vita meschina / per dever star longamente, / ma pû 'la fuze incontenente; / che sì è frage e sotir / ch'è quaxi apeisa per un fir.

1.4 Prodotto di metallo assimilabile a un filo tessile per dimensioni e flessibilità.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 583, pag. 171: Ma el g'è le vestimente stavre e molben ornae / E nov e sempre fresche, strabel e straprovae / E texudhe a fil d'oro, lucent e lavorae...

[2] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 63.5: Filo di ferro, soldi XIJ, soma.

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 13, 67-78, pag. 248, col. 2.5: Un fil de ferro. Perçò sono acigliati cum filo de ferro et a modo cum se aciglia gl'oselli de rapina...

[4] Doc. assis. (?), 1354, pag. 51.16: Item a Rofino de Cecce de sere Biondo per ferro et pionbo per lo chiosto et per filo de ferro per la Pentecoste lb. .VIIII., s. .III..

[5] Doc. padov., a. 1379 (5), pag. 66.20: it(em) J.a bancha e u(n)'uça d(e) fili de ramo e J.a goltra straça e J.a choltrina straça...

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 19, pag. 184.15: li suoy capilli chi pareano fila de auro assay se nde avea scipati da la capo.

1.5 [Di origine vegetale, usato per tenere insieme forme di formaggio o simili].

[1] Stat. fior., 1310/13, cap. 43, pag. 41.12: ciascheuno di questa arte comperante cascio e vendente, biscontare e menovare il peso si debia per lui e siane tenuto da ciascuno venditore, ciò è di ciascuno filo di cascio messinese, galurese e alburachese una libra per fili di giunchi e di palme ne' quali sono infilati.

1.5.1 Unità merceologica usata nel commercio dei formaggi.

[1] Doc. pis., 1298 (2), pag. 197.29: Torciello vettorale da Cieuli li vendei cascio barbarescho fila XIII...

[2] Stat. sen., 1301-1303, cap. 13, pag. 13.25: La soma del cascio di vacca o di bufala o di pecora o del Lucardo o del nostrano, el quale non sia in filo, XVIIJ denari kabella.

[3] Doc. orviet.-umbr.merid., 1312, pag. 30.22: Per ciascuno filo de casio de piso de L l. a lo più, II s. VI d..

1.6 Locuz. nom. Filo della bilancia: quello a cui si appendono i piatti della bilancia.

[1] Stat. palerm. (?), 1351, pag. 76.1: Item ki nullu bankeri diia tiniri l'unu filu di la vilanza plui curtu di l'autra, si no ki sianu iusti, subta la pena predicta.

1.7 Locuz. avv. Filo a filo: con un legame molto stretto e solido, simile a quello di due tessuti cuciti insieme.

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 4, vol. 2, pag. 74.9: la quali senza pecci non coniunta, ma una cum l'autra filua filu coniuncta: li patri di lu veglu testamentu cum li patri di lu novu...

2 Corpo di origine vegetale o animale, per lunghezza e sottigliezza assimilabile a un filo.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3 cap 10, pag. 118.26: Allora mutò maniera, chè uno picciolo filo di pallia contrapesava la pietra.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 9, cap. 5. par. 11, pag. 275.27: a ciaschuna diede anella di palglia, che parieno d'oro, e dentrovi pietre, che pariano charissime, e molte fila d'erba, che parieno tessuti...

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 2.2, pag. 430: Sì come 'l ragno per la tela passa / col filo a che s'appicca e, poi ch'è giunto, / col tatto in su l'ordito il ferma e lassa...

2.1 Fig. Un filo di paglia: entità assolutamente trascurabile.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 36, pag. 187.13: Un filo di paglia vale qualche cosa, ché se non valesse nulla, il fastello de la paglia non varrebbe nulla, che vale tre e quattro soldi; dunque qualche cosa vale.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 39, terz. 80, vol. 2, pag. 174: ed a' nimici si furo appressati, / gridando sempre: Battaglia, battaglia, / badaluccando, e vincendo ogni prova, / avendogli per men d'un fil di paglia.

[3] A. Pucci, Madonna Lionessa, a. 1388 (fior.), ott. 34.6, pag. 223: Com'è tanto dura, / ch'a te non viene, essendo in tal travaglia? / Ma questo è segno ch'ella non si cura / della tua morte o vita un fil di paglia!

2.2 Fig. Simbolo della labilità o della pericolosità di una condizione.

[1] Sacchetti, Lettere, XIV sm. (fior.), X, pag. 98.16: io vi feci morto, pensando come la vita de' vostri pari è appicata a uno filo di ragnatelo.

3 Linea che costituisce l'estremità di qsa.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 10.69, vol. 3, pag. 163: così cinger la figlia di Latona / vedem talvolta, quando l'aere è pregno, / sì che ritenga il fil che fa la zona.

[2] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 84.32: ello se vuol esser da prima sera in tal luogo ch'el se posa ben sclletamentre veder la Luna [[...]] com'ell'è grossa o sotille in lo fillo e puo' de che chollor ella è...

[3] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 450.11: Ancora si maraviglia delle eguali spalle essendo così pianissime e dirieto le spalle piane, delle quali lo filo del mezzo delle reni di ciascuno lato era di molta bella bellezza.

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 23, pag. 436.35: chi sapesse bene affigurare le lettere, scorgerebbe che le due sopraciglia col tratto del naso fanno in coloro uno T, però ch'è 'l vòto intra 'l filo del naso e lle sopraciglia T.

[5] Doc. perug., 1346, pag. 23.20: vadano d'altezza enfine a la pianezza socto el canellato che passa per gl'arcora vecchie, siche respondano al filo ch'el gl'arcora vecchie...

3.1 Linea immaginaria che congiunge due punti nello spazio.

[1] Savasorra, XIV pm. (pis.), pag. 90.39: farai ficcare un'altra istaggia presso a la staggia del e in nel filo che fa l'ochio tuo de la staggia del e a quella del f...

3.2 Locuz. avv. A filo, a dritto filo (a corda): in linea retta.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 64, vol. 2, pag. 38.16: Et per tutto el mese di magio farò acconciare et sciampiare et dirizare la via [[...]] facendo disfare li edifici infra li detti confini, a dritto filo a corda...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 64, vol. 2, pag. 38.23: Et le predette cose si facciano alle spese di coloro e' quali ànno a fare acconciare la marronesca infino alla casa di Iacomo Ranucci, a dritto filo, da l'una parte et da l'altra de la via.

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 28.91, pag. 417: però ch'andando, come andiamo, a filo, / noi daremmo del becco nel mar Rosso...

3.3 Locuz. avv. Di filo: senza deviare dalla propria direzione; direttamente.

[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 13, pag. 47.18: Ed essendo giunti, andarono di filo allo palazzo, e trovaron sì come lo re Meliadus era già tornato...

3.4 Strada che percorre una linea retta?

[1] Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.), pag. 137.8: Ricevete questa cho[m]pera per mei Simonuco mio filiolo ed e[s]te questa chasa in delo filo di soto da Pietrasanta.

3.5 Locuz. nom. Pietra da, di filo: pietra con un lato tagliato dritto (per un muro, o una parete) (?).

[1] Doc. fior., 1274-1310, pag. 298.6: disse che gli le dava per uno mezo braccio di pietre da filo...

[2] Doc. fior., 1353-58, [1357], pag. 109.22: Alloghanmo [[...]] portare tutte le pietre di filo a' fondamenti sotto le volte, e l'altre abracciare ivi apresso al decto campanile...

[3] Doc. orviet., 1339-68, [1353], pag. 138.28: Fraticiellu e Lippo di Cristiianu tolsaro a fare al Fossatu pietre di filu di macinellu, chonci p(er) otto lb. p(er) c..

3.6 Fig. Mettere in, nel buon filo (dritto): indirizzare nella giusta direzione.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 24.63, vol. 3, pag. 398: Come 'l verace stilo / ne scrisse, padre, del tuo caro frate / che mise teco Roma nel buon filo, / fede è sustanza di cose sperate / e argomento de le non parventi...

[2] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 51, pag. 11: Così, misso lo reame in bono filo dericto, / In questa pace stava con tucto lo suo districto...

3.7 Fig. Locuz. prep. Sul filo di: sull'immaginaria linea di confine fra due condizioni.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 5, pag. 25.11: sustegne falçe accuse, insidie tribulation e bestie fere e - que fa besogno dir tante parole? - ogne dì el era sul fil de la morte.

4 Quantità di un fluido che scorre con continuità sulla stessa linea.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 11.3: E sappiate che 'l buturo di quello lago è sì tenente e sì appiccaticcio, che se l'uomo ne prendesse uno filo, elli non si ispezzerebbe niente...

[2] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 10, pag. 274.13: e levó su li occhi e vide che dell'albore là u' elli si tenea scia uno filo di mele...

4.1 Locuz. avv. A filo a filo: facendo scorrere un liquido con continuità sulla stessa linea.

[1] Pratica del vino, 1342/48 (fior.), pag. 12.8: Una bote di vino che fose isciema, togli uno meço quarto d'olio, e metilo per lo chochiume, a filo a filo, il più che tu puoi, e poi il tura...

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 331.11: quando l'oro tuo è ben fonduto e tu lo trai del fuoco colle tanaglie o vero grazzine di ferro e gittalo nel vasello dell'acqua a filo a filo...

4.2 Locuz. verb. Fare filo, venire a filo: scorrere con continuità sulla stessa linea (detto di un liquido o di un arido).

[1] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 23, pag. 17.9: togli aqua bene calda, poca; e mena questo lievito tanto che faccia filo.

[2] Miracoli di Caterina di Iacopo, c. 1374 (fior./sen.), cap. 22, pag. 19.14: Ma non per ciò si rimase di darne come in prima, e forse più, di che la botte venne calando, in tanto che non ne venia se non a filo a filo, e così venendo a filo sanza mutare sapore o colore, bastò loro insino al vino nuovo.

4.3 Portata d'acqua di un fiume.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 973, pag. 209: Gïòn [[...]] bagna de la sua onda / tutta terra d'Egitto / e l'amolla a diritto / una fïata l'anno / e ristora lo danno / che lo 'Gitto sostene, / che mai pioggia non viene: / così serva su' filo / ed è chiamato Nilo...

[2] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 2, pag. 20.11: missevi dentro lo figliuolo e messolo nel fiume lungo la riva, che era piena di giunchi, acciocchè il filo dello corrente nol portasse via con lo suo impeto troppo tosto.

5 Insieme di oggetti disposto lungo una linea; fila.

[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 4, pag. 221.35: E chiamansi le tre che sono in un filo, che è la mezzana di loro e terçiera della figura, annaçer atayr...

[2] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 56, par. 3, vol. 1, pag. 437.26: El quale notario faccia de le predicte termenatione e limitatione uno livero [[...]] desegnando egl luocora dua egl termene se mettono [[...]] et quante sonno egl fila de le pietre le quale se mureronno sotto terra...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 151, vol. 2, pag. 709.10: essendo le donne di Firenze molto trascorse in soperchi ornamenti [[...]] e simile di vestiti [[...]] con fregi e di perle e di bottoni d'argento dorato ispessi a quattro e sei fila accoppiati insieme...

5.1 Locuz. avv. In filo, a filo a filo: in fila, l'uno dietro l'altro.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 24.66, vol. 2, pag. 414: Come li augei che vernan lungo 'l Nilo, / alcuna volta in aere fanno schiera, / poi volan più a fretta e vanno in filo...

[2] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 71, pag. 682.2: quelli della compagna venendo sanza sospetto come per terre d'amici venieno in filo e sparti...

[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 13, pag. 106.15: Moito bene li vedeva omo descegnere e sallire per la montagna l'uno po' l'aitro a filo a filo.

6 L'estremità assottigliata di una lama. Locuz. agg. Di filo: con l'estremità resa particolarmente sottile e tagliente (detto di un oggetto provvisto di lama).

[1] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 25.16: domandògli che Piero gli mandesse le dette coltella, ed anche per uno carnaiuolo di filo che mandò a Giovanni aringhi...

6.1 Fras. Tener dritto come un fil di spada: andare in linea retta.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 5.9, pag. 267: Se vi aggrada / d'essere in Tracia, questa da sinestra / tien dritto là sì come un fil di spada.

6.2 Fras. Menare per fil di spada, mettere al filo delle spade, volgere per il filo della spada: uccidere con la spada.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 61.20: E da ogne parte intròn dentro per forçça, e homi e femene e tuto bestiame chi havesse vita in corpo menòn per fil de spaa...

[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 14, pag. 68.29: Nabuccodonosor [[...]] menai quî ch'el volse per lo fil de la spaa, gli altri mandò ligai in gran reste a la soa provincia...

[3] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 433, pag. 153.17: Combattutolo, lo presono per forza a dì 4 d'agosto 1327; e tutti quei d'entro missono al filo delle spade.

6.3 Fras. Morire per il filo della spada: morire per ferite prodotte da una spada.

[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 341, pag. 307.13: Et tuti muriva per lo fil dela spada, perché elo havea bon cavalo tuto ala soa volontade et spada dura et ben tagente...

7 Stagno della salina. || (Porta, Cronica (ed. min.), p. 283).

[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 8, pag. 39.12: Allora incontinente commannao che nella villa de Bovolenta, canto la marina, alli staini fosse fatto uno bello castiello de lename, lo quale dilientemente fosse guardiato per guardia delli salinari. E fé fare le fila e mise li operari.

[u.r. 26.02.2021]