FERMAGLIO s.m.

0.1 fermagli, fermaglio, fermaglo, fermali, fermalli.

0.2 DELI 2 s.v. fermaglio (prov. fermalh); dal fr. fermail secondo FEW III 575 s.v. firmus.

0.3 Doc. sen., 1263: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1263; Fiore, XIII u.q. (fior.); Palamedés pis., c. 1300; Stat. pis., 1334; Doc. pist., 1374-75.

0.6 N Benché all'etimo (lat. *firmaculum da firmare) sia più vicino il signif. 2, la documentazione tosc. mostra più antico e diffuso il signif. 1. Lo si dovrà alla natura della voce, prestito «di lusso» dal gallo-romanzo. L'allotropo autoctono *fermacolo, non documentato come appellativo, ricorre forse nel topon. Fermalcolo, in Doc. fior., 1274-84, pag. 473.28: «la quinta peça di terra posta a Fermalcolo...» (Cella, Gallicismi, pp. 407-8) (se Fermalcolo non vale 'ferma il collo (dei buoi che arano)' [P. Larson]).

0.7 1 Monile in guisa di fibbia o borchia, variamente lavorato e/o impreziosito con pietre o perle, portato ad ornamento di veste, mantello, cintura o sim., con la funzione di tenerne congiunti due lembi. 1.1 Monile in guisa di fibbia o borchia, adorno di stemma, come insegna. 2 Oggetto, in guisa di fibbia o borchia ordinaria, utilizzato per tener congiunti due lembi di una veste, un mantello, una cintura, una collana, ecc.

0.8 Michele Loporcaro 17.12.2007.

1 Monile in guisa di fibbia o borchia, variamente lavorato e/o impreziosito con pietre o perle, portato ad ornamento di veste, mantello, cintura o sim., con la funzione di tenerne congiunti due lembi.

[1] Doc. sen., 1263, pag. 353.14: p(er) due fermali d'oro, i q(uali) aveva in guagio messere Parisci di Sa· Machalò.

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 138.9, pag. 278: Vedete qui fermagli ch'e' le manda, / E queste anella e questi intrecciatoi…

[3] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 84.7: e feciegliela vestire con una buona cappa, cioè berretta, foderata di vaio e con fermagli d' oro, e nelle sue mani le fecie mettere anella d' oro e d' argiento, sì ch' ell' era molto disguisata.

[4] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 1, pag. 41.21: Ed elli era anco calsato di ricchi stivali a oro e vestito d'una gonnella e d'uno argotto di sciamito, e avea uno mantello co molto ricco e bello fermaglio.

[5] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 8, ott. 9.7, pag. 218: avvenne / che esso vide nel petto un fermaglio / d'oro, lì posto forse per fibbiaglio.

[6] Libro vermiglio, 1333-37 (fior.), pag. 151.33: Franciescho Guiglielmi da Prato fatore di messer Giovanni Giafiliazzi de avere a dì uno di luglio MCCCXXXIII fior. diciotto d'oro, i quali furono per uno fermaglio d'oro e di perle che ci redè...

[7] Doc. pist., 1374-75, pag. 30.7: Una corona con nove merli d'ariento suvi perle. Uno fermaglo di perle entrovi uno smalto co una stella.

- Fibbia preziosa usata in serie con altre identiche, per abbottonatura di un capo di abbigliamento.

[8] Doc. fior., 1310-60, pag. 89.6: La metà di 12 fermagli picholi per una botonatura e di 2 fermagli più grandi de' deti, d' oro con perle e smeralde, e balasci...

1.1 Monile in guisa di fibbia o borchia, adorno di stemma, come insegna.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 47, vol. 2, pag. 196.11: e in sul petto li si trovò il fermaglio papale con pietre preziose e collo stile dell'oro, e la mitra in capo e ll'anello in dito…

2 Oggetto, in guisa di fibbia o borchia ordinaria, utilizzato per tener congiunti due lembi di una veste, un mantello, una cintura, una collana, ecc.

[1] Stat. pis., 1334, cap. 6, pag. 1028.6: E che non mischierò, nè farò meschiare, coiame di montone o vero di montonine con coiame di cordovano, faciendo calsari, o vero stivali e scarpette, in alcuna opera nuova; salvo che orli e fermalli et orechielli et giunte…