ESAUDIRE v.

1 Accogliere una preghiera, accondiscendere a una richiesta; ascoltare favorevolmente una domanda (soprattutto detto di Dio, della Madonna o di un santo).

[1] Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.), 69, pag. 20: Mai tantu lu pregaru pia, / questu clamore ad Deu salia, / e ll'unu e ll'altru ket petia / [...]mente lu exaudia.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura rubra, 280, pag. 143: Lassa ke moira tego, ke viv in grand tristeza, / Exaudiss lo me' prego, no 'm lassa in tal grameza.

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 6: quarto li preghi che debbiano essere exauditi dicendo paraule che p(er)tegnano a indussione di quello che dima(n)di...

[4] Orazioni ven., XIII, 3, pag. 156.8: confortame, bon Yesù, esoldime e no me lagar partir da ti.

[5] Poes. an. urbin., XIII, 21.20, pag. 583: E tTu, Amor, la intendi molto volunteri / et exaudisci i so sancti prig[h]eri, / e ddàime certança ke nno· mme feri, / si nno me departo dal Tuo sancto dolçore.

[6] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 1, pag. 5.4: Et imperquello ke 'l tempo damanda e requere complemento de la vostra venuta, e l'omini del nostro communo, k'ènno sì vostri devoti cum io aio ditto davanti, ènno amaniti e voluntarusi e ferventi d'audire et exaudire tuti vostri commandamenti, nui da lor parte ve clamemo mercede...

[7] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 14.8, pag. 112: scrissete nel mio libello: de quel non fui essaudito.

[8] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 186.37: Per quel medesmo tempo florì Zilio scritor ystoriograffo e la beada Prasceda, la quale conzò fosse chossa che la se sepelisse li corpi deli martere, ella, azò che la possesse de questo mondo driedo quelli, ora allo Segnor, incontinente exaldida la soa oracion, morando in paxe a Cristo.

[9] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 86.20: Ond' elli per lo profeta: quando voi moltiplicate vostre orazioni, io non vi esaudirò, perocchè le mani vostre son piene di sangue.

[10] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 1227, pag. 296: «Cristo el qualo è salvacion e de' santi sperança, / ki de la mia passion farà memorança, / la soa peticion exaudi cun leança, / e quando el farà pentixon dage perdonança.»

[11] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 2.52, pag. 101: o voi avese in memoria / e lezese vostra istoria / pregando devotamente / fosse exaudio inconte[ne]nte, / e tuto zo ch'oi demandasti / encontenente acquistasti.

[12] Stat. assis., 1329, pag. 163.17: e coluye che l'oratiune de multe congregate en uno exaudi, quello che per gle nostre pochi meriti no concede m(u)ltiplicati per nuy i pregature ne conceda.

[13] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1567, pag. 394, col. 1: / tu piena de justitia, / non te piace malitia, / Christo meo gloriuso, / che èi tanto pietuso, / per la toa pietate / la prece mea exaudate, / cha è qui multa gente / che spera fermamente / d'avere guidardone / in questa mea paxione...

[14] Simintendi, a. 1333 (prat.), Suppl. L. 4, vol. 4, pag. 4.14:. Gl'iddiei esaudiro gli preghieri, però che gli mescolati corpi di quegli due sono congiunti insieme, e hanno una faccia.

[15] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 4, pag. 663.21: e ricordisi che le grazie ricevute ha mal trattate, e sappia per certo che non è degna d'essere esaudita, pogniamo che nullo peccato avesse fatto; e se Dio l'esaudisse, sarebbe per la sua benignità...

[16] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 15, pag. 96.20: «Eu vorria sapire de ki e de quanta virtute fussi kistu patre sanctu Florenciu, ki Deu cussì tostu exaudia le soy prigerie e peticcioni».

[17] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 364.26: Misere primizie di giovano! e duro cominciamento di propinqua guerra! e da nullo delli Dei so esauditi li voti e i prieghi miei!

[18] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 23, pag. 113.5: «Et fo exaudio Cristo dal so' pare altissimo per honor e per far reverencia al so' vraxo figliol tuto bon e savio e obediente»...

[19] Stat. viterb., c. 1345, pag. 162.1: Facte l'orationi, quellu che à ffactu l'officio faccia dicere unu paternostru et una avemaria, acciò ke Dio exaudisca le loro orationi.

[20] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 682, pag. 44: La Chananea che te chridava drio, / tu la exaudisti pur, e mi topina / tu non exaudi, anzi m'e fato rio. / De audi adoncha e quele orechie inchlina: / exaudi, exaudi, exaudi questa trista / che mai de planzer per ti non refina.

[21] Lett. volt., 1348-53, pag. 171.20: e non avendocela mandata, esso e noi forte ce ne meravigliamo, per che pigliando sigurtà di voi in ciò exaudire e nostri preghieri, e confidandoci dele parole di Naddo e d'Arcolano, scrivemo a Iohanni d'Agnolino che ci facesse mandare una carta di procuraria a quelli de' Marçi a fare la decta triegua...

[22] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 30, pag. 144.21: «O Signuri, si per li mey peccati eu meritu non esseri exaudutu dananti lu to conspettu, ad minus exaudimi per la gracia chi concessisti et hay mantinutu a lu lingnaiu di Trankida Biscardu et normandu; ca eu su conclusu za a lu serviciu di so figlu».

[23] Stat. cass., XIV, pag. 54.15: Et no(n) i(n) multo pallare, s(et) saciamu noy essere exauditu q(ua)n(do) noy oramu i(n) puritate de lu core (et) i(n) (com)pu(n)ccione de li lacrime.

[24] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 34, pag. 288.5: A lo quale Ulixe, exaudendo la peticcione soa, considerati li soy casy ordenatamente li lle narrao dicendo per quisto modo.

1.1 Accogliere con un atteggiamento accondiscendente e favorevole.

[1] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 54.1: E i frati cominciono a stendere le vele et navicare in mare, et li ucelli cantavano quazi a una voce: «Isaudisceci, Dio, che se' nostra salute, speransa di tutti fine di terra».

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 32, vol. 1, pag. 299.28: quasi dica: riguarda, come cara gli costa la Chiesa, ed esaudiscila, ed ajutala per suo amore.

[3] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 55, pag. 59.18: Io ve dico che d'oni parola oçiosa, la qual dirà li homini el farà mestiero ch'ei ne renda ragione en lo dì del çudisio; (37) per le parole tue tu serai asuldito over condennato.

- Esaudire (in fuoco di/in) cielo (nel linguaggio biblico).

[4] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 3 Re 8, vol. 3, pag. 352.7: Se l' uomo avrà peccato contro al suo prossimo, e avrà alcuno giuramento, e verrà dinanzi al tuo altare nella tua casa, [32] tu lo esaudiraiin cielo...

[5] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), 1 Par 21, vol. 4, pag. 110.17: Ed edificò ivi l'altare al Signore, e offerì olocausti pacifichi al Signore, e invocò Iddio; ed esaudillo in fuoco di cielo sopra l'altare dell'olocausto.

2 Prestare ascolto e attenzione; prendere in considerazione.

[1] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), L. 6, pag. 89: Veramente se gl'infingimenti d'Hettore, e li conforti d'Eleno, e gli ammonimenti di Cassandra, et le suggestioni di Parteo fossero stati efficacemente esauditi, Troia era da durare perpetui anni.

[2] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 457.30: E lamenti della quale se fussero stati agli uomini di Troia esauditi, Troia non sarebe stata distrutta, chè ancora infine al dì d' oggi se ne compiagne e per nessuno tenpo che debbia venire non se ne dimentica, che non se ne ragioni.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 16.10: Appollo, tu mi dei essaudire ed allegrarti di me, che vedi ch'io disidero lo tuo allauro.

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 13, vol. 1, pag. 286.5: e' Sanesi veggendosi molto guasti del loro contado, e la loro forza e potenza molto affiebolita, sì richiesono di pace i Fiorentini, la quale fu esaudita e ferma con patti, che' Sanesi alle loro spese rifacessono Montepulciano, e quetassollo d'ogni ragione e domanda...

[5] Stat. castell., a. 1366, pag. 120.31: Et a cciò che noi ne siamo essauditi, diremo devotamente engenochioni uno paternostro et una avemaria.

[6] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 989, pag. 438.2: La quale ambasciata fu esaudita per lo Comune, e fu eletta; la quale ambasciata furono questi: messer Zanobi di Giovanni da Mezzola, cavaliere, messer Tommaso di messer Marco de' Marchi, giudice, Filippo di Cionetto dei Bastari.

[7] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 3 Re 18, vol. 3, pag. 419.13: Esaudi me, Signore, acciò che questo popolo appari che tu sei Iddio d' Israel, e tu hai convertiti i loro cuori un' altra volta.

[u.r. 26.12.2017]