ESISTENZA s.f.

0.1 esistenza, esistenzia,essistenza, essistenzia, existença existentia, existenzia.

0.2 Lat. existentia.

0.3 Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55.

In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. muovere esistenza 1.

0.7 1 L'essere nella realtà, l'esistere. 1.1 Insieme delle caratteristiche di qsa che esiste. 1.2 [In opposizione ad apparenza (e simili)].

0.8 Milena Piermaria 26.11.2006.

1 L'essere nella realtà, l'esistere.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), App. 1, pag. 177.21: Or intorno a questa materia si suolno fare quattro questioni, le quali brevemente toccheremo. La prima si è dell'existenzia del Corpo di Cristo. La seconda è della differenzia. La tersa è del modo.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 18, vol. 1, pag. 134.1: Dio benigno, poichè incominciò le sue opere da tenebre, non intendendo che tenebra non è esistenza di alcuna cosa, ma carenza e assenza di luce. La tenebra dunque è niente...

- Estens. Vita. Locuz. verb. Muovere esistenza: vivere.

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 136.12, pag. 100: Non di vertù, ma di enconvenïença / à posança, che procede da Marte, / mutasi en Venus nì formato pare; / e varïando move existença / che çonçe, tolle e lide le parte / e spesso fa l'inmaçinar cançare.

1.1 Insieme delle caratteristiche di qsa che esiste.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XI, par. 2, pag. 538.9: si fermarono e quel che vi trovarono; nella seconda discrive l'autore distintamente tutta la essistenzia dello 'nferno e ancora le qualità de' peccatori, le quali deono, procedendo, trovare...

1.2 [In opposizione ad apparenza (e simili)].

[1] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 42.15: Le tue ricchezze, cosa mobile e incerta, le tue bellezze, cosa fragile e caduca, le tue dilicatezze, cosa vituperevole e feminile, ti fanno nota nel falso giudicio de' popoli, il quale più ad apparenza che ad esistenza sempre riguarda.

[2] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 17, pag. 77.13: Et illi Arabi, secundu chi illi havianu ordinatu, yssiru cum settichentu homini a cavallu et duy milia piduni et misirusi ad unu inbuscamentu inpressu di Chirami et mandaru setti homini predandu inver Chirami, sicundu chi Brachimi sarrachinu havia mandatu a diri a Serloni, so frati adottivu, per farisi virtuusu in apparencia, chì in existentia era tradituri.

[3] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1125.6: e, come l'avarizia venne crescendo, così quello di male in peggio vegnendo, nella ruina venne nella quale al presente il veggiamo; che è in nome alcuna cosa, e in esistenza niuna.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (i), par. 18, pag. 349.12: Nondimeno mostra, quantunque in aparenza corpi paiano, non essere in essistenza, dicendo «lor vanità che par persona», e non è...

[5] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 7, 50.1, pag. 471.27: per la parte ignuda di Venere intende l'apparenza delle cose, le quali attraggono gli animi di coloro la cui estimazione non può passare all'essistenzia.

[6] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 34, pag. 455.19: e dopo molta orazione, secondo che detto mi fu, ha mostrato Cristo loro come voi soli sete frati Minori inn aparenza, ma inn esistenza ipocriti superbi...

[7] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 15, 139-148, pag. 458.5: cioè brutta di peccati e di vizi, E venni dal martiro a questa pace; cioè de la morte, la quale sostenni come martire, a la pace di vita eterna che è in questo cielo per rappresentazione; ma nel cielo empireo per esistenzia.

[8] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 16, 1-9, pag. 467.18: così la nobilità delli antichi adorna in apparenzia l'uomo; ma non in esistenzia, se egli non à la sua nobilità, cioè de le virtù...

[u.r. 03.10.2019]