0.1 esteriore, esteriori, exteriore, exteriori, exteriuri.
0.2 DELI 2 s.v. esteriore (lat. exteriorem).
0.3 Dante, Convivio, 1304-7: 3.
0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7; Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).
0.5 Locuz. e fras. tenebre esteriori 2.
0.7 1 Che sta nella o sulla parte di qsa che ne delimita o include il resto. 1.1 Delle zone periferiche del corpo (in partic. in opposizione o rispetto al cuore). Parti esteriori, membri esteriori; forze esteriori, vigore esteriore. 1.2 Che si manifesta al di fuori del luogo in cui ha origine; che si mostra visibilmente. 2 Che sta al di fuori. [Relig.] Locuz. nom. Tenebre esteriori: luogo della dannazione. 3 Che è al di fuori della dimensione morale e spirituale dell'uomo; che appartiene alla vita materiale. Beni, mali esteriori; cose esteriori.
0.8 Milena Piermaria 26.11.2006.
1 Che sta nella o sulla parte di qsa che ne delimita o include il resto.
[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 18, pag. 331.9: onde imagina che questi fossero in sulla ripa esteriore del fosso primo, e andassili intorno volgendosi a mano sinistra il fosso...
- Fig.
[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 166.24: E sogiugne, dicendo: non vedete voi, che noi siamo vermini corruttibili, e putrefattibili, nati da carne umana, vestimento esteriore dell'anima...
1.1 Delle zone periferiche del corpo (in partic. in opposizione o rispetto al cuore). Parti esteriori, membri esteriori; forze esteriori, vigore esteriore.
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 24, pag. 95.7: il suo cuore per greve dolore temendo di morire, chiamate a sé tutte l'esteriori forze, lasciò costei in braccio a Lelio semiviva, quasi tutta fredda.
[2] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 6, pag. 171.16: De anima e De sensibus. E così e contrario quando essa ha una grande letitia se exala ed extèndesse a le parte exteriori per li organi e per li sensi.
[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (i), par. 4, pag. 472.5: E quando il cuore per alcuna passione invilisce, ogni vigore esteriore ricorre a lui, e perciò conviene che quelle cotali parti esteriori rimangano palide...
[4] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 21, 103-111, pag. 512.10: Et è qui da notare che le nostre passioni dell'anima sono sì comunicative a certi membri esteriori del corpo, che come sono nell'anima immantenente si dimostrano nei ditti membri, come esemplificato è del riso e del pianto...
[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 23, 19-30, pag. 591.36: e così sente l'uomo rigore per tutto lo corpo nelle parti esteriori...
1.2 Che si manifesta al di fuori del luogo in cui ha origine; che si mostra visibilmente.
[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 29, 133-139, pag. 704, col. 2.5: e che sappe sí bene quelle scienzie che quasi ogni ditto contrafea e dixea, tutto a simele della simia, la quale contrafà gl'atti exteriori umani...
[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 18, 13-27, pag. 404, col. 2.10: Çoè per signi exteriori eo m'avvidi che messer Caçaguida preditto me volea ancóra rasonare.
[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 8, pag. 112.9: E dice bionda, a denotare l'ottima loro condizione, pura, e lucidissima; però che li biondi capelli, che sono ornamento e guardia del [capo], procedono da buona complessione: sì come l'Autore non discernea in loro certi esteriori effetti.
[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 61, pag. 442.16: con ciò sia cosa che per gli atti esteriori si possa quello che nel cuore si nasconde comprendere?
[5] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 21, 103-111, pag. 512.6: Nelli occhi; cioè miei, ove 'l sembiante; cioè l'atto esteriore d'allegressa o di dolore...
[6] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.),Lib. 1, cap. 9, pag. 66.19: però è convenevile d'offerire a Dio du' adorassione: la prima sia la umiliassione esteriore del corpo...
- Segno esteriore: l'aspetto (del volto).
[7] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 18, 52-69, pag. 410, col. 1.13: quasi dicat che 'poco tempo femmena retene vergogna nel so segno exteriore', in cussí poco tempo in gli occhi soi apparve lo cambiamento preditto.
- Superbia esteriore: quella che si manifesta con l'ostentazione.
[8] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 9, pag. 208.3: Il qual vento è simile a la superbia exteriore, la qual non ha riparo quando è agitata.
[9] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 9, 106-123, pag. 268.10: Se la superbia è esteriore o ella si piglia secondo la cagione di ch'ella nasce, o ella è secondo le cose nelle quali ella è...
2 Che sta al di fuori. [Relig.] Locuz. nom. Tenebre esteriori: luogo della dannazione.
[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 120, pag. 436.32: Il che udendo il signore, che cento n'avea perdonati a lui, il fece prendere e d'ogni suo bene spogliare e gittare nelle tenebre esteriori...
[2] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 151, pag. 127.3: (30) E llo servo inutele butadelo en le tenebre exteriore: in quello logo serà pianto e stridore de denti».
[3] Contemptu mundi (III), XIV sm. (tosc.), cap. 8, pag. 203.22: E' cattivi saranno rinvolti non solamente nelle tenebre esteriori, ma interiori, perché mancheranno parimente della luce spirituale e corporale...
3 Che è al di fuori della dimensione morale e spirituale dell'uomo; che appartiene alla vita materiale. Beni, mali esteriori; cose esteriori.
[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 17, pag. 372.7: La settima si è Mansuetudine, la quale modera la nostra ira e la nostra troppa pazienza contra li mali esteriori.
[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 7, 52-66, pag. 213, col. 2.6: Qui Virg. disprexia li beni exteriuri.
[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 128.31: Ed è da sapere che, sì come il Filosofo tratta nel IJ de l'Etica, iracundia si è in considerare li mali esteriori, per li quali l'uomo è provocato a ira.
[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 24, proemio, pag. 407.19: la seconda cosa, che è da considerare, si è in avere propria possessione delle cose esteriori.