ESTESO agg.

0.1 estensi, estesissime, esteso, extesa, extese.

0.2 V. estendere.

0.3 Miracole de Roma, XIII m. (rom.): 3.

0.4 In testi tosc.: Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.); Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.).

In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.7 1 Di notevole estensione (in lunghezza, nel tempo). 2 Collocato in una certa disposizione, in tutta la sua ampiezza. 2.1 Ordinato secondo una determinata proporzione. 3 [Di una parte del corpo che può stare piegata:] tenuto dritto in tutta la sua estensione.

0.8 Milena Piermaria 24.11.2006.

1 Di notevole estensione (in lunghezza, nel tempo).

[1] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 90, pag. 219.15: E però vi preghiamo che estesissime orazioni siano fatte, acciò che noi vediamo onorare il nostro Salvatore e dolce Signore...

2 Collocato in una certa disposizione, in tutta la sua ampiezza.

[1] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. I, 98.3, pag. 117: Parmi tal volta, riguardando il sole, / vederl'assai più che l'usato acceso; / per ch'io con meco dico: «Forse esteso / si siede in quello il mio fervente sole, / il quale agli occhi miei sempre fu sole / poscia ch'io fui ne' lacci d'amor preso; / per certo ei v'è: però di tanto peso / son ora e raggi di quest'altro sole».

2.1 Ordinato secondo una determinata proporzione.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, 9.29, pag. 109: Ed egli a tal voler sempre consente. / Tu gli elementi leghi con bell'arte, / A proporzione di noveri estensi, / Ch'a certa concordanza gli comparte; / Sì che col freddo il calido conviensi, / E 'l liquido col secco osserva pace, / Congiunti a' nostri corporei sensi... || Cfr. Boezio, Consol. Phil., III, IX.10: «Tu numeris elementa ligas».

3 [Di una parte del corpo che può stare piegata:] tenuto dritto in tutta la sua estensione.

[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 32, pag. 576.34: et de sopre ad lo cavallo pusero esso co la dericta mano extesa, co la quale prese lo rege, et ne lo capo de lo cavallo pusero la memoria de la cucubaia, per lo canto de la quale fece la victoria.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 7, pag. 137.10: El c. che à le garlecte ampie et extese et le falce de le cosse piecate sì che le garlecte gua(r)deno ricto en socto, serrà legiero et presto ne l'andare. El c. che à le garlecte piecate et le falce d(e) le cosse extese et l'anche piecate sempre naturalme(n)ti andarà bene.

[u.r. 14.12.2017]