FORNICARE v.

0.1 fornica, fornicà , fornicando, fornicano, fòrnicano, fornicante, fornicao, fornicar, fornicarai, fornicare, fornicarono, fornicasti, fornicata, fornicate, fornicati, fornicato, fornicava, fornicavano, fornichare, fornicherai, fornicò, fornicorono.

0.2 DELI 2 s.v. fornicare (lat. fornicare).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.); Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

0.7 1 Avere rapporti sessuali al di fuori del matrimonio (con valore moralmente neg.); peccare carnalmente. 1.1 [In contesti fig.].

0.8 Elisa Guadagnini 07.10.2007.

1 Avere rapporti sessuali al di fuori del matrimonio (con valore moralmente neg.); peccare carnalmente.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 246, pag. 609: la gracïa de Deu, nul om la pò trovar / per çaser en bon leto e dormir e paussar [[...]] Guai a quelor qe molt entende a fornicar / e de l'autrui aver sempre vol soçernar, / sì q'en rëa mesura lo devés rapinar.

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 39, pag. 131.9: nonn- adulterare e non fornicare, non furare e non disiderare le cose del vicin tuo.

[3] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 10, pag. 169.10: lla fenmina che fornica ronpe fede al marito...

[4] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 42, pag. 117.8: un gentil homo, lo quale ebe nome Fines, nepote d'Aron, accesso de l'amor de Deo, occise una peccatrice e quello ke fornicava cum ella, per la qual cosa lo [nostro] signor Deo li fece pacto de perpetual sacerdotio.

[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.307, pag. 163: Lo sexto dixe: no fornicà , / lo quar tu dei ben oservar; / ché sapi ben che la luxuria / è la pu pesante injuria / che contra l'omo far poesi, / aster se tu l'ociesi...

[6] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 19, proemio, pag. 342.13: Contro le cose sacre si puote avere vizio in due modi: l'uno in corrompere, e usare viziosamente, come fornicare con religiose...

[7] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 3, pag. 387.11: Da lunga stea che uomo di tanta nobiltà di generazione fatto bello e adorno di tante prodezze, possa volere, maculato di corrompimento di carne e fornicato, mischiarsi con femmina e se medesimo villanamente bruttare!

[8] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 7.36, pag. 45: Udisti ancor quel ch'è decto a gli antichi: / - Fàe che al non fornicar tu sii constante - .

- Sost.

[9] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 971, pag. 61: Unca de Deu no mete cura. / Mai d'avolterio e de fornicar, / De tropo bever e mançar / Poqi son quili qe se defenda, / Mai certo molt è rëa menda.

[10] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 15.1715, pag. 232: Incesto, adulterio e fornicare / Ed anche far difetto alla natura, / In ciò si puo' lussuria divisare.

1.1 [In contesti fig.].

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 10, pag. 169.6: In tanto questa sposa chonmette fornichatione quando per lo pecchato fa fallimento a Cristo suo sposo e chon tanti amadori fornica quante sono le vizia che chonmette, onde dicie Isaia «tu autem fornicata es cum amatoribus multis», 'chon molte vizia tu sse' fornicata'...

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 352.14: Vieni, e mostrerotti la dannazione della grande meretrice, che siede sopra molte acque, con la quale fornicarono li regi, e con la quale inebbriarono coloro, che abitano la terra, del vino del suo beveraggio, e tolsero me, e portaronmi nel diserto in spirito.

1.1.1 [Relig.] [Con rif. al deviare dal comportamento retto o specif. al darsi all'idolatria].

[1] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 29, pag. 134.1: O anima, ripensa che il tuo Signore creandoti sì ti fece sua sposa, e tu come adultera lasciasti il Creatore e fornicasti amando le creature, per la qual cosa perdesti la dignitade tua e la bellezza tua.

[2] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 4, pag. 81, col. 1.42: l'anima [[...]] caderà fornicando coll'idolo delle criature più inferme di se, conciossia cosa che lo spirito razionale anche sia di tanta nobilità che della bellezza angelica non si curi.

[3] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 34, vol. 1, pag. 424.4: [15] Nè non fare patto con gli uomini di quelle regioni; nè quando avranno fornicato cogli dii loro, e avranno adorato le loro imagini, chiàmiti alcuno acciò che tu mangi delle cose sacrificate.

[u.r. 11.06.2008]