FULGIDEZZA s.f.

0.1 fulgideça, fulgidezza.

0.2 Da fulgido.

0.3 Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Luminosità intensa (anche fig.).

0.8 Elisa Guadagnini 13.11.2007.

1 Luminosità intensa (anche fig.).

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 30, 109-117, pag. 678, col. 2.3: Qui dixe sí come quelle sustantie intelletuai atorno atorno, in giro, se spechiavono in quella lume retonda. e da quella receveano fulgideça e beatitudene...

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 2, pag. 23.6: Chiaro appare la fulgidezza del suo splendore per lo testo, come lo stato umano non può sostenere oltre a sue proporzioni.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 668.7: Qui esemplifica, sì come quelle sustanzie intellettuali a torno a torno in giro si specchiavano in quello lume, che si mostrò in circulare figura, e da quella ricevono fulgidezza e beatitudine...

[u.r. 11.06.2008]