0.1 gaiamente.
0.2 Da gaio.
0.3 Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.); Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Elisa Guadagnini 19.06.2007.
1 Con gioia e spensieratezza, allegramente.
[1] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 1.4, pag. 491: Fresca rosa novella, / piacente primavera, / per prata e per rivera / gaiamente cantando, / vostro fin presio mando a la verdura.
[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 16, proemio, pag. 295.30: come questi tre, Guido Guerra conte, Teghiaio Aldobrandi cavaliere degli Adimari, Jacopo Rusticu[cci] cavaliere de' Cavalcanti, [[...]] vissero gaiamente nella vita [t]erena, così qui nella etterna morte dimorano miseri, e in tristizia, e in pianto.
[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, introduzione, pag. 445.10: né era ancora lor paruto alcuna volta tanto gaiamente cantar gli usignuoli e gli altri uccelli, quanto quella mattina pareva; da' canti de' quali accompagnati infino nella Valle delle Donne n'andarono...
2 [Per errore di trad.]. || Se non è da una variante del testo tradotto.
[1] Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.), pag. 83.5: Quando elli aviene che natura abia difalta inn alchuno di questi cinque sen[s]i, sì ritornerà natura in suo debito maggio meglio ched ell[a] puote per alchuno de li altri sen[s]i. Unde elli aviene che noi non viviamo sì gaiamente chome sopra natura, né nullo omo non este sì charo chom' elli este in de li ochi... || Cfr. Best. d'amours, p. 34: «Dont il avient ke nus hom ne voit si isnelement comme sours de nature, ne nuls hom n'ot si cler com avules...».
[u.r. 13.06.2008]