ESCUSARE v.

0.1 eschusano, eschusar, eschuzare, escus, escusa, escusando, escusandomi, escusandosi, escusante, escusar, escusare, escusari, escusarmi, escusarsi, escusarti, escusasi, escusasse, escusassimo, escusassissi, escusata, escusati, escusato, escusava, escusi, escusiamo, escuso, escusomene, escusomi, escusossi, escuxi, excusa, excusà , excusandolo, excusandome, excusandose, excusandusi, excusano, excusaose, excusar, excusarà , excusare, excusari, excusarissi, excusarse, excusarsi, excusasse, excusassero, excusata, excusati, excusato, excusatu, excusau, excusava, excusendosse, excuserà , excuso, excuxay, excuzare.

0.2 DELI 2 s.v. scusare (lat. excusare).

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.); F Soffredi del Grazia, 1275 (pist.); Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Stat. sen., 1298; Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Stat. lucch., 1362.

In testi sett.: Elucidario, XIV in. (mil.); Stat. venez., c. 1318; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Stat. trent., c. 1340; Passione genovese, c. 1353.

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.); Stat. assis., 1329; Stat. castell., XIV pm.; Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.); Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 Scagionare, discolpare, giustificare in tutto o in parte qno (anche pron.). 1.1 [Relig.] Concedere la remissione dei peccati; dare l'assoluzione. 1.2 [Dir.] Sostenere l'innocenza propria o di qno rispetto a un'accusa (anche pron.). 2 [Dir.] Esentare o esonerare qno dall'osservare una norma statutaria o dal ricoprire una carica (anche pron.). 2.1 [Dir.] Concedere l'esenzione fiscale.

0.8 Giulio Vaccaro 02.10.2006.

1 Scagionare, discolpare, giustificare in tutto o in parte qno (anche pron.).

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 320.29: quello li rescrisse ch'era troppo grave per molto tempo k'avea, excusaose ke nnon çe potea gire.

[2] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 30 parr. 1-3, pag. 125.10: E se alcuno volesse me riprendere di ciò, ch' io non scrivo qui le parole che seguitano a quelle allegate, escusomene...

[3] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 106, pag. 299: Derrata confusa / denaio non escusa.

[4] Poes. an. abruzz.>march., XIII sm., 14, pag. 119: Et, quando l'atri se nne excusava, / Juda ladrone sì lo negava.

[5] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 22, pag. 160.24: In del secondo modo questa femina si volle accusare, volendosi excusare.

[6] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 79, pag. 324.33: E certo se vu' feve como savio, eio ve dirave, no excusandome perché eo no ò culpa...

[7] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 21, 136-139, pag. 529, col. 1.3: Circa la quale locuzione sí se pò excusare l'A. a chi l'acusasse de parladura porca e villana...

[8] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 7, vol. 1, pag. 189.11: Da poy issa, apercependussi que issa avia erratu, incircava paroli commu issa se putissi escusari.

[9] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 14, pag. 106.1: se io parlasse cosa che per voie a me e a Vivante se devesse fare e se io parlasse quillo che non se devesse, abbiateme escusato.

[10] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 19, pag. 90.15: Li Africani rispusiru, excusandusi humilimenti...

[11] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 128, pag. 109.17: Biastemare; mormorare; escusare lo peccado...

[12] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 32, pag. 275.1: Né la nobilitate né le device de quillo tale le excuserà che ipse no fossero maculate de la infamia de adulterio...

[13] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 6, pag. 136.21: et p(er)ciò la bontade excusa lu cavallo da la belleçça...

1.1 [Relig.] Concedere la remissione dei peccati; dare l'assoluzione.

[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 33, pag. 151.12: in excuxay quilli ke bexcurano Deo e perzò fan ben on male?

1.2 [Dir.] Sostenere l'innocenza propria o di qno rispetto a un'accusa (anche pron.).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 1, pag. 142.20: o uomo che giudichi, non ti poi escusare, imperciò che in quella medesima cosa che tu giudichi un altro condanni te medesimo, imperciò che tu fai quelle medesme cosa che tu giudichi.

[2] F Soffredi del Grazia, 1275 (pist.), De doctrina, cap. 1: da escusare non se' tu che giudiche, e di quello giudiche altrui condanne te medesmo, e se' peccatore di quello che giudiche... || Ciampi, Soffredi, p. 4.

[3] Stat. sen., 1298, dist. 2, cap. 16, pag. 212.24: Et se ad alcuno dato o vero assegnato fusse termine ad alcuna cosa provare, o vero a sè difendere o vero escusare in civile o vero criminale causa o questione o piato...

[4] Stat. venez., c. 1318, G, pag. 92.29: E s'eli averè scusa, vadase a escusar a li inq(ui)sito(r)i de li sexteri.

[5] Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.), pag. 387, col. 2.17: Forte et arditamente [[Catalina]] s'escusava, dicendo che questo ge fecea alcuno seo male vicino per odio che gie portava...

[6] Stat. assis., 1329, cap. 12, pag. 176.40: sia [['l priore]] tenuto de pagare xx s., se no fosse excusato, considerate la gravità e la levità del defiecto lassato.

[7] Passione genovese, c. 1353, pag. 34.38: Per che non respondi tu a queste raxoym, che questi te dixem? e perché non te escuxi tu?

[8] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 5, pag. 628.8: E se in lo termino dello bando o infra lo dicto termene el no comparirà et se excusarà , allora sia avuto per confesso...

2 [Dir.] Esentare o esonerare qno dall'osservare una norma statutaria o dal ricoprire una carica (anche pron.).

[1] Stat. sen., c. 1318, cap. 98, pag. 91.14: se quello avesse scusa legitima e ragionevole, sia excusato: la quale scusa esso sia tenuto di fare, innanzi che mangi, a quello frate el quale serà posto e diputato per lo rectore a tenere e fare tenere silenzio nel rifectorio del detto Ospitale...

[2] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 22, pag. 42.12: nè per altro officio che avesseno avuto però non possano reffutari nè excusarsi de non esseri alle predicte cose.

[3] Stat. trent., c. 1340, cap. 5, pag. 16.18: It. sì statuem e sì ordenem, quando el mor algun de la nostra fradaya, che ognomo debia vegnir a la casa nostra de la disciplina per cason de far honor al corpo del nostro fradel, o seror che sia, e nesun no sia excusà ...

[4] Stat. castell., XIV pm., pag. 211.2: Ca ciascuno frate et sora degiunare debbia lo venardì per tucto l' anno se excusato non fosse per emfermità u per altra excusatione legitima...

[5] Stat. lucch., 1362, cap. 13, pag. 93.25: dicta donna o femina la quale sopra sè le dicte cose vietate o alcuna di quelle tenesse o portasse, se excusasse o excusata fusse per vigore d' alcuno privileggio...

[6] Poes. an. tosc. or., XIV, [56].106, pag. 61: Vedi ch'i' mi ci aconcio / il portar non n'escuso / non so co' far il possa.

[7] Stat. cass., XIV, pag. 79.18: Li fratri servian uno all'artro, czò che nullo sia excusato de l'officio de la coquina, excepto che alcuno fosse i(n)firmo...

2.1 [Dir.] Concedere l'esenzione fiscale.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 359, vol. 1, pag. 256.17: Excetti coloro, e' quali s'excusano per povertà o vero necessità.

[u.r. 14.12.2017]