FOGGIARE v.

0.1 foggiare, fogiati.

0.2 Da foggia.

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Modellare (un oggetto metallico) a caldo (percuotendolo con il martello).

0.8 Elisa Guadagnini 05.11.2007.

1 Modellare (un oggetto metallico) a caldo (percuotendolo con il martello).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 1, pag. 129.2: a l'uomo, ch'è più nobile di tutte l'altre bestie od animali, la natura [[...]] à dato le mani, acciò che l'uomo possa foggiare l'arme e fare istrumenti convenevoli acciò che l'uomo si possa difèndare contra al suo contrario. E perciò che a foggiare, né a fare cotali arme solamente un uomo non basta, naturale cosa è che l'uomo desideri di vívare in compagnia ed in comunità.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 2, vol. 3, pag. 17.1: 'l corso di natura è apo Dio, quasi come al fabro è il martello, che con esso può foggiare diverse spezie di cose, come averà imaginato nella sua mente.

[3] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 99, pag. 144.12: Iddio fece tutto; e sepe bene che l'uomo avea bisognio in questo mondo. Sì lo mandò Adamo a insegnare per lo suo agnolo, che egli prendesse lo ferro, che era come rena, e facessene ancudine e martello e tanaglie, e quello che bisognio gli era, e che di ciò servirà lo mondo, tanto come egli durerà. E Adamo fece lo suo comandamento. E diventò poi così duro, come egli è ora. Quando venne el diluvio, Noè mise nell'arca delli stovigli, che furono fogiati con quelli, e l'uno coll' altro dureranno infino alla fine del mondo.