FORGIA (2) s.f.

0.1 forge, forgia.

0.2 Cfr. foggia.

0.3 Doc. sen., 1294 (2): 2.

0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1294 (2); Doc. fior., 1277-96.

In testi mediani e merid.: Ridolfo (?), Tenz. con Manfredino, a. 1328 (perug.).

0.5 Locuz. e fras. di mezza forgia 2; di minore forgia 2.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Insieme di caratteristiche (spec. esteriori) che individuano un oggetto o un modo di essere, di porsi o di agire. 2 [Tess.] [Con rif. alla tipologia o alla dimensione di un tessuto:] locuz. agg. Di mezza, minore forgia.

0.8 Elisa Guadagnini 05.11.2007.

1 Insieme di caratteristiche (spec. esteriori) che individuano un oggetto o un modo di essere, di porsi o di agire.

[1] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), son. 4.16, pag. 465: Eo vi vo' dir, perché ben non si scorge, / li quai son de l'Amor così 'ncarnati / per li disvari modi di loro forge.

[2] Ridolfo, Tenz. con Manfredino, a. 1328 (perug.), 2.5.7, pag. 171: Se t'acorge, / vede che corre a la penosa selce; / ed è or maledetto come felce, / vie più che di sua bocca ben non sorge, / nemico de lo stil di belle forge, / che 'l capo i vola su per ramo d'elce.

[3] Stoppa de' Bostichi, Se la Fort., XIV pm. (fior.), 43, pag. 680: Deh, quant' è amaro il melle / che 'l mondo dà e porge! / Deh, quante nuove forge / vegg' io mutare, ond' io sí mi confondo!

2 [Tess.] [Con rif. alla tipologia o alla dimensione di un tessuto:] locuz. agg. Di mezza, minore forgia.

[1] Doc. sen., 1294 (2), pag. 416.1: (E) ancho IIIJ sargie verghate di Re(n)sa dela meça forgia; costano IIIJ li. X s. to. . (E) ancho IIIJ sargie verghate di Re(n)sa dela minore forgia; costano IIJ li. V s. to. .

[2] Doc. fior., 1277-96, pag. 435.30: De dare lb. IJ e s. VIIIJ e d. VJ in k. aghosto, che nn' èi uno cielone da lletto de la minore forgia.

[u.r. 19.05.2015]