0.1 saeppoli, sareppolare.
0.2 Da saeppolo.
0.3 Palladio volg., XIV pm. (tosc.): 2.
0.4 In testi tosc.: Palladio volg., XIV pm. (tosc.); A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 [Caccia] Tirare con il saeppolo. 2 [Agr.] Potare una pianta (spec. una vite) sopra il pollone, al fine di rinvigorirla.
0.8 Giulio Vaccaro 15.01.2008.
1 [Caccia] Tirare con il saeppolo.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 54, terz. 97, vol. 3, pag. 109: 'l Re di Francia morì senza reda, / e Carlo suo fratel, come si suole, / fu fatto Re della Francesca preda; / come fortuna mi par, che saeppoli, / ed a qual bene, ed a qual mal conceda.
2 [Agr.] Potare una pianta (spec. una vite) sopra il pollone, al fine di rinvigorirla. || Cfr. Canevazzi-Marconi s.v. saeppolare.
[1] Gl Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 12, pag. 96.1: E sarà ottima cosa, se 'l potatore guarderà sempre al tralce ch' è alcuna volta ben nato abbasso laggiù della vite, e ad una gemma, o due il vi tondi per cagione di riparar poi la vite; e questo si chiama sareppolare. || Cfr. Palladio, Op. Agr., III, 12, 2: «erit tamen optimum putaturis inferius sarmentum quod bono locum natum fuerit reparandae uitis causa semper tueri et ad unam uel duas gemmas relinquere» (di cui l'aggiunta in volgare è una glossa).