0.1 saçitando, saçitasti, saeta, saetandoli, saetar, saetare, saetasse, säetasse, saetate, saetato, saetavano, saeti, saetta, saettai, saettando, saettandoci, saettandogli, saettandosi, saettano, saettanti, saettar, saettare, saettarli, saettarlo, saettarmi, saettarne, saettaro, saettaron, saettarono, saettarsi, saettarvi, saettasse, saettata, saettate, saettati, saettato, saettava, saettavan, saettavano, saetterà , saetterebbe, saetterestili, saetterò, saetti, saettino, saetto, saettò, saettocci, saettoe, saettollo, saettorono, sagettare, sagettarebbe, sagictari, sagictasse, sagita, sagitando, sagitandola, sagitare, sagiti, sagittao, sagittarmi, sagittassero, sagittati, sagittavano, sagitteranno, sagittò, saiectami, saiectante, saiectare, saietò, saietta, saiettando, saiettano, saiettar, saiettare, saiettato, saiettò, saitare, saìtta, sayictari, sayttando, siitar, sita, sitado, sitano, sitare, siytar, ssaettare, xatava.
0.2 Da saetta.
0.3 St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.): 1.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Favolello, 1260/66 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi).
In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.); Poes. an. bologn., 1322; Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Tirare con un'arma da lancio, mirando contro qno o qsa. 1.1 Colpire, ferire o uccidere qno mediante un colpo scagliato con un'arma da lancio. 1.2 Fig. 1.3 [Con rif. al dio Amore:] trafiggere una persona per farla innamorare o disamorare. 1.4 Lanciare fuori, sprizzare contro qno. 1.5 Lanciare urla o grida verso qno. 2 Colpire con un fulmine, con fulmini o in modo assimilabile (anche assol.). 3 Lanciare i propri raggi.
0.8 Giulio Vaccaro 21.01.2008.
1 Tirare con un'arma da lancio, mirando contro qno o qsa.
[1] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 296.29: Et poi fo bono sagittatore et devenne crudele homo et sagittao sì sottilemente co la mano deritta, ke tanto non forse lo homo da longa, ke nollo occidesse.
[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 2, pag. 74.20: e dea tenere l'arco e la saietta en mano per significamento e quasi per menaciare da la logne, ma non saiettare, e spaventare de le pene de l'altro mondo...
[3] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 18, pag. 163.10: se quelli del castello non ardiscono d' uscire, con maggiori balestri saettino cose d'incendio, cioè malleoli, o vero falariche...
[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 34, pag. 249.1: Ancora aveva Cesare fuoco temperato in foglie di mori, e sovente lo faceva saettare in sul castello de' leofanti...
[5] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 62.15: sì li ricevettero, et più lance lanciando, et con balestra saettando sì li ne fecero partire, et tornare indietro ma[l] loro grado...
[6] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 170.7: Ie fioy mascl pos lo temp de l'alatar le mandava ay padr, e tegnant a si le fiole, amagistrava quelle a cazar e a siytar; e azò che la greveza de le mamelle no le imbrigasse...
[7] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 21, vol. 2, pag. 242.24: statuimo et ordiniamo che neuno, con arco o vero balestro da pallozole, debia saettare o vero balestrare infra la città di Siena...
[8] Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.), 4, pag. 31.28: (E) a ste parole Çan, mariner de Corbin, mis man ad 1 archo (e) com(en)çà siitar a Nicoleto...
[9] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 19.31: Lavina dice ad l'arceri che questa sagecta verso quella parte dove Enea passasse sagictasse.
[10] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 5, pag. 91.5: non havendu undi sayictari gictau in l' ayru...
[11] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 205, par. 1, vol. 2, pag. 280.12: Nullo ardisca overo degga saiectare, palloctare overo balestrare en la cità overo en glie borghe...
[12] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 424, pag. 98: tante bon balestra vi era ad sagettare / Che nullo non potea ad essa approssimare.
[13] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 14, pag. 142.15: colle balestre e colle freze apparichyate, quarrella ad innumerabele quantetate sagittavano li Troyani...
[14] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 6, pag. 13.17: un caçadore començà sagitare la cerva e la sagita vene in la gamba de san Çilio...
1.1 Colpire, ferire o uccidere qno mediante un colpo scagliato con un'arma da lancio.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 9, pag. 222.2: comandò Regolo che con fortissime balestra fosse saettato, co' colpi delle quali lo scoglio, che come sasso era duro, dalle coste si cominciò a spiccare.
[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 1, pag. 6.12: se tu volessi saettare lo nimico tuo et questa saetta non dovesse percuotere lo nimico tuo ma te, saetterestili tu?
[3] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 5, pag. 617.32: altri messi in piombo bogliente, altri saettati, altri furono messi le stecche tra la carne e l'unghia, altri tagliato loro il capo, altri divelti loro i capelli e la barba...
[4] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 5, pag. 90.20: Et misi una palumba in la sumitati di l' arburu di una navi, et cussì si insimblaru tucti killi li quali divianu sagictari la dicta palumba.
[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 50.20: [[li capri salvagi di la isula di Creti]] quandu su sagittati, issa la natura li mena co li soy mani a lu salutari ayutu di la herba di lu dittamu...
[6] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 294, pag. 322.32: E dixe alguni che l'è homini de una contrà, i qualle, quando sagitando per aventura ferisse alguno altro over alguno de li suò animali, adesso ge dà a magnare de questa herba, e la sagita esse incontenente fuora.
[1] Brunetto Latini, Favolello, 1260/66 (fior.), 48, pag. 280: Ben sono amici tali / che saettano istrali, / e dànno grande lode / quando l'amico l'ode...
[2] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 23 parr. 17-28.48, pag. 103: esser mi parea non so in qual loco, / e veder donne andar per via disciolte, / qual lagrimando, e qual traendo guai, / che di tristizia saettavan foco.
[3] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 3, pag. 23.28: non potendo offendere lui in persona, fanno molti mali in suo dispetto, almeno colla lingua il saettano, bestemmiandolo...
[4] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 17.57, vol. 3, pag. 283: Tu lascerai ogne cosa diletta / più caramente; e questo è quello strale / che l'arco de lo essilio pria saetta.
1.3 [Con rif. al dio Amore:] trafiggere una persona per farla innamorare o disamorare.
[1] Federico dall'Ambra, XIII ex. (fior.>ven.), 1.11, pag. 233: el spoglia el cor di libertà regnante / e fascia gli occhi de la canoscenza, / saettando disïanza perigliosa; / e nel turcascio tien la gioi' ascosa / per darla sì dipo' lunga soffrenza...
[2] Dante, Rime, a. 1321, 52.11, pag. 203: Chi s'innamora sí come voi fate, / or qua or là, e sé lega e dissolve, / mostra ch'Amor leggermente il saetti.
[3] Comm. Rim. Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 38, pag. 617.1: «li archi di Cupido son periti», cioè non ti saettano né puono mal fare...
[4] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 82.5, pag. 627: El me saietta e par ch' onne stral porte / escritto che nessun faccia racolta, / per fine a tanto ch' è l' anima sciolta, / da lui seprata, piangendo per morte.
1.3.1 Suscitare in qno un sentimento amoroso, una passione, un desiderio.
[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 38.32, pag. 137: lab[b]ra vermiglia, li color' rosati; / cui mira, par che tut[t]e gioie saetti.
[2] Poes. an. bologn., 1322, 3, pag. 7: Madona mia, el velo de pietate / che ve sotombra i ochi, dov' è amore, / me fa sentir che saçitasti el core.
1.3.2 [Relig.] Fig. Suscitare l'ardore o lo slancio religioso.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 78.45, pag. 323: de gran fervor suo arco tenne, / saietta 'l cor, tutto l'accenne / del gran Segnor, che non ha pare.
[2] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 87, pag. 210.18: Cristo benedetto mandi ne' cuori vostri e nella lingua vostra lo Spirito Santo, sì che arda voi e saetti gli uditori vostri.
1.4 Lanciare fuori, sprizzare contro qno.
[1] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 95, pag. 490: igli occhi, belli come di girfalco, / ma son di bavalischio, per sembianza, / che saetta il veleno collo sguardo...
1.5 Lanciare urla o grida verso qno.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 29.43, vol. 1, pag. 494: Quando noi fummo sor l'ultima chiostra / di Malebolge, sì che i suoi conversi / potean parere a la veduta nostra, / lamenti saettaron me diversi...
2 Colpire con un fulmine, con fulmini o in modo assimilabile (anche assol.).
[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 186.14: Chi dispregia la vita sicuro vederà il mare turbare, securo guarderà la faccia del cielo quando tempesta e saetta.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 14.59, vol. 1, pag. 231: s'elli stanchi li altri a muta a muta / in Mongibello a la focina negra, / chiamando «Buon Vulcano, aiuta, aiuta!», / sì com' el fece a la pugna di Flegra, / e me saetti con tutta sua forza: / non ne potrebbe aver vendetta allegra.
[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 16.16, vol. 1, pag. 261: E se non fosse il foco che saetta / la natura del loco, i' dicerei / che meglio stesse a te che a lor la fretta.
[4] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 19, ch., pag. 202.11: E questo asub, imperciò ch'è grosso e terreste, hae la fiamma torbida e non chiara, ed esce dell'aiere freddo e nuvoloso com'esce il fuoco d'una canna, cioè d'uno bucciolo nel quale fosse messa la stoppa e fosse infiammata, e fossene sospinta e cacciata con alcuna cosa, come alcuna volta si saetta l'acqua...
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 2.55, vol. 2, pag. 26: Da tutte parti saettava il giorno / lo sol, ch'avea con le saette conte / di mezzo 'l ciel cacciato Capricorno...
[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 2, 52-66, pag. 29, col. 2.3: a questo punto lo zorno saettava da tutte parti, zoè, ch'el sole era tutto sovra l'orizon, e tutto simele era l'Ariete...
[u.r. 10.07.2022]