0.1 destorçe, destorçer, distorca, distorcere, distorsa, distorse, distorta, distorte, distorti, distorto.
0.2 DELI 2 s.v. distorcere (lat. distorquere).
0.3 Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.): 3.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).
In testi sett.: Tristano Veneto, XIV.
In testi sic.: Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).
0.7 1 Deformare tirando da una parte ed incurvando. 1.1 Pron. Incurvarsi con sforzo con un moto non controllato. 2 Far girare o girarsi intorno al proprio asse. 3 Svolgere qsa che è stato precedentemente avvolto su se stesso a spirale. 4 Far deviare, allontanare da qsa (anche fig.). 4.1 [Con valore morale o intellettuale:] far uscire dalla retta via.
0.8 Francesca Di Stefano 30.06.2007.
1 Deformare tirando da una parte ed incurvando.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 17.74, vol. 1, pag. 285: Qui distorse la bocca e di fuor trasse / la lingua, come bue che 'l naso lecchi.
[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 20, 7-18, pag. 520.13: Forse per forza già di parlasia; è una infermità, che à a distorcere alcuna parte del corpo umano et offendere...
1.1 Pron. Incurvarsi con sforzo con un moto non controllato.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 23.112, vol. 1, pag. 393: Quando mi vide, tutto si distorse, / soffiando ne la barba con sospiri...
[2] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 11, pag. 21.4: Experimentu ad paralisi di lingua. [1] Si la lingua subitu per fridu oy per omuri si distorca, fa' incontinenti cochiri salvia, ruta et piritro cum vinu...
2 Far girare o girarsi intorno al proprio asse.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 9.133, vol. 2, pag. 152: E quando fuor ne' cardini distorti / li spigoli di quella regge sacra, / che di metallo son sonanti e forti...
[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 75, pag. 97.30: ello li corsse adosso e firì-li sì felonosamentre uno colpo sovra lo elmo qu'ello li meté la spada infin alo çervelo. Et alo destorçer qu'ello fexe, fo la spada in pocho tachada in l' osso...
3 Svolgere qsa che è stato precedentemente avvolto su se stesso a spirale.
[1] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 41, pag. 281.1: E no è dubio che la fune, quanto el'è redopiata e torta più forte, tanto più stre[n]çe e tenne fermo; e quanto ela plù se destorçe et alenta, tanto è più lasiva e men tigninte.
4 Far deviare, allontanare da qsa (anche fig.).
[1] Esp. Pseudo-Egidio, XIV pi.di. (tosc.), pag. 201.36: la vertù extimativa e giudicativa la quale è ordinata dalla natura a giudicare di ciascuna cosa secondo come apertiene a la salute dell'uomo, soperchiata e distorta da la sua rectitudine da l'impeto de l'amore, et offuscata la sua luce da l'ombra del fervore dell'amore, tracta inverso la parte del movimento del disiderio, conviene che stortamente e fuor di quello che apertiene a la salute giudichi de la cosa amata...
[2] Poes. an. tosc.-ven., XIV s.-t.d. (5), 76, v. 7 - pag. 146: Io ò delgi ochi suoi guardando arcolto / un bel sperar, che al suo servir me adorsa / e di affanno e d'incargo mi distorsa / cum quel disio che me à il cor involto, / onde beatamente sí me alegro / e vivo assai contento ne la corte / d'Amor...
4.1 [Con valore morale o intellettuale:] far uscire dalla retta via.
[1] Poes. an. tosc.-ven., XIV s.-t.d. (5), 101b.7, pag. 191: Se 'l primo huomo se fosse diffesso / da quel soperbo onde la morte scorse / ne l'alma ove la giotta pria la scorse, / puòtte e non puòte Dio mostrarse acesso / da quelo amor ch'è lo magior intexo, / † s'El vuole e de tal voia ch'il s'acorse † / questa raxion teologo distorse, / se del filossoffar foste sospexo.