FALSO agg./s.m.

0.1 faci, faczo, faiza, faizi, faizo, falça, falçça, falçço, falce, falçe, falci, falçi, falço, fallsa, fallssa, fals, fals', falsa, false, falsembiante, falsi, falsiseme, falsisemo, falsissemo, falsissima, falsissime, falsissimi, falsissimo, falso, falssa, falsse, falssi, falsso, falsu, falz, falza, falzi, falzo, falzu, faosa, faoze, faozi, faozo, farse, farzo, fasa, faso, fauci, fauza, fauzi, fauzo, fauzu, faxi, faza, faze, fazi, fazo, ffalsa, ffalse, ffalsi, ffalso, folse, folsi, folso, falso, falso, ffalso, ffaltzu.

0.2 Lat. falsus (DELI 2 s.v. falso).

0.3 Poes. an. ravenn., 1180/1210: 1.1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Lett. sen., XIII u.v.; Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Poes. an. ravenn., 1180/1210; Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.); Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Caducità , XIII (ver.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Poes. an. mant., XIII/XIV; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Stat. bologn., 1352; Lett. mant., 1367; Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Detto dei tre morti, XIV pm. (camp.); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Formula di confessione sic., XIII; Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343; Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Anche s.f. (falsa).

Locuz. e fras. a falso 2.1.3; di falso nome 1.1.5.1; falsa volpe 2.2.5; fare voci false 4.1.

0.6 N L'es. [18] di 2.2 è rif. alla seconda lettera dell'apostolo Paolo ai Corinzi, in cui attacca i suoi avversari nella predicazione, i "falsi apostoli" appunto.

0.7 1 Che non è realmente tale. 1.1 [Detto di un sentimento:] simulato. 1.2 In contrasto con la dottrina religiosa o morale. 1.3 Che non corrisponde al vero. 1.4 Viziato da errore concettuale o dei sensi, o da opinione. 2 Che trae in inganno. 2.1 Predisposto a scopo di inganno, con malevolenza o ipocrisia. 2.2 Che mente o si comporta con doppiezza. 2.3 Sost. Affermazione contraria alla verità. 3 Creato a imitazione di un oggetto (solitamente prezioso) o di un documento, contraffatto; riprodotto illegittimamente. 3.1 Creato dall'opera umana, artificiale. 3.2 [Detto di uno strumento di misura:] alterato per ottenere misure errate a proprio vantaggio. 4 Difforme dalla normale fisiologia; patologico. 4.1 Locuz. verb. Fare voci false: cantare in falsetto.

0.8 Fabio Romanini 16.05.2007.

1 Che non è realmente tale.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 18, pag. 727.16: fuggi i tempestosi mari, a te e a qualunque altro in quelli mareggiante sotto falsa bonaccia continuo serbanti ascosa fortuna.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 17, vol. 1, pag. 294.9: A la qual pace non fu consenziente il legato del papa cardinale, né 'l patriarca di Ierusalem, né Tempieri, né gli Spedalieri, né gli altri signori di Soria, né' capitani de' pellegrini, imperciò che a lloro parve falsa pace, e a danno e vergogna de' Cristiani, e a sconcio del racquisto della Terrasanta.

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 216.79, pag. 256: Che dirò io de' falsi indovini, / che piena n'è la terra più che d'erba, / ciascun mostrando verba, / come Anfirao fosson o Aronta?

1.1 [Detto di un sentimento:] simulato.

[1] Poes. an. ravenn., 1180/1210, 48, pag. 620: Fals'è l'amor ke n'eguala dui / [et] eu [so] ko[sì servent']a vui, / como fe' Parise tuttavia.

[2] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 326, pag. 537: Pensano dì e note como l' omo sc[h]ernisca / con 'l so amar falsisemo, qe tost s' aprend com' esca...

[3] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 29.22, pag. 109: Vergilio, ch'era tanto sapïente, / per falso amore si trovò ingannato...

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 58, vol. 3, pag. 437.8: Di Troia com'ella fu distrutta sa ogni uomo, e d'altre terre, e molti principi che sono stati distrutti per falso amore.

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 17, pag. 145.25: se 'l tuo amore non è falso, tu dovevi sofferire aspri tormenti anzi che consentire...

[6] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 72.26: Per la qual cosa, o voi donzelle, siate agevile a quei che vo seguisceno, ché l'amor ch'era falso tornerà verace.

[7] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 265.19: Se amore si dà per largimento di doni e non si concede per grazia, non è amore, ma falso infignimento.

1.1.1 Falsa sembianza, falso sembiante.

[1] Poes. an. tosc., XIII, 1.54, pag. 169: Se madonn' ha distritta / la lingua a' mai parlanti, / eo le farò sembianti / com'io l'amo a fe' dritta / senza falsasembianza.

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 88.2, pag. 178: Diss'alor Falsembiante: «or ascoltate, / Chéd i' sì vi dirò la veritate...

[3] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 25, pag. 31.31: [C]usì inganna la donzella Breus, e ingegnòlo in tutte maniere ch'ella può per li falsi semblanti ch'ela li mostra.

[4] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 312.5, pag. 199: poy chi se ynamora a falsi senblanti, / lo tenpo perde e plançendo sospira...

[5] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 3.18, pag. 11: Non credo che alchuna donna mai / foco d'amore accendesse in amante, / con sì falso sembiante, / come ne la mia mente avete acceso...

1.1.2 Falso amico.

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 19.12, pag. 778: [Lo] similiante fa·llo falso amico: / con bei senblanti e con dretactïone / a l'omo toglie lo presgio e la fama.

[2] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 104, pag. 327: omne peccatu çe abita, ne le bructe contrade / de quillu falsuamicu.

[3] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 71 rubr., pag. 316.13: Como alcum po' dire a compesione de falsoamigo, lo quale è morto o feruto d'alcuno altro e como farà la proferta per sé et per altri.

[4] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 1, pag. 221.9: e prima quello antico Artù Brettone tornerà, che il falsoamico nell'avversitadi porga aiuto all'amico.

[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 1, par. 3, vol. 1, pag. 67.6: IIII, volsi insignari, comu Adam in paradiso fu tradutu da lu dimoniu in forma di falsu amicu...

1.1.3 Che assomiglia a qsa di simile, ma ne differisce per alcuni particolari.

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 38.7, pag. 816: Nello paese sono falco[n]celli, / ke le colonbe amano de piliare, / quelle ke no·lli so' lontan e ovelli / sì che possano a l'albore tornare: / non posso niente i falsi falconcelli / so la merige nulla ofensa fare.

1.1.4 Finto, riprodotto come vero o come l'originale.

[1] Conv. papa Clemente, 1308 (?) (fior.), pag. 14.29: Eravi el falso ponte sopra la Sorga: quindi si conveniva pasare a vedere le dette danze, a udire gli svariati stormenti e le dolci melodie de le soavi boci.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 12.13, vol. 1, pag. 192: e 'n su la punta de la rotta lacca / l'infamïa di Creti era distesa / che fu concetta ne la falsa vacca...

[3] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 25, pag. 120.26: entrava per le case altrui, e vestito come povaro, e portava una barba falsa, per la quale mostrava vecchio...

[4] Ser Gaudio, a. 1348 (fior.), 5.3, pag. 110: Sottilmente s'afforza vostra musa / De dannar col ben dir quel ch'è ben fatto; / Ma pur lo falso topo è 'l vero gatto / E po' ben fa chi al miglior s'adusa.

1.1.5 Illegittimo.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 95, vol. 2, pag. 638.18: E a la sua partita i Romani gli feciono molta ligione, isgridando lui e 'l falso papa e loro gente, e chiamandogli eretici e scomunicati...

1.1.5.1 Locuz. agg. Di falso nome: illegittimo.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 213.13: e ello etiamdio aveva chi li consentiva in tute chosse, Anastaxio, de falso nome patriarcha de Constantinopoli.

1.1.6 Non inteso secondo il senso reale, travisato.

[1] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 287.20: In certi libri della Scrittura e de' dottori che sono volgarizzati, si puote leggere, ma con buona cautela; imperò che si truovano molto falsi e corrotti, e per difetto degli scrittori che non sono comunemente bene intendenti, e per difetto de' volgarizzatori, i quali i passi forti della Scrittura e' detti de' Santi sottili e oscuri non intendendo, non gli spongono secondo l' intimo e spirituale intendimento, ma solamente la scorza di fuori della lettera, secondo la gramatica, recano in volgare.

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 20, par. 7, pag. 348.4: disse intorno lo stato di sovrana povertà e perfezzione, di chui la sentenza per falsa interpretazione al guangnielo di Giesù Cristo contradisse...

1.1.7 Erroneo.

[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 6, pag. 26.21: Queti stavano. Ponevano cura se peccava in faizo latino.

1.1.8 Dissimulato.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 7, pag. 129.24: fé prender la donna in guisa che romore far non potesse e, per una falsa porta, donde egli entrato era, trattala e a caval messala, quanto più poté tacitamente con tutti i suoi entrò in camino e verso Atene se ne tornò.

1.2 In contrasto con la dottrina religiosa o morale.

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1265, pag. 69: Lo mondo è certo de fenir, / Mai sì devrà anci 'parir / Quig qe de' falsa lez aver...

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 88, pag. 240: Ella è za dexmostradha a mult soi benvoienti / E n'á scampao za multi da grang tribulamenti, / Da mort e da preson, da fort atantamenti; / Mult homni á za trag fora da fals adovramenti.

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 52.29, pag. 206: Mannai li mei dottori co la mia sapienza: / desputaro, lo vero mustrar senza fallenza, / sconfissero e cacciaro onne falsa credenza...

[4] Lett. sen., XIII u.v., pag. 49.39: non siate ingannati che a·Ddio iammai possa piacere, le cui parole son disordenate, vane et false.

[5] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 1, pag. 4.24: Sapiensia falsa, erraita, è la sapiensia d'esto mondo, che Dio e li presiosi nobili ricchi teçauri soi ne 'nsegnia mesconoscere e deçamare...

[6] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 14, pag. 119.14: La sapientia falsa è quella delli heretici, è quella dei phylosofi, li quali non cognosceano Dio...

[7] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 16, pag. 288.28: E però comincia a dilettarsi, ad asaporare le piccole delettazioni corporali, le quali poi seguendo per compiacere al suo corpo, discorre ne' peccati, se governatore, o vero legge, che punisca, non diriza questo falso amore.

[8] Detto dei tre morti, XIV pm. (camp.), 6, pag. 408: lassamo li dilecte e l[e] cose mundane, / ca tucte so false, gabatrice e vane...

[9] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 65.20: la teologia niuna cosa presuppone se non vera: la poesia ne suppone alcune per vere, le quali sono falsissime e erronee e contra la cristiana religione.

[10] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 52, pag. 203.17: l' amore gli fa perdare, l' amore fa vendetta di sé medesimo, percotendo la falsa passione sensitiva...

- Estens.

[11] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 533.24: e o ti, de Sidon, portada per lo mare su lo falso bo...

1.3 Che non corrisponde al vero.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 84.7: Ogne cosa la quale àe in sé controversia, cioè della quale i diversi diversamente sentono sicché alcuna cosa dicono sopr' a cciò con inquisizione, cioè per sapere se alcuna delle parti è vera o falsa, sì à in sé questione di fatto...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 25: [13] P(ro)piame(n)te si co(n)viene al savio examinare li co(n)siglii et no(n) tostaname(n)te co(n) leggier me(n)te lassarsi correre ale cose false.

[3] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 25 parr. 1-10, pag. 111.3: io dico d' Amore come se fosse una cosa per sè, e non solamente sustanzia intelligente, ma sì come fosse sustanzia corporale: la quale cosa, secondo la veritate, è falsa; chè Amore non è per sè sì come sustanzia, ma è uno accidente in sustanzia.

[4] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 8.9, pag. 56: ne la qual falso diletto mi tene, / u' mi mize, vogl[i]endo, / l'anim', a un dizio, col cor congiunta, / di quella in cui piacer era coverto / quando parea più vero: / c'amor cognosco di falso colore, / del qual m'à prizo, poi fu'mi proferto...

[5] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 10, pag. 95.4: Bene diè essare el libro malvagio, unde l' assempro è falso...

[6] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 310.4: E non paiano a noi false quelle parole che si ricordano de le preziose pietre, ossia de le gemme...

[7] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 116, pag. 67.23: imperò che per quella legge la pena capitale minaccia li comandatori li quali fossero arditi di significare per lectere al Senato falso numero o de' morti nemici o de' perduti cittadini...

[8] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 532, pag. 381, col. 1: salute e benivolentia / vi manna la sua clementia, / significando ad vui. / una femena enanti / con soi dulci predicanti, / con soa lege nova, / che lla nostra reprova, / et dice che è falsa / et la soa pure adalsa, / et à tanto sapire / con sou soctile dire / che non sapimo respondere...

[9] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 14.22: La infamia delli uomeni del mondo era pervenuta a' nostri orecchi; la quale disiderante io di trovare falsa, discendo dal cielo, e io idio attorneo le terre sotto imagine d'uomo.

[10] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, par. 2, pag. 55.9: dee essere a noi aperto e manifesto che questo è semplicità e ignoranza di coloro che seguono tanto falso errore e tanta grossa opinione e materia.

[11] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 197.5: Presso a costoro stanno i dannati per falsa colpa di morte.

[12] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 24, ch., pag. 277.30: E questi filosafi fuorono ingannati per due cose: l'una è falsa, e l'altra è vera. La falsa si è che il mare sia originato da l'acque che corrono, come uno lago o uno istagno...

[13] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (i), par. 63, pag. 485.6: Ma questa è malvagia sentenzia e da non credere, per ciò che, se così fosse, noi saremmo senza il libero arbitrio: il che è falso.

[14] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 6, 10-21, pag. 165.24: diceno li Dialettici che, se l'una delle proposizioni contradittorie è vera, l'altra è falsa...

[15] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 2, pag. 219.30: Lo octavo sì è che tu no dî dire cosa falsa de nessuna persona...

1.3.1 Sost. Ciò che non risponde a verità.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 735, pag. 201: e chi sa giudicare / e per certo trïare / lo falso dal diritto, / ragione è nome detto...

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 18, pag. 28.22: e significa li filosofi e li savi che descernono lo vero dal falso...

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 8, pag. 167.12: Logica à podere di provare due contrari, cioè vero e falso in ogni scienza.

[4] Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.), 6.59, pag. 383: Tenga masnada a corte e buon legisti / Che chiar conoscan dal falso il diritto, / E buon notar' da non falsar lo scritto...

[5] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 2, pag. 270.2: Ed è da guardare a ciò, che in questo proemio prima si promette di trattare lo vero, e poi di riprovare lo falso...

[6] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 286.2: Onde, avvegna che gli uomini savi e litterati gli possano alcuna volta leggere, che sanno discernere il vero dal falso e 'l buono dal reo...

[7] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 78, pag. 70.11: la quale [[ignoranza]], come la notte toglie il poter conoscere o vedere le cose, quantunque nel cospetto ci sieno, così toglie il cognoscere il vero dal falso e le cose utili dalle dannose.

- [Con valore avv.].

[8] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 71.1: dice Tulio che se Ermagoras fosse stato bene savio, sicché potesse trattare le quistioni e le cause, parrebbe ch' avesse detto falso...

1.3.2 Che non corrisponde al valore reale.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), ball. 4.16, vol. 1, pag. 267: sed han buon presio un anno, / non è da curucciare, / ché tutto torna a danno: / falso presio durare / non poria lungamente.

1.4 Viziato da errore concettuale o dei sensi, o da opinione.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 24.8, pag. 299: Or vi mostrate irata, dunqu'è raro / senza ch'io pechi darmi penitenza, / e fatt'avete de la penna caro, / come nochier c'à falsa canoscenza.

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 9b, pag. 98.12: (Et) questa opinione tene esso per fermo, la quale per mio iudicio la reputo falsissima, (et) questo se mostra inpossibile per tre cose...

[3] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 51, pag. 165.1: E quelli che si dilettano del cacciare li debbono guardare molto da falsi assembiamenti; chè i cani non hanno la conoscenza del fiato se non per lignaggio...

[4] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 18, pag. 148.35: diceno li phylosofi che la visione delli occhi non è mai se non falsa...

[5] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 82, pag. 224.18: I nostri voglion mostrare, che l'argomento di Zenone è vero, e quel che gli è opposto, è falso.

[6] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 650.8: non ha maggiore virtù nelle persone secolare se non d'operare alla virtù e alla grazia da Dio data. Ed è falso lo lamentare che fanno molti, dicendo: «Io non ho grazia, non ho virtude...

[7] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 1, pag. 130.9: quandu dichissi ki in lu chelu si trova suli e luna e stilli, et jllu cridissi ki kistu dictu fussj falzu, pir zo ka illu non avissi may vistu nì suli nì luna nì stilli».

[8] Poes. an. perug., c. 1350, 222, pag. 21: O popol mio, cho' non se' sillogisma / che dei fals'argomente t'agorgiesse / che te provan costor co· llor sofisma!

[9] Stat. palerm., 1343, cap. 14, pag. 24.20: alcuni minu savii, chamati in la Scritura lingua dolosa, li quali per loru vanitati suduchinu et ingannanu li loru cori malpinsanti per falci iudicii e temerarii inver di lu proximu loru...

[10] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 43.6: e vergógnati almeno, essendo reputata savia come tu se', d' avere avuta ne' falli tuoi falsa elezione!

[11] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 10, par. 5, pag. 53.1: E ssappiate che ffalse conoscienze di diritto e profitto civile sono alqune volte fatte leggi...

[12] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 12.14, pag. 33: però qui, concludendo, voio dire, / che se femena alcuna mai t'agrada, / sperando che vertù deza sentire, / tu lassi el vero et pilij falsa strada.

- Avv. Erroneamente.

[13] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 34, vol. 4, pag. 119.2: Ma quand'egli parlò così, credo ch'egli pensava falso, di quegli si trovan all'inferno...

[14] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 53.94, pag. 75: ad huom mortal non fu aperta la via / per farsi, come a te, di fama eterno, / che puoi drizzar, s'i' non falso discerno, / in stato la più nobil monarchia.

2 Che trae in inganno.

[1] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 183.1: e per la 'ventura en cotal mesura pase -tu mi con falso confortamento, açoqé lo dolore se 'n dibia andare dalo mieu tristo peito».

[2] Poes. an. urbin., XIII, 13.110, pag. 570: Alta regina, in te me reposo, / allegra el mio core così doloroso, / e ttu me defendi dal Malitïoso, / ke mmai non me inganni per falsa mastria.

[3] Poes. an. mant., XIII/XIV, Madona mia, 15, pag. 231: Vu si falsa e inoyosa / e non avì pont d'amor, / sempr[e] volant, steriosa, / e no cognes[é] chi mor...

[4] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), Prologo, pag. 4.8: Cotale uomo non dae la popolesca greggia, che bruta pasce solo cibo terreno; nè nella pompa dell' usurpata gentilezza si truova, la quale i vilissimi infangati di fangosa libidine e a vana cupidigia solo attenti, con falso nome di gentilezza mantella...

[5] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 5, cap. 27, vol. 2, pag. 38.17: tu se' fellone e malvagio, e se' venuto con falsa malvagia offerta.

[6] N. Quirini (ed. Lazzarini), XIV pm. (venez.>trevis.), Amor, se eo falisse, 37, pag. 94: E se a tal modo, amor, non la te pigli / questa ve[n]di[ca]triçe / de mi et enganatriçe / de la tua fede, perchè non la sente, / de ti clamar porromi pienamente, / adimostrando come / è falso lo tuo nome, / e che ad enganno senpre ti assotigli.

[7] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 88, pag. 8: Quando ch' io vidi quel perfido Juda / tradir lo mio fiol chon falsi basi, / alora io fui d' ogni alegreza nuda...

[8] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 3, pag. 18.14: non vi lasciate ingannare alle false impromesse degli ignoranti medici...

[9] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 18, pag. 82.15: [[lu Conti]] cumandauli chi, si per aventura Benaver, lu quali era sarrachinu et vicariu di la parti adversa, chi habitava in Saragusa, chi si li fachissi cursi adossu, oy armata, oy alcuni falsi promissioni, chi si guardassi per quantu havia cara la vita...

2.1 Predisposto a scopo di inganno, con malevolenza o ipocrisia.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 148, pag. 529: E del re Faraone se lez' en un sermone / la soa moier Iosep fe' meter en presone: / perq' el no volse far la ley requirisone, / sovra 'l çovene mese una falsa rasone.

[2] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 40.2, pag. 120: Eo non tegno già quel per bon fedele, / che falso consel dona a so segnore, / e voleli donar tosco per mèle / e far parer la sua vergogna onore...

[3] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 17, pag. 57.1: Unde clamo mercede a voi, ke siti Deo e signore, k'el ve plaça de revocare vostro commandamento, cum çò sia cosa ke per falsa suggestione quelle littere fossenno impetrate.

[4] Stat. fior., c. 1324, cap. 13 rubr., pag. 42.10: Del modo di procedere sopra le false e calunniose accuse e denunzie e falsi testimoni.

[5] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 111.11: Li giudici con false sentenzie date per danari, falsi consigli per pecunia, confortano nell'ingiusti piati e cause, false advocazioni, per li salarj, anzi prezzi dati.

[6] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 21, par. 34, vol. 1, pag. 110.7: ordenamo che se alcuno guardiano falsa farà raportatione overo denuntiatione de alcuno denante al dicto ofitiale de quille cose le quagle spectano a l'ofitio d'esso, che esso ofitiale degga esso condannare...

[7] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [1360/1362] son. 16.6, pag. 270: Quanno se leva alcunu dicetore / Che con malitia alla rinchera brocca, / Et lo contrario delle bone cocca / Con bon parole, con falso colore, / Contraditeli tutti con remore...

[8] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 32, pag. 270.2: May alcuny, a li quali place la morte de l'altri e che sempre se dilectano in loro malicia, cum falce invencione e subornate ficciuni aveano informato lo re Naulo...

[9] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 1, L'Avvento, vol. 1, pag. 16.19: Prima, per maliziosa lusinga e falsa sposizione de la Scrittura, sforzerassi di mostrare e conformare per la Scrittura com'egli sia Messia, promesso ne la legge di Cristo...

2.1.1 Falsa testimonianza, falso testimonio.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 275, pag. 610: Deu ve'l comanda ben, qe no devì çugar / né falsotestemonio per nigun omo far...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 3: [18] unde Dio disse in del Vangelo che quello che entra p(er) la boccha no(n) sossa l'omo ma sossalo li mali pensieri, (et) li micidi, (et) li avolteri, (et) li furti, le fornicatione, (et) li falsitestimoni...

[3] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 17, pag. 37.6: Falsa testimonianza contra 'l prossimo tuo non porterai.

[4] Stat. pis., a. 1327, L. 2, cap. 19 rubr., pag. 96.32: Di quelli che rendino falsa testimonia.

[5] Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti), cap. 22, pag. 197.6: et coloro che porteranno falsatestimonianza nella corte d'esso oficiale, possa l'oficiale medesimo e debba condannare...

2.1.2 Falso giuramento, sacramento, saramento.

[1] Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.), 151, pag. 423: E l'octavo comandamento: si' obediente / de non fa li falsisegramenti.

[2] Stat. pis., 1302, cap. 26 rubr., pag. 966.23: Di non fare falso saramento.

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 42.39: Anco meniamo et volemo, che sieno constretti a sententia di morte se alcuni, tratti a giudicio d'eretici, rifiutanti con saramento la eresia ne l'ultimo pericolo de la vita, poscia sarà manifesto essi essere convénti di falso saramento et di fede mentita...

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.134, pag. 157: Far sagramento e fazo e re' / è quaxi pu renegà De'.

[5] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ger 7, vol. 7, pag. 44.14: [9] però che voi vi dilettate nelli furti, uccisioni, adulterii, falsigiuramenti...

2.1.3 Locuz. avv. A falso: con intento ingannatorio.

[1] Poes. an. pis., XIII ex. (3), 249, pag. 1355: Fratello, «io sono / cagion ch'è morta la tua donna [pia]; / a ·ffalso l'acusai».

[2] Stat. sen., c. 1318, cap. 110, pag. 105.19: E se alcuno de li frati accuserà l' altro frate a falso, [[...]], giamaio da cotale peccato non possa essere absoluto da alcuno sacerdote...

[3] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 11, pag. 83.19: La quinta condizione si è, che dee essere vera, che l' uomo non taccia la verità per vergogna, e non si vituperi a falso...

[4] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 26, pag. 63.19: non giurerai lo nome mio nè a falso nè a 'nganno nè in vano.

2.2 Che mente o si comporta con doppiezza.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 554, pag. 546: E tuto questo mostra per enganar qualc' omo, / qé de fora par bona, dentr' è falsa, con' pomo...

[2] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 3.4, pag. 902: Non trovai dritto né ragione / in quelle false persone, / cioè in Siena, là 'v' io sono istato, / fue cresciuto e allevato...

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 391, pag. 43: Donca, tu fals serpente, / S'el te creò l'Altissimo, el ha fag iustamente.

[4] Itinerario luoghi santi, XIII u.q. (fior.>lucch.), pag. 167.2: Quine si è lo luogo là ove il Nostro Singnore Ihesu Christo fue giudicato e battuto e fragellato e di spine incoronato dalli falsi giudei.

[5] Caducità , XIII (ver.), 78, pag. 657: Da ti nuia bona vertù procé', / mo tu ei traïtor falso e re'...

[6] Formula di confessione sic., XIII, pag. 302.20: Li festi e li digiunii, chi su urdinati, no ll' agiu assirvati, ka su pijiuri e traversu kkiui ka no ssu lli sikulari, inkuetu, prijiuriu e ffaltzu, kupitu ed avaru...

[7] Preghiera alla Vergine, XIV in. (ver.), 396, pag. 98: Per ço tuta fiaa, Vergen creatura, / tutore o' k' e' me sia me rendo en vostra cura, / açò ke d' ogna tempo vu me siai armaura / contra el falso enemigo et ogna creatura.

[8] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 34, pag. 46.5: sì co diseva Helya profeta: «De çejosia io sum stado çojoso de Domenedio, ke aveva morti li folsi profeti, li previdi ke sacrificava alle ydolle.»

[9] Armannino, Fiorita (08), p. 1325 (tosc.), pag. 511.27: Ancora tra questi sono li falsi poltroni li quali feceno leggi et ordinamenti e statuti contro a' loro viciny per farsi grandi di potentia maggiory che li altry, e quelle medesime sopra di loro non voleno patire.

[10] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 2.120, pag. 132: E questo pone il falso Averroisse / Con sua sofistica e finta novella: / Ma non ha più vertù che quanto visse.

[11] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Dido, pag. 64.28: Allora incontanente ti si faranno incontro gli spergiuri della falsa lingua...

[12] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 8, vol. 2, pag. 218.6: Hannibal, vinendu da Petilia in [A]frica per mari, chitatu a terra, non credendu que Ytalia et Sycilia fussiru spartuti di cussì pocu di spaciu, aucisilu comu falzu et dislial guidaturi.

[13] Ricciardo d. Albizzi (ed. Carducci), XIV m. (fior.), Che fate, donne, 26, pag. 143: sí che tu hai del tutto, / o falsa Morte, co' tuoi colpi felli / dinudata la mente / d'ogni diletto...

[14] Lett. mant., 1367, pag. 216.24: e' sì ò plena rason de sostegniro che l' è falso e meslial ladro bosadro e traytoro...

[15] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 138.3, pag. 193: Fontana di dolore, albergo d'ira, / scola d'errori et templo d'eresia, / già Roma, or Babilonia falsa et ria...

[16] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 178.1, pag. 235: Non è falso chi è falso in ver' falsia, / Ma falso è quel che vuol falso falsare...

[17] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 147.8: La lettera diceva: «Questi soco li faizi officiali, iudici e notari».

[18] Stat. cass., XIV, pag. 24.11: sforczati de [...]e unno milio vagane duo, et portan [...]tementi li falsi frati, quo fecze s(an)c(t)o Paulo [ap(osto)lo], (et) b(e)n(e)dice a cquili li quale dicen male de issy [...] rend(er)e malo p(ro) malo. || Cfr. il testo lat.: «falssos fratres».

2.2.1 Sost. Bugiardo; traditore.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 2, pag. 146.25: Onde non de essere tenuto falso o fallace que' che dice la falsità e crede che sia verità...

[2] Ubertino del Bianco d'Arezzo, a. 1269 (tosc.), 9.4, pag. 390: Certo non fate mal se siete mossa / a volervi certar del fatto meo, / e se mi promettete a vostra possa / che mi terrete per falso e per reo.

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 3: no(n) aver co(n)siglio coli falsi, imp(er)ò che elli no(n) puono amare se no(n) quelle cose che a llor piaceno.

[4] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 24.14, vol. 1, pag. 178: A la colonna fo, spolïato, / per tutto 'l corpo flagellato, / d'ogne parte fo 'nsanguinato / commo falso, amaramente.

[5] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 531, pag. 548.19: Li Greci biasmaro molto Agamenon e Menelaus, e li chiamaro falsi e disleali, ché si tenevano tutti huniti di ciò ch'egli ànno lor lignaggio tradito.

[6] Passione genovese, c. 1353, pag. 29.29: Per zo incontenente se levà lo faozo dalla menssa e sì zé a ordenar com li Zué...

[7] Tristano Veneto, XIV, cap. 40, pag. 76.12: el non era cossa al mondo che lo re avesse tanto in odio como ello faseva ali falssi e ali traitori.

- S.f.

[8] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 30.97, vol. 1, pag. 518: L'una è la falsa ch'accusò Gioseppo; / l'altr' è 'l falso Sinon greco di Troia...

[9] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 30, pag. 152.20: La falsa che accusò Giuseppe fu la Reina d' Egipto, moglie del Re Faraone, la quale s' innamorò di Giuseppe figliuolo di Jacob patriarcha, el quale stava con questo Re Faraone, e da llui era molto amato e tenuto charo.

2.2.2 Falsa gente, false genti: i bugiardi; i malvagi.

[1] Oddo delle Colonne (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 36, pag. 92: Fannomi noia e pesanza / di voi, mia vita piagente, / per mantener loro usanza, / la noiosa e falsa gente.

[2] Disputatio roxe et viole, XIII (lomb.), 84, pag. 104: Toa madre, te digo, che sempre sta vestia, / resembla e sì designa la zente falsa he iniga; / chi intri pechay malvaxi sempre perman e sbriga / insire no vorano fora in tuta la soa vita.

[3] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), son. 32.16, pag. 153: Però divisi vostra sengnoria / ciò c'a voi piace: son per ubidire! / Ad onta de la falsa gente e ria.

[4] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 1.84, pag. 488: Et ove fo lo pesce de lo mare, / le bestïe, l' aucelli e li serpenti / ke ffossero venuti ad aiutare / lo lor Signore de le falsegenti?

2.2.3 Falso testimone.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 2, pag. 181.13: sei cose sono, le quali odia Domenedio [[...]]; e la quarta è testimon falsi...

[2] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 651, pag. 57: Ma, come fosse, tanto brigaro / ke finalmente lo trovaro: / doi falsi testemonia / ke fuoro peggio ke demonia...

2.2.4 Occhi falsi.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 15.1697, pag. 231: E gli occhi falsi, come li ammaestra / Nel pianto per formar maggior affetto!

[2] Petrarca, Disperse (ed. Debenedetti), a. 1374, Non veggio homa' rimedio, 9, pag. 104: Biasmo i falsi occhi, che scocchar la chiave / Di tal balestra, e' miei che 'nforchat'ànno / El corpo forte e per sè stesso grave.

2.2.5 Voce falsa: voce alterata, contraffatta.

[1] Esopo tosc., p. 1388, cap. 30, pag. 154.13: Al quale il capretto rispuose in tale maniera: «Va da la lunga, falso traditore, che tu parli a modo di capra con falsa boscie, e la 'margine del tuo parlare mente che tu sia mia madre.

2.2.6 Fras. Falsa volpe: furbo ingannatore.

[1] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 11.43, pag. 489: Io prego, Amore, che [tu] me non colpe: / poi sono sì frodato / ch'io mi fidai in quella falsa volpe, / orma' s[ono] insegnato.

[2] Poes. an. fior., a. 1347, Folle à penser, 4, pag. 244: e chi sovente veste / la falsa volpe sotto agnili panni / anco s'impania i vanni, / quando sue opre ch'esser mostra honeste / appaion manifeste / dinanzi a tal che saviamente sente, / che pur choven che ssia.

2.2.7 Sost. Il demonio.

[1] Lib. Antichr., XIII t.q. (ven.eug.>umbr.-march.), 156, pag. 109: Or[a] te guarda, re, ke teno castigato, / ke queste sun le done ke t'enpromete 'l falso, / le inimico de Deu ke tant' è anuncïato.

2.2.8 [Come ingiuria].

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 21, pag. 101.27: «O ypocriti o falci perqué me tentê-vu?

[2] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 32, pag. 664.17: Se alcuno dirà ad alcuno chi sia presente parole iniuriose, cioè falso, traditore, patarino, heretico, cornuto, ravaglioso o simigliante a queste o alcuna de queste parole, in VIIJ fiorini d'oro per ciaschuna cotale parola e per ciaschuna volta sia punito...

2.2.9 Che incorre in errore.

[1] f Livio volg., XIV: Le ruine di Sagunto (Dio voglia ch'io sia falso indovino!) torneranno sopra i capi nostri. || GDLI s.v. falso.

2.3 Sost. Affermazione contraria alla verità.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 9, pag. 312.9: Battaglia e guerra conducono gli uomini ad necessità, et così ad busgie e falsi, e ad tutti mali; et però le ragioni e 'l proverbio dicono...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 30.115, vol. 1, pag. 520: «S' io dissi falso, e tu falsasti il conio»...

[3] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 511.13: Ancho qui stanno li falsi incapuciati, li quali loro falsità compiono co lloro mantellgli e co lloro paro[le] fanno el falso vero.

[4] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 4, pag. 37.13: Peccane anche quanto alla lingua, e contro a Dio, e contro al prossimo, dicendogli villania, o ingiuria, o vero o falso che dica...

[5] Poes. an. fior., XIV m. (3), 10, pag. 287: Ahi, quanto in te la iniqua gente è pronta / a sempre congregarsi alla tua morte, / con luci bieche e torte, / falso per vero al popol tuo mostrando!

[6] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 2, par. 2, vol. 1, pag. 72.16: per ki pari a lloru ki lu nostru evangeliu dica falsu.

- Giurare (il) falso.

[7] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 160.1: Giurare falso nonn è spergiuro, ma chi giura contra la sentenza dell'animo suo.

[8] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.155, pag. 158: Semper trei tu ofenderai / quando tu fazo zurerai. / Prumeramenti offendi De', / de lo quar traitor tu e'...

[9] Arte Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), L. 1, pag. 426.1: El grande Giove soleva giurare il falso a Giunone per Ystigia...

2.3.1 Sost. Reato (di frode).

[1] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. V, cap. 8, pag. 688.25: Per le predicte cose no fia preiudicato a quello contra lo quale cotali instrumenti fisseno producti, che li dicti carte possano accusare de falso...

3 Creato a imitazione di un oggetto (solitamente prezioso) o di un documento, contraffatto; riprodotto illegittimamente.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 20, pag. 255.6: Ché ben, credo, savete vera moneta divizare da falsa...

[2] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 27, pag. 332.9: Fuggie el foco auro falso, ma fino el chere...

[3] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 14.26, pag. 530: perké le false carte / appo iusto Signor non ò bastança.

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 47, vol. 3, pag. 148.19: E così come 'l falso danaio tosto si rompe, così la falsa amistà tosto si disparte.

[5] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 43.26: Al tempo di costui si trovaro fiorini d'oro falsi in quantitade per un fuoco, che s'apprese in Borgo San Lorenzo...

[6] Stat. sen., Addizioni 1298-1309, Aggiunta marg. 92, pag. 380.2: De la pena de la falsa carta, e del falso testimone, e di chi lo 'nduce.

[7] Stat. pis., 1321, cap. 40, pag. 224.18: che nullo soctoposto alla dicta corte faccia u tegna, u fare u tenere possa u debbia, panno lano u lino falso, u alcuna altra cosa falsa.

[8] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 44, pag. 230.11: E che niuno di questa Arte, o altra persona, ardisca o presumma in alcuno modo nella corte de' detti Consoli producere, usare, o allegare alcuna carta o scritta falsa, suspetta, simulata, o fittizia...

[9] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 32, pag. 167.19: feciero fare chiavi false, e di notte tempo apriro la porta e miservi dentro e bianchi e molti ghibellini di Toschana.

[10] Stat. perug., 1342, L. 3 rubr., vol. 2, pag. 4.27: Capitolo XIX. Quignunque muterà ... Del facente overo spendente falsa moneta.

[11] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 202, vol. 2, pag. 112.15: e questi maladetti cercavano pur di trovare cagione a dosso a noi, et incominciorono a dire: questa lettera che voi mostrate si è falsa.

[12] Stat. pis., 1322-51, cap. 7, pag. 473.29: «D'investigare quelli che fanno falsa pecie, stoppa u vero chanapa»...

[13] Stat. bologn., 1352, pag. 564.2: Item ch' el sia licito a tuti li onnixi de tagliare tuti queli che li parirano bolognini grosi falsi e contrafati, sença so pregiudixio...

[14] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), Rubricario, pag. 14, col. 5.17: E lla storia di quel de' Donati che fecie fare il falso testamento...

3.1 Creato dall'opera umana, artificiale.

[1] Ceffi, Dicerie, XIV pm. (fior.), cap. 16, pag. 41.11: E quantunque il falso colore e apposto si dimostri molto bello, non si mantiene né dura come il naturale.

3.2 [Detto di uno strumento di misura:] alterato per ottenere misure errate a proprio vantaggio.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 6, pag. 52.21: Li mercatanti li quali ingannano, et vendono coi falsi pesi o posano male o danno false monete, sono cacciati del templo di Dio...

[2] Stat. pis., 1318-21, cap. 68, pag. 1128.12: E che falsa pesa et false canne et misure cusì trovate, ronpere et fare ardere.

[3] Stat. sen., 1343 (2), L. 3, pag. 128.29: Et qualunque chon falsa misura misurarà, overo con falso peso o con false bilancie pesarà, sia punito in X libr. e più...

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 1, pag. 27.33: Era questo Ciappelletto di questa vita: egli, essendo notaio, avea grandissima vergogna quando uno de' suoi strumenti, come che pochi ne facesse, fosse altro che falso trovato...

3.2.1 Non corretto, viziato da errore.

[1] f Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274, 2761: Così rapisce e fura, / e dà falsa misura, e peso frodolente / e novero fallente. || GDLI s.v. falso (dall'ed. Di Benedetto; l'ed. inclusa nel il corpus legge «mala misura»: cfr. Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2762, pag. 271.4).

4 Difforme dalla normale fisiologia; patologico.

[1] Quatro partite del corpo, 1310 (fior.), pag. 244.25: Lo petto sì è la seconda parte del corpo dell'uomo, e se in esso si raguna soperchio per ofendere, sì tti ne potrai avedere per questi segni, cioè: graveza nella lingua, falso e grosso apetito...

[2] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 47.27: E se in esso si rauna soperchio, per te ofendere, sì te ne potrai avedere per questi sengni, cioè: graveça ne la lingua, falso e grosso apetito...

4.1 Locuz. verb. Fare voci false: cantare in falsetto.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 19, vol. 2, pag. 305.35: E generalmente molto biasimano li Santi il fiaccare della voce, e far voci false, e altri biscantarelli, per li quali l' uomo più intende di piacere agli uomini della voce...

[u.r. 03.03.2023; doc. parzialm. aggiorn.]