FICA s.f.

0.1 fica, fiche, figa.

0.2 Da fico.

0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 3.1.

0.4 In testi tosc. e corsi: Doc. cors., 1220; Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

In testi sett.: x Gramm. lat.-it., XIII ex. (ver.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.); Ingiurie recan., 1351-96, [1384]; Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

0.5 Locuz. e fras. fare la fica 3.1; fare le fiche 3.1; fare una fica 3.1; fica secca 2.1; squadrare le fiche 3.

0.6 N Su 3 cfr. Mazzucchi, Le «fiche», che supporta la descrizione qui accolta, in continuità con la tradizione lessicografica precedente, esaminando anche il repertorio illustrativo di antichi commenti alla Commedia. Il Mazzucchi associa il gesto ad un traslato di fico 'escrescenza carnosa (tipica soprattutto dei muli)' (cfr. fico 1 s.m. 3, fico 2 s.f. 3): questa ipotesi giustifica la scelta di non separare 3 in una voce distinta.

0.7 1 [Bot.] Albero da frutta del genere Fico (Ficus carica). 2 [Bot.] Frutto dell'albero del fico. 2.1 [Gastr.] Locuz. nom. Fica secca: lo stesso che fico secco. 3 Gesto osceno consistente nel porre il pollice fra l'indice e il medio serrando la mano a pugno e rivolgendola a qno a scopo di offesa. Estens. Oltraggio, inganno. 3.1 Fras. Fare la / una fica, le fiche (a qno): oltraggiare (qno) con il gesto osceno di cui sopra. Estens. Ingannare.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 19.12.2007.

1 [Bot.] Albero da frutta del genere Fico (Ficus carica).

[1] Doc. cors., 1220, pag. 241.13: da la via chi vane a la casa in suso (et) l'orto cu le fiche di Landi [et] la casa di sutto la via di Culia d'asino.

[2] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 82, pag. 341.2: Et se alcuna donnola morderae alcuna persona et lo luogo delo morso diventerae di nero colore [[...]] la sua cura sì ène questa: farai impiastro ex aleie et fogle di fica trito et comino...

[3] Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 89.26: Hic ficus, ci lo fico et la fica. || Se non indica il frutto.

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 156, pag. 372.33: essendo caduta pur mo a terra d'una figa, e non fa altro che piagnere e lagnarse.

2 [Bot.] Frutto dell'albero del fico.

[1] Doc. orviet.-umbr.merid., 1312, pag. 31.14: [XIIII]. De pomis.Per ciascuna soma de fiche, pera, mela, persichi, ceresce, sorve et simili...

2.1 [Gastr.] Locuz. nom. Fica secca: lo stesso che fico secco.

[1] x Gramm. lat.-it., XIII ex. (ver.), pag. 511: Hec caricha, huius cariche, la figa secha.

[2] Doc. orviet.-umbr.merid., 1312, pag. 31.24: Per ciascuna soma de fiche secche, II s.

[3] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 1 Re 25, vol. 3, pag. 140.4: cinque misure di polenta, cento palle d' uve passe, e CC masse di fiche secche, e puosele sugli asini.

3 Gesto osceno consistente nel porre il pollice fra l'indice e il medio serrando la mano a pugno e rivolgendola a qno a scopo di offesa. Estens. Oltraggio, inganno.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 25.2, vol. 1, pag. 417: Al fine de le sue parole il ladro / le mani alzò con amendue le fiche, / gridando: «Togli, Dio, ch'a te le squadro!».

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 25, 1-15, pag. 641.27: questa fica è uno vituperoso atto, che si fa con le dita in dispregio e vituperio altrui, e non se ne può fare se non due da ogni mano con le dita...

[3] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 44.12, pag. 101: Ché chi è corente à più volte le fiche / et schaco matto in mezo il tavolieri, / sì ch'el riporta et la vergogna e 'l danno.

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 154, pag. 366.1: E 'l terzo è che, quando a uno è dato un gran segreto, e quello il dice a un altro, dicendo e pregando che tenga segreto quello che non ha possuto tenere

[5] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 148.166: "Io cognosco le fiche / e quei che le tragualza" / "Io dico alza - e tien la man de fora, / che quando buora - tragie, / papagalli con gagie - vanno a nido".

- Fras. Squadrare le fiche.

[6] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 12.4684, pag. 399: Non veggio il Conte che per ira ed asto / Tien forte l'arcivescovo Ruggero / Prendendo del suo ceffo il fiero pasto. / Non veggio qui squadrare a Dio le fiche. / Lascio le ciance e torno su nel vero.

3.1 Fras. Fare la / una fica, le fiche (a qno): oltraggiare (qno) con il gesto osceno di cui sopra. Estens. Ingannare.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1719, pag. 236: E chi gentil si tiene / sanza fare altro bene / se non di quella boce, / credesi far la croce, / ma e' si fa la fica: / chi non dura fatica / sì che possa valere, / non si creda capere / tra gli uomini valenti / perché sia di gran genti...

[2] Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.), 14.14, pag. 68: Amico, i' t'aggio letta la robrica; / provedi al negro, ché ciascun tu' paro / a llei e ad Amor fatt' ha la fica.

[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 176.14, pag. 354: Allor la donna, come ch'e' le piaccia / Udir quelle parole, sì lor dica / E comandi che ciascuna si taccia; / E puote dir: 'Se Dio mi benedica, / Tropp'ò del su' quand'i' l'ò tra lle braccia'; / E facciagli sott'al mantel la fica».

[4] Novellino, XIII u.v. (fior.), 58, pag. 250.3: Quello donzello li fece la fica quasi infino all'occhio, dicendoli villania.

[5] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 3, pag. 24.1: bestemmiandolo, e dicendo villania, e mormorando contro a lui, e di lui lamentandosi: e alcuni gli hanno già fatte le fiche...

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 5, vol. 1, pag. 281.21: E nota che in su la rocca di Carmignano avea una torre alta LXX braccia, e ivi su due braccia di marmo, che faceano le mani le fiche a Firenze...

[7] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 11.9, pag. 673: per lui soffert'ho io briga e travaglio, / per lui perduto n'ho Apollo e Minerve. / Ma io farò una fica e dirò: - Castra! / Famme 'l peggio, che puoi; tènla tra gli occhie...

[8] Ingiurie recan., 1351-96, [1384], pag. 486.13: Ad chi fai tu le fiche, moscha sanguenente, che ei come uno pedeto d'aseno...

[9] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 154, pag. 365.37: La seconda (acciò che voi sappiate che io so, come quella dipintura sta), è quando uno dee avere fiorini cento, o altra quantità da un altro, e 'l debitore gliene vuole dare una parte, e quello gli fa un' altra figa.

[10] Itinerarium volg., XIV sm. (tosc. occ.), App. 5, pag. 180.25: ellino per vergogna della loro nudità si missero lo lor membro da generare tra lle cosce sì che facevan la fica dietro; di che tutti quelli della nave cominciaro a ridere.

[11] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 20, pag. 93.26: E alora li faxevano le fiche e spudavange su la facia, sì ge davano le guançate e le grande collate.

[u.r. 08.03.2022; doc. parzialm. aggiorn.]