0.2 V. forsennare.
0.3 Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); Novellino, XIII u.v. (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.).
0.7 1 Che tiene un comportamento incontrollato e irrazionale, che è in stato d'insania (permanente o transitorio).
0.8 Elisa Guadagnini 27.03.2008.
1 Che tiene un comportamento incontrollato e irrazionale, che è in stato d'insania (permanente o transitorio).
[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 20, pag. 254.15: E voi, per Deo, amici, non d'essi siate che tegnono sé saggi quanto lor piacie, tali che forssennati e matti li tien giustitia...
[2] Novellino, XIII u.v. (fior.), 27, pag. 192.5: Lancialot, quand'elli divenne forsenato per amore della reina Genevra, si andò in sulla carretta, e fecesi tirare per molte luogora.
[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 1, pag. 87.2: vengano quelli di Soane e li Etiopi d'intorno al Reno, che sono crudeli e forsennati.
[4] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 1.35, pag. 93: è ben forsennato / chi tal siegue fallore / dicendo per errore: / «Io amo tale, e da llei son amato».
[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 75, vol. 1, pag. 371.14: I Tedeschi forsennati e caldi di vino uscirono fuori di Siena, e vigorosamente assaliro il campo de' Fiorentini...
[6] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 30, 13-21, pag. 764.30: Fuorsennata; cioè fuor del senno, cioè insanita e diventata furiosa; questo è vocabolo fiorentino...
- Sost.
[7] Giov. dell'Orto, Amore, XIII sm. (tosc.), 89, pag. 98: i' veggio vili, spiacenti e noiosi / per te [[scil. Amore]] esser gioiosi, / e li cortesi, saggi e conoscenti / non punto esser gaudenti, / ma sempre star dogliosi et affannati, / che fanno i forsennati / seguendo te, u' fior ben non si trova.