COPRIRE v.

0.1 ccoprillo, chonvriva, choperse, chopersela, choperta, choperte, choperti, choperto, chopreti, chopria, chopriero, choprire, choprisse, chopristi, choverta, choverte, choverto, chovri, chovria, chovriandosi, chovrir, chovron, chuopra, chuopre, chuopresi, chuopri, chuoprilo, chuoprono, chuovra, chuovre, chuovrolla, chuovron, chuperto, chupriva, cohoperti, converta, converti, converto, convrir, convrir-sse, convrì-se, convriva-sse, cooperte, copere, copereva, coperevano, coperio, coperìo, coperire, coperirese, coperisero, coperissero, coperiva, coperivano, coperrebbono, coperse, copersegli, copersela, copersele, coperseli, coperselo, coperseno, copersenola, coperser, copersero, copersersi, copersese, copersesi, copersi, copersilo, copersiru, copersongli, copersono, copersoro, copert', coperta, copertasi, coperte, coperti, copertissimo, coperto, copertola, copertosi, copertu, copierti, copierto, copiri, copirresti, copirrete, copr', copra, coprano, coprase, copre, coprela, copreli, coprelo, coprendo, coprendola, coprendolo, coprendose, coprendosi, coprente, coprenti, coprerea, copreria, coprese, copreti, copri, coprì, coprí, copria, coprìa, copría, copriallo, copriamo, copriano, copriansi, coprie, coprìe, coprien, coprieno, copriente, coprienti, coprilla, coprilli, coprillo, coprilo, coprì'lo, coprimoti, coprineno, coprinne, coprinu, coprio, coprìo, coprir, coprîr, coprirà , coprirae, coprirai, coprira'le, coprirali, copriralli, coprira'lo, copriranno, coprirano, coprirassi, coprire, coprirea, coprirebbe, coprireï, copriremci, coprireme, copriremlo, copriremo, copriresti, coprirete, coprirgli, coprirla, coprìrla, coprirle, coprirli, coprirlo, coprirme, coprirmi, coprirne, copriro, coprirò, copriròe, copriron, coprirono, coprirotti, coprirrai, coprirrò, coprirsi, coprirti, coprisse, coprisselo, coprisseno, coprisser, coprissero, coprissi, coprissono, coprissoro, copriste, copristevi, copristi, coprite, còprite, copriteci, copritevi, copritici, copritive, coprito, copriva, coprivan, coprivano, coprivasi, coprivate, coprivatevi, coprivi, copro, copron, coprono, corverta, corvìme, covere, coverg, coverire, coverse, coverselo, covert, coverta, coverte, coverti, coverto, covertu, covierti, covra, covrà , covrand, covrando, covrandoli, covre, covrè, covren, covrendoge, covreno, covri, covrì, covrí, covria, covría, covrian, covrila, còvrili, covrine, covrìo, covrir, covrirà , covrirai, covrire, covrirla, covrirli, covrirlo, covris, covrisse, covrissero, covrisson, covriva, covro, cropila, cropinu, cropirla, cropisse, crova, crovam, crovare, crove, croveno, crovi, crovì, crovì', crovir, crovire, crovisse, croviva, cruopono, cruovilo, cruvìn-gli, cruvir, cruvire, cruvivan, cuopr', cuopra, cuoprallo, cuopralo, cuopran, cuoprano, cuopranse, cuoprar, cuoprasi, cuopre, cuopregli, cuoprele, cuoprelo, cuopren, cuoprendo, cuopreno, cuopresi, cuopri, cuoprilo, cuoprimi, cuoprino, cuoprire, cuoprisse, cuopro, cuoprogli, cuopron, cuoprono, cuopronsi, cuovra, cuovre, cuovrelo, cuovrese, cuovri, cuovrite, cuperendula, cuperia, cuperse, cuperseru, cupersi, cupersimu, cupersisi, cupersseru, cuperssi, cuperssilu, cuperta, cuperte, cuperti, cuperto, cupertu, cupiriri, cupiririlu, cupiririsi, cupiristi, cupirssilu, cupre, cuprendo, cuprendole, cuprendusi, cuprì, cupria, cuprianu, cuprilla, cuprir, cuprirai, cuprire, cupriri, cupririri, cupririsi, cuprirli, cuprirlo, cupriro, cuprirò, cuprirsi, cuprisse, cuprissi, cupriva, cuprivano, cupruta, cuprutu, cuverse, cuversi, cuversirulu, cuversono, cuverssendillu, cuvert, cuverta, cuverte, cuverti, cuverto, cuvertu, cuvre, cuvrir, cuvrirsi, quoprano, quopre, quopri, quopriti, quoprono.

0.2 Lat. cooperire (DELI 2 s.v. coprire).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.1 [16].

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Jacopo Mostacci (ed. Contini), XIII pm. (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. prat., 1275; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. sen., 1280-97; Lett. pist., 1320-22; Stat. cort., a. 1345.

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Memoriali bologn., 1279-1300, (1282); Lodi Vergine, XIV in. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Doc. moden., 1347; Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Doc. udin., 1357; Doc. imol., 1383-85; Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Doc. orviet., 1339-68, [1361]; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Stat. castell., a. 1366; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343; Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 Separare o proteggere dall'esterno, dalla parte superiore, sovrapponendo qsa di fatto o adattato allo scopo. 1.1 [Rif. al corpo umano o animale, detto spec. di un indumento:] vestire, rivestire o velare, con finalità o effetto ornamentale, protettivo (segnatamente contro il freddo, le intemperie o lo sguardo altrui), rituale o devozionale (anche pron.). 1.2 [Con effetto o finalità di sottrarre alla vista]. 1.3 [Rif. a fenomeni astronomici o atmosferici:] velare, oscurare (anche pron.). Assol. Velarsi del cielo o di un astro (per l'interposizione di nubi o corpi celesti). 1.4 [Quando il sogg. è ciò che materialmente riveste l'ogg.:] sovrapporsi a qsa (del tutto o in parte). 1.5 Proteggere da contatti esterni mediante la sovrapposizione di qsa di appropriato. 1.6 Fig. Colmare, adempiere (ad una necessità). 2 [Arch.] Dotare di un tetto (un edificio). 3 [Termine tecnico della legatoria:] rivestire esternamente un volume rilegato (con pergamena, tela, legno, cuoio, metallo, talvolta decorati). 4 [Milit.] Difendere da un colpo o un attacco armato interponendo una superficie rigida (un'arma) o un corpo (anche pron.). 4.1 Estens. Proteggere da un attacco, un avversario, una situazione avversa (anche pron.); difendere, riparare. 5 [Rif. ad animali di sesso maschile:] penetrare sessualmente, montare (fecondando). 5.1 [Rif., per disprezzo, a esseri umani]. 6 Disseminare una superficie di qsa, distribuire fittamente qsa sopra un'area det. (fino ad occuparla completamente). 6.1 Fig. [Detto di un sentimento, una virtù, un modo di essere]. 6.2 Estens. Percorrere o occupare uno spazio o una distanza (da un estremo all'altro).

0.8 Elisa Guadagnini 31.03.2008.

1 Separare o proteggere dall'esterno, dalla parte superiore, sovrapponendo qsa di fatto o adattato allo scopo.

[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 30, pag. 575.7: Ad honore de Cybeles fece fare una statoa narata [[...]] et coperìo la statoa de molto bello cohoperimento de rame narato.

[2] Doc. prat., 1275, pag. 532.9: Cha(n)bio chalçolaio p(er) j pelle che ssi ne chopriero le schodelle della trabacha, s. iiij.

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 18, pag. 306.24: prende l'uomo buone tavole di quercio ed una sopra l'altra, acciò che pietre non lo possono rómpare, e cuopresi di cuoia crude, acciò che 'l fuoco non faccia danno né noll'arda.

[4] Stat. fior., 1280-98, par. 40, pag. 63.25: Nel MCCLXXXXJ, la sezzaia domenica di giungno, fue ordinato [[...]] che, conciofossecosaché la tovaglia del leggio dela Compangnia sia sì stretta che il legio non se ne chuopra bene, che lla si debbia cresciere...

[5] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 51.14: e se coloro che portassero el decto acciaio, el coprissero col ferro per frodare la kabella, perdano l'acciaio e 'l ferro...

[6] Stat. sen., Addizioni 1298-1309, Aggiunta 5, pag. 321.5: Item statuto et ordinato è, ch'e' vetturali del Comune de la detta Arte [[...]] sieno tenuti et debbino continuamente avere coverte per coprire e' panni quando si portano e' detti panni a le gu[a]lchiere...

[7] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 28, pag. 314.3: vedi che -l te(n)po è co(n)piuto, che conviene che ctu cuopri di terra lo mio corpo, e che io renda la terra ala terra...

[8] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 105.19: Ma intratantu li autri Truyani suctirraru killu corpu et cuversirulu di fraski et autri ligna...

[9] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 227, par. 2, vol. 2, pag. 301.26: E nullo alcune carne d'alcuna pilliccia overo altra cosa degga coprire, ma ciascuno le carne, como de sua natura sonno, sença alcuna copertura, portare degga a vendere.

[10] Stat. pis., 1322-51, cap. 72, pag. 529.7: Et ciaschuno barchaiuolo et piactaiuolo siano tenuto et debbia aver suo legno bene strullato, et portare buona tenda da poppa in proda per coprire le cose et le mercie le quali si charicheranno in delli loro legni, barche et piatte, sì che l'aver charichato in quelli legni non si bagni...

[11] Poes. an. sic., 1354 (?), 47, pag. 25: In testa suttamettinu petri di li valluni, / pir cultri sì si cropinu di nivi gran palluni, / in terra sì si gettanu a lu tayu a ccultruni.

[12] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 13.6, pag. 25: vanno [[...]] femine e maschi co' capelli sciolti, / coprendo le mammelle cogli crini...

[13] Doc. pist., 1352-71, Memoria consegna tavola, vol. 1, pag. 139.26: Item, demo a Garazino istagnataio, dì x di luglio per lib. iiij ½ di ferro in piastre che si puosoro di sopra a la taua che cuopre la taula dell'ariento a ragione di sol. vij ½ la libbra e per bollette in tuto lib. j, sol. xiiij.

[14] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 143, pag. 116.7: Se ttu volexxj coprire questa palla di panno, cioè che ttu volexxj sapere quanto fuxxj il ghuscio suo, fa' choxj`.

[15] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 175, Ss. Barlaam e Josafat, vol. 3, pag. 1533.27: Poi comandò che fossero fatte quattro casse, e fece le due coprire di fuori d'oro da ogne lato...

- [Gastr.] Glassare.

[16] Stat. sen., 1356 (2), Rubricario, pag. 11.9: Come non si possa cuprire con zuccharo veruna cosa cominciata con mèle.

- [Agr.] Interrare.

[17] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 68, pag. 102: Quando la stopia è arrada, / De lupini sia seminada, / E falli un poco reçapare / Apena coprire e poi li lassa stare.

1.1 [Rif. al corpo umano o animale, detto spec. di un indumento:] vestire, rivestire o velare, con finalità o effetto ornamentale, protettivo (segnatamente contro il freddo, le intemperie o lo sguardo altrui), rituale o devozionale (anche pron.).

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1035, pag. 62: Mo quando Eva fo percevua / Q'el'era descoverta e nua, [[...]] De sengle foie se cuverse...

[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 124.25: E Ccrenio mandao a dicere a lo filio pro vergonia de li romani no lli occidessi, ma li tollessi tucte le arme e le vestimenta e le calsamenta loro, se non tanto ke li coperissero la natura loro...

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 372, pag. 251: In Acti de Apostoli anchora fi cuintao / D'una devota femena la qual segond so stao / Serviva molt ai poveri, pascand lo maldisnao, / Covrand lo malvestio, colzand lo malcolzao.

[4] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 21, pag. 333.23: Ne' secondi libri si ne fecero cinquecento, le nomora de' quali vi fuoro tutte scritte; i quali leggendo Lollio stando sicuro, sappiendo che neuna cosa di male avea fatto, e trovandovi il nome suo scritto, abbiendo paura e coprendosi il capo, e nascosamente del mercato partendosi, fue morto.

[5] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 379, pag. 405.4: Poi cupriro lor cavalli di drappi e di molti ricchi pali di diversi colori; poi ataccharo loro insegne a loro lancie e le dispiegharo al vento.

[6] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 237.20: e revéneroce le putane, le quale aveano curso el palio ad Areçço, vestite de roscio esse e gl cavagle loro; [[...]] e fuoro coverte egl buove e gl carre de panno roscio.

[7] Tristano di Todi, XIV s.q. (tosc. occ.), pag. 563.3: Ella avea lo suo viso coperto per lo sole, che già era levato, et non si poteva vedere di lei altro solamente che gli occhi.

[8] Gillio Lelli, Rime (ed. Mancini), XIV pm. (perug.), 38b.14, vol. 1, pag. 204: e ben che quel pè nudo ligiadretto / porte per loco che non tocche pruna, / farò 'l coprir di morbido cavretto.

[9] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 11, pag. 45.15: Lu Duca havia unu amicu in la chitati, chi havia nomu Basili, et chistu Basili, parlandu cum lu Duca da li mura, chi si coprissi la testa et la fachi cum lu capuchu, chì non fussi canoxutu, chillu invitau a maniari.

[10] San Brendano ven., XIV, pag. 188.11: io porto indoso bon abito de munego, lo qual me cuovre la carne e tieme colda la persona...

[11] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 14, pag. 176.32: demandànli elimosina e speciamenti lo pregàm ch' elo ge devese dar arcun vestimento per crovir la lor nuditae.

- [Detto spec. del capo, come pratica di culto o comunque rituale].

[12] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 55, pag. 34.15: ancora il collegio de' tibicini suole ne la piaza volgere verso sé gl'occhi del minuto popolo quando intra li comuni e proprii solenni facti, abiendo coperto il capo e essendo velati di variato vestimento, manifestano li procanti del morto alle persone...

[13] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 23.24: La dia fue mossa, e diede la risposta: partitevi dal tempio, e copritevi 'l capo, e sciogliete i cinti vestiri, e gittate l'ossa della grande madre dopo 'l dosso.

[14] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 28, pag. 491.11: venne Sadae sacerdote e li Levi[ti], e recarono l'arca foederis, e il re li rimandò indrieto con l'arca: il re e tutto il popolo salìa per la via dello Ulivo, coperte le teste, a piedi scalzi, piangendo.

[15] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la oratione devota, vol. 1, pag. 201.32: E Sam Polo sì dixe che la femena honesta se deverà crovir la testa in zexia, azò che negum no gi peccasse.

- [Con rif. all'uso di avvolgere il corpo o il capo dei defunti in un drappo per la sepoltura].

[16] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 461, pag. 616: ancoi è l'om alegro, doman è traversadho / de questo mond a l'altro, sì com'è destinadho. [[...]] d'una vil vistimenta alò ven adobadho, [[...]] d'un palio fi coverto qe i vien poco lassadho.

[17] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 23 parr. 1-16, pag. 97.8: e fue sì forte la erronea fantasia, che mi mostrò questa donna morta: e pareami che donne la covrissero, cioè la sua testa, con uno bianco velo...

[18] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 7, pag. 102.12: Ed esso, quando a la morte se vidde venire, del mantello se coperse el viso suo, e li drappi fra le gambe se mise.

[19] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 9, pag. 304.10: O dolce figliuolo mio, come ti veggio io fatto? [[...]] O terra scura che non si sa dalle genti, tu se' preda data ai cani latini e agli uccelli! O figliuolo mio, io dolorosa tua madre non ti nutricai molto tempo, e non ti cupersi gli occhi, nè lavai le tue ferite ricoprendole co la veste...

[20] Stat. lucch., XIV pm., pag. 77.22: che le bare dei morti siano ad modo d'arco cancellata come le bare dei frati morti et siano coperte di copertura rossa col segno del thau.

[21] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1804, pag. 86: et puoi ke 'l monumento aperse / d'esto drappo tutto el coverse / lo corpo sancto e benedecto, / et dentro el mesi così necto.

[22] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 36.54, pag. 75: «E' ve doverò sepellire, / me eo non òe de che covrire...

- [Detto di un oggetto astratto personificato:] coprire la faccia di: nascondere.

[23] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 28: spesse volte la bugia cuoprela faccia dela verità.

1.1.1 Fig. Rivestire (di qsa di astratto; anche pron.).

[1] f Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 4, pag. 231.18: Aisì fo la deità coverta de l'umanità cum est lo soleil del nuvol, mas tota via fai clartà e illumina la terra e plus lo cel. || Corpus OVI.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 37.66, pag. 229: grande onor e' no apello / crovisse d'atrui mantello...

[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 2.2069, pag. 254: Questa è la donna qual mai non coverse / Spera alcuna d'umana qualitate, / Avvegna che nel mondo qui converse. || «Essa mai non ebbe in nessun cielo forma corporea, benché si riveli fra gli uomini...».

[4] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1265, pag. 81: Varda, dizev' io, se quest' è le veste / chon chui chopristi la divinitate / per non far tue vertute manifeste. / De varda, o Dio, per la toa pietate, / se questa è quela charne che tolesti / de mi prendendo vera umanitate.

- Ammantarsi di un'idea, convincersi.

[5] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 51, pag. 170.4: Addunque, in questa battaglia cului che serà vinto vincerà; però chopreti sì in questo fatto, che t' è in vitoria che t' ànno data, [che] vincie te medesmo, e così potrai vincere due volte.

1.2 [Con effetto o finalità di sottrarre alla vista].

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 100.22: la corça tenea lo filio en seno et apparseli una fiamma de foco e tucto lo capo coperio a lo filio, ma pertanto lo filio non abe nullo male.

[2] Rainaldo e Lesengr. di Udine, XIII (ven.), 557, pag. 175, col. 1: Soto la paia li cani s'acolegà, / la cavra la paia su li çità; / sì li covrì e bein e çent, / uncha no par che sia nient.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 12, pag. 340.6: l'uno desiderabile sta dinanzi all'altro alli occhi della nostra anima per modo quasi piramidale, che 'l minimo li cuopre prima tutti, ed è quasi punta dell'ultimo desiderabile, che è Dio, quasi base di tutti.

1.2.1 [Detto di un'orma:] cancellare.

[1] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 244, pag. 496: e io tenessi in mano l' aritropia, / che fa' ciascun sì che non fia veduto, / ché io faria andatura di paone / che va come ladrone a imbolare, / e coprireï l' orme tuttavia / come leon che cuopre colla coda; / e sì verrei a voi celatamente / di notte...

[2] Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.), pag. 88.3: [L]o leione ave chutale natura che se l' omo lo chacia in tal mainiera che non possa fugire, sì chuopre cho· la choda le suoie pedate che fae cho· li piedi, perché l' omo no lo sapia seguitare.

[3] Framm. Milione, XIV pm. (emil.), 19, pag. 514.15: E quando l'oste vene, neguno se pò acorgere donde illi siano andati per lo sablone <sì ch'el no pare>, perché lo vento crove la via donde illi èno andati, sì ch'el no pare pedega né sintero.

1.2.2 Fig. [Con rif. ad un sentimento (spec. amoroso), un modo di essere, un comportamento, un'azione:] sottrarre alla conoscenza altrui, nascondere. Anche pron.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 435, pag. 541: Altresì fai le femene dì e note tutavia, / qe tutora s' empensa engano e triçaria, / ençegno e travolte per covrir soa folia: / quand l' omo l' acausona, ben à presta bausia.

[2] Jacopo Mostacci (ed. Contini), XIII pm. (tosc.), 6, pag. 142: è più da laudare / quell'om che sa sua voglia coverire / quando gli avene cosa oltra suo grato...

[3] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), disc. 1.11, pag. 67: Quando vegio la rivera / e le pratora fiorire [[...]] no mi posso sofferire / di non farne dimostranza; / ch'io agio odito dire / ch'una grande allegranza / non si pò bene covrire, / se cotanto s'innavanza!

[4] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 170.9: Tu vi' li nostri mali - dise Panfilo ala malvistrega - ond'eu te prego qe la toa vose dibia andar da l'un a l'autro, e pregote, siqé andando -tu da ela, qe tu dibie covrir lo nostro pecado, çoè le nostre visende».

[5] Memoriali bologn., 1279-1300, (1282) 6.1, pag. 15: Non posso plu coperire / lo meo fino 'namorare, / convenlome demostrare / a vui, dolze donna mia.

[6] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), Son. 52.5, pag. 770: Due malvagie maniere di mentire / mi par che ssien [[...]] L'una sì è di que' che vuol covrire / lo ben altrui andandolo spegnendo / e far parer che cciò mal sia, mentendo...

[7] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 4, pag. 68.13: Dido [[...]] nin pinsava troppu a lu fortivu amuri; ma veramenti illa lu clamau matrimoniu, et cum kistu nomu di matrimoniu cupria la culpa.

[8] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 42, vol. 2, pag. 56.29: La sapienza delli superbi si sta in coprir lo cuore con parole composte, in sapere ingannare, ed in mostrare amore, eziandio avendo odio...

[9] Stat. cort., a. 1345, cap. 12, pag. 135.27: Anco ordenamo e fermamo, ke tucti quelli de la nostra conpagnia siano tenuti de guardarse [[...]] da onne gioco de dado e da onne altro giuoco al quale se potesse venciare o perdare denari, salvo se fosse gentile huomo, ke alcuna volta per conpagnia altrui, cioè per coprire suo stato, e non giocasse però a grosso gioco, nè desonesto, e così non de sia tenuto.

[10] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De lo parlare ocioso, vol. 1, pag. 111.19: In queste parole pecca l'omo in V maynere: [[...]] Apresso som quilli bem sam zanzar e crovir le boxie e far de la boxia veritae a so poer...

[11] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. II, pag. 100.9: O Vulcano, in verità quello ch'elli copriano inansi fanno ora liberamente e ogna vergogna è ita via...

[12] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 57.10, pag. 602: Ma pur le novetà che l' alma sente, / quando per ben covrire amor raffrena, / volgendo passo de la via che i mena, / non porria immaginare alcuna mente, / che non provato e reprovato l' aggia...

[13] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 18.72, pag. 123: Letor, tu vedi ben com'eo discopro / a ffar clari Vangelii in ogni riga, / né niente del suo sacro dir non copro.

[14] Tristano Veneto, XIV, cap. 246, pag. 214.5: Et per queste chosse se chonvriva Isota et celava la soa volontade tanto quanto ella pote.

1.2.3 Fig. Cancellare o annullare (un'azione, un comportamento o un modo di essere neg.) mediante la contrapposizione o l'intervento di una cosa più forte o efficace (e pos. dal punto di vista morale); recuperare, riscattare (una situazione o un evento svantaggioso, doloroso o riprovevole).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 6, pag. 194.9: la carità cuopre grande multitudine di peccati, sì che si dicie: abbi carità e fa' ciò che tu vuoli...

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 198.6: Catellina scusandosi della congiurazione che facea in Roma, [[...]] mise una giusta cosa per coprire quella rea...

[3] Orazione ven., XIII, pag. 135.9: Jo te prego, creator, [[...]] ke vu mandè in lo cor de quela amara passion de nostro signor, ke la de farà grande consolation, ke la covrirà tuti li nostri dolori.

[4] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 68-69, pag. 169.22: E sancto [Pedro] dixi: «La caritade covre la multitudine de ly pecadi».

[5] Lett. pist., 1320-22, 19, pag. 71.23: e però ci pare che tu in ongni modo abi a procacciare anco per te quale che honorevile oficio, pongniamo che noe fosse di grande utilità, per coprire tua e nostra vergongnia, che pensando bene è assai grande.

[6] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 106, pag. 172.16: Sì vi dico che questo affare potete voi ora meglio coprire di vostro dito, che non farete quando sarà avenuto, ché mille scudi ne saranno spezzati.

1.3 [Rif. a fenomeni astronomici o atmosferici:] velare, oscurare (anche pron.). Assol. Velarsi del cielo o di un astro (per l'interposizione di nubi o corpi celesti).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 15, pag. 22.21: E stando noi e·lla cità d'Arezzo, [[...]] uno venardie, e·la sesta ora del die, [[...]] encomenzò l'aere ad engialire, e vedémo coprire a passo a passo e oscurare tutto lo corpo del sole e fecese notte; [[...]] e l'aere e la terra s'encomenzò a rafredare, e incomenzòse de coprire e de scoprire dal lato d'occidente...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 17, pag. 319.3: E ancora videro molti Romani, andando per la via, uno gomiscello di colore d' oro, di cielo venire in terra; e fatto maggiore, ancora da terra montare ad alti al sole in oriente, e la grandezza sua il detto sole avere coprito.

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 10, pag. 211.9: li dardi volavano spesso, sì che pareva che un nuvilo cuprisse l'aire...

[4] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 13, pag. 64.17: Le stelle si cuoprono e suggellansi o quando vanno sotto terra, o quando nuvoli si parano in mezzo.

[5] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 77.22: Et passati xl dì, essendo vespro grande oscurità li coperse, sì che l'uno non potea vedere l' altro.

[6] Lodi Vergine, XIV in. (ver.), 35, pag. 80: Ki è questa novella rosa, / k' ascendo en cel cun tanto gran triumpho / k' el par ke le aere e la terra se covra; / tant' è 'l splendor ke rendo êl so bel fronto?

[7] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 30, pag. 113.6: Pocu iorni da poy, standu l'ayru ben serenu e claru, una nebula sì se stise e stava supra lu altaru de kista ecclesia e cuperia lu tectu...

[8] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 59.35: de dì lo Segnor ghe mandava e mantegniva una nuola desovre dal chò inter cel e terra sì grande e sì spessa che tuti gli croviva e gli tegniva freschi dando meglior ombra cha techio de copi né cha tenda de tela...

[9] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 151, pag. 708.16: per questo scelerato peccato il sole oscuroe; e però dice [[...]] «entrò nell' aurora», cioè che si coperse.

[10] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 30, pag. 201.28: seando l' aire monto seren, sovera l' autar de la dita cexa aparse una nivola da cel e tuta la coverse e de tanto teror e de tanto odor impì tuta la çexa che, seando averte le porte, nisum presumà de intrà-ge.

1.3.1 [Detto della luce:] illuminare.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 12, pag. 753.25: Il seguente die appena col lume copría gli alti monti, quando di prima si levano i cavalli del sole nell'alto mare e la luce soffiano co' superbi nasi; per Trojani e per Latini il campo s'apparecchia alla battaglia...

[2] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 6, pag. 27.40: Et l'angelo di Dio li aparsse et et stete apreso dilloro et grande claritade covrì li pastori et avè gran paura.

1.4 [Quando il sogg. è ciò che materialmente riveste l'ogg.:] sovrapporsi a qsa (del tutto o in parte).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 20, pag. 30.21: E cum ciò sia cosa che li elementi sieno sperici e copra l'una spera l'altra, pare, secondo rascione, che la terra debbia èssare coperta entorno entorno da l'acqua, secondo l'acqua ch'è coperta entorno entorno da l'aere...

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 5, pag. 44.13: La terra dèi tu conoscere [[...]] che sia grassa e netta, e che sia ben sufficiente a coprire tutte sementi e radici...

[3] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 23.3: In de lo meso de questo vestibolo era uno ulmo multo flesco et fronduto et li soy ramy era tanty grandy che tucto iniostro copria.

[4] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 20, ch., pag. 268.14: Avegna che il detto d'Exiodo e di Ovidio si possa intendere che l'acqua coprisse tutta la terra, non che alagasse tutta la terra, ma che il vapore de l'acqua coprisse tucta la terra...

- Fig. [Con rif. ad alterazioni del colore del viso].

[5] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 4, pag. 237.11: Dette queste cose, tace; e la palidezza le cuopre il viso.

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 29.1: Spesse volte le disse il padre: o figliuola, io debbo avere genero e nepoti di te. Quella, ch'avea in odio il matrimonio come 'l peccato, copria la bella faccia di rossore di vergogna...

1.4.1 [Con rif. ad un luogo det.:] passare sopra, attraversare.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 2, 1-9, pag. 22, col. 1.3: 'l sole era çunto a l'orezzonta occidentale, lo quale si era oriçon de quel meridiano che cuovre Ierusalem...

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 31, pag. 684.3: dice l'Autore che quella - plaga, cioè parte quarta del mondo, ogni dì si cuopre - d' Elice, cioè della costellazione dell' Orsa maggiore...

1.5 Proteggere da contatti esterni mediante la sovrapposizione di qsa di appropriato.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 199, pag. 208.33: E buta via el remagnente del crivello e mesea ben el sugo che sè in lo vassello, po cruovilo cum un panno e lasalo stare.

[2] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 167, pag. 89.18: [1] Pigla la balloctula et poi pigla unu pingnatu novu et mictichi menczu quartuchu di vinu blancu et poi micti quista balloctula intra et cropila beni, ki non pocza ixiri et poi la micti supra lu focu di carbuni et falla beni cochiri et poi indi fa' pulviri.

- [Detto di una ferita].

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 30.27, pag. 110: Emprima sì procura tua ferita, / ch'ell' è sì aprita, non se pò coprire.

1.5.1 [Detto degli occhi o dello sguardo:] interporre un velo, costituire un impedimento alla vista (anche in contesto fig.).

[1] Stat. palerm., 1343, cap. 14, pag. 24.22: alcuni minu savii [[...]] ingannanu li loru cori malpinsanti per falci iudicii e temerarii inver di lu proximu loru, sguardandu la fistuca di altrui, e non canuxendu lu travu ki copiri l' oki loru, sempri sfurzandusi di latrari e mucicari migluri di loru...

[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 6, pag. 11.4: La salvèga mu(n)da le soçure che sè in la façça e una infirmità, la quale se chiama panno, el quale cuvre la vista de l'omo, meseandola con la miele e façandone linicion.

- [Intenzionalmente, per preservarsi da una visione sgradita o spiacevole, anche pron.].

[3] Legg. S. Margherita, XIII ex. (piac.>ver.), 561, pag. 31: Enfin ch' ella era en sto torment / E tegnia sto parlament, / E lo re stava da luitan / Cum una verga d' or en man / Sì se covria i ocli e 'l vis / Cum lo mantelo var e gris...

[4] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 4.54, pag. 53: la seconda, Medusa, qual non vide / perché Virgilio li ochi li coperse...

[5] Ell Dio d'amore, 1310/30 (venez.), 187, pag. 117: E lli valleti li prestava mantinente / e tute le vestia d' erbe ponçente / e sovra un canfin de carbon ardente / è poste a sedere. / E per contrario li dà çiò qu' elle chere / e malli da mançar e peçio da bere / e llo vixo me copria per no vedere / e tal paxione.

[6] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 9, vol. 2, pag. 211.7: Ma ben sono stolti questi cotali, che credono fuggir gli occhi di Dio, e fanno dirittamente come li putti, che si pongono le mani agli occhi, e dicono, che non sono veduti. Ma essi acciecano pur se che non veggiono, e non ponno però coprir gli occhi delli circostanti.

1.5.2 [Per non udire:] coprire le orecchie (con le mani).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 29.45, vol. 1, pag. 494: Quando noi fummo sor l'ultima chiostra / di Malebolge [[...]] lamenti saettaron me diversi, / che di pietà ferrati avean li strali; / ond' io li orecchi con le man copersi.

[2] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 29, pag. 431.2: pietosamente piangeano, tanto che D. se ne coperse le orechie per non udirle.

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 29, 40-51, pag. 743.5: Ond'io li orecchi con le man copersi; cioè per non udirli.

1.5.3 [Detto del fuoco, per tentare di spegnerlo].

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 154.23: quanto il fuoco più si cuopre, tanto più si riscalda.

1.6 Fig. Colmare, adempiere (ad una necessità).

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 4, par. 4, pag. 23.15: munizioni, riparazioni e guardia di cose comuni l'une per lo tenpo della pacie e ll'altre per lo tenpo della guerra [[...]] ssi chuoprono alla neciessità della vita presente...

2 [Arch.] Dotare di un tetto (un edificio).

[1] Doc. fior., 1286-90, [1286], pag. 147.30: It. a uno maestro ke coprio il tecto del cellaio, per due dì, s. vij e d. vj.

[2] Stat. sen., 1280-97, par. 124, pag. 35.13: Item, statuimo et ordiniamo che 'l signore e 'l camarlengo sieno tenuti di fare fare una loggia che sia ampia XVJ braccia a la canna, e longa VIIJ braccia: la quale loggia sia coperta di cannelli; e la detta loggia sia fatta ne la piazza del Comune...

[3] Doc. prat., 1296-1305, pag. 292.1: Ite(m) demo al maestro Forte p(er) coprire s. XXIIJ. Ite(m) demo p(er) uno tevolo acapanato d. X.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 2, vol. 1, pag. 18.25: Lu quali, essendu censuri, fici livari calamiti di marmuru da lu templu di la dea Juno qui era a Locri in Calavria et pourtauli a Roma per cupriri lu templu de la Fortuna di l'homini da cavallu, lu quali issu facia a Rouma.

[5] Doc. sen., 1340, pag. 234.1: E si farà in detto muro, chamini di cimineia, e resiedi di cimineie a ciaschuno palcho che bisognio sarà, e merlaranno detto muro, e coprirano e merli di pietre choncie.

[6] Doc. pist., 1337-42, pag. 125.9: Francescho di Mino di messer Cino de dare, che diedi a Chalci, ne paghò teoli per fare coprire la chasa, xij di dicenbre, fio. iij d'oro e s. xxij pi.

[7] Doc. moden., 1347, par. 35, pag. 157.25: Anchora: lo lavorero vecllo lo quale era in la fornaxe çoè prede glavarda de calcina et clapi de capi bon da cruvire.

[8] Doc. fior., 1353-58, [1353], pag. 78.25: Istanziarono e aprovarono. Di coprire il muro della chiesa dal lato di Balla perchè si guasta.

[9] Doc. udin., 1357, pag. 190.6: Pagay per far cruvir l'Ospedal den. 24.

[10] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1118, pag. 260: Innanti fo visato le turri coperire; / Foro date alli mastri che le degiano fornire; / Chi stava ad laborare, chi stava ad mandire, / Et chi colli trayny facea legni venire.

[11] Doc. orviet., 1339-68, [1361], pag. 144.16: Acorsuccio di Va(n)ni calzolaio del rione di s(an)c(t)o Lona(r)do ebe a piscione da me Gia(n)notto camo(r)lengho dell' op(er)a I po(n)ticha [[...]] Com questi patti, che sse la detta po(n)ticha si cropisse di sopre ch' è ora iscop(er)ta, che degia rendare lb. VII p(er) a(n)no, comi(n)ciano ill' anno di queste VII lb. il dì che fusse cop(er)ta.

[12] Doc. friul., 1360-74, [1373], pag. 191.26: Item per far cruvir lu teto a copo de la Glesia.

[13] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 2, pag. 424.19: Mastru Antoni carpinteri vine ad laburari lu refectoriu per cupiririlu octavo iunii.

[14] Doc. imol., 1383-85, Spese 5.11.1384, pag. 343.8: Spixi per fare crovire una chaxola che in peto chaxa de Nasinbene Blaxio de ser Gino I overa, Blaxio di Gloritogli I overa e chomenzano al spedale s. XII.

[15] Doc. fior., XIV sm. (3), pag. 14.7: E costone per raconciare le chase d' abitare che chadeano e coprire i tetti in soma fiorini ***.

- Sost.

[16] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1119, pag. 260: Mille florini d'oro lo coprire custone / Colli plancati facti che mistero ne fone, / E collo resarcire delle mura che besognone, / Et anchi collo ferro che le legna chiovone.

[17] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 29, pag. 249.35: Quisto re Ylio fece fare in questa citate uno tiemplo ad honore de la dea Pallas multo bello e grande, lo quale essendo tutto schyomputo de la mura e no nce romanendo a ffare altro se non solamente lo ticto de sopre per lo coperire, sobetamente descese da cielo uno maraviglyoso signale...

3 [Termine tecnico della legatoria:] rivestire esternamente un volume rilegato (con pergamena, tela, legno, cuoio, metallo, talvolta decorati).

[1] Stat. pis., 1304, cap. 62, pag. 697.22: Et ordiniamo che li consuli siano tenuti [[...]] quello Breve in tavole legare, et coprire di chuoio vermilglio, et chiavare...

[2] Gl Doc. friul., 1360-74, [1373], pag. 191.30: Item spendey per far conzar zoé cuvrir lu gradual ...

4 [Milit.] Difendere da un colpo o un attacco armato interponendo una superficie rigida (un'arma) o un corpo (anche pron.).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 13, pag. 300.9: 'l nemico si può meglio coprire del colpo di ramata, che di quello di puntone.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 16, pag. 119.8: da' più forti cavalieri si debbono i pedoni dal lato coprire...

[3] Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.), 4, pag. 32.4: videsem che Nicolò çu(n)se Piçol Pare (e) come(n)çà-li menar d'algudola e de'-li; (e) Piçol Pare se covriva co lo rem...

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 61.3: Rutiliu [[...]], clamati a sì li gladiaturi qui aviannu iucatu a lu iocu di Aureliu Scauru, issu lur insignau suttili rasuni et reguli et di feriri magistralimenti et di cupririsi da li feruti...

[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 311.22: Però che, già abbattute e rotte e disfatte le case di Cajo Gracco [[...]], due uomini solamente, cioè Pomponio e Lettorio, con la difensione de' loro corpi lo copersero verso le inimichevoli lance da ogni parte gittate.

[6] Agnolo da San Gimignano, XIV m. (tosc.), 110a.14, pag. 107: Dimmi, Diana, non m' aiuterai? / non moverai alquanto il fermo pè, / e col tuo scudo a coprir mi verrai?

- Sost. Capacità di difesa.

[7] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 4, pag. 287.8: i buoni battaglieri debbono avere gran senno e grande avvisamento di bene ferire e di ben coprirsi, perciò che 'l bene coprirsi e bene ferire sono cosa necessaria ad avere vittoria.

[8] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 11.2605, pag. 284: L'ostrica quando v'è la Luna piena / Apresi tutta; qual veggendo il cancro, / Immagina d'averla a pranzo o a cena: / Mettele dentro pietra ovver festuca / Per qual lo suo coprire le vien manco: / Così lo cancro l'ostrica manduca.

4.1 Estens. Proteggere da un attacco, un avversario, una situazione avversa (anche pron.); difendere, riparare.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 47.90, pag. 190: «Frate, frate, haime vento, non te saccio più che dire; / veramente tu si santo, sì te sai da me coprire! / Non trovai ancor chivelli ch'esso m'aia sì abbattuto; / 'n tante cose t'ho tentato ed en tutte m'hai venciuto.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 6, cap. 6.163, pag. 221: La vostra vocie mi faccia sichuro; / La lucie vostra mi chuovra da quelli / Che sono a nuociere e a offesa acconci...

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 4, pag. 373.22: Chi ammaestrò così rispondere a Dario quelli che vanno vagando per li paduli e si cuoprono delle caverne delle selve? E quella medesima ammaestrò il figliuolo di Creso, il quale avea difetto d' uso di parlare, et insegnolli difendere la salute del padre per artificio di boce.

4.1.1 Pron. Fig. Tutelarsi, proteggersi o garantirsi richiamandosi ad un argomento o un'autorità.

[1] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 14, pag. 111.23: E dico questo sì fatto modo di vivere abbominevole, conciossiachè mai nè nel vecchio, nè nel nuovo Testamento si trovò simile vita. E se ben pare, che ricoprano il loro errore, coprendosi con alcune autorità dell' Evangelio, dove Cristo parla della povertà...

[2] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 701, pag. 265.5: La cagione perchè in Firenze non si ottenea la lega colla Chiesa era questo, perocch'era stata fatta pace con messer Bernabò a Sarezzana, ed i Fiorentini la voleano osservare, e sotto ciò si coprivano, e diceano non mancare loro promissione.

4.1.2 Trans. Fig. Motivare, offrire giustificazione.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 1, pag. 533.8: Sergio Galba [[...]] colpevole, già per sè nulla ricusando, cominciò a raccomandare piangendo li suoi piccioli fanciulli [[...]] E per questo fatto mitigato il parlamento, colui che per consentimento di tutti dovea perire, a pena ebbe neuno che li dèsse ajuto di tristizia. Adunque misericordia, non dirittura, coperse quella sentenza; però che l'assoluzione, la quale non si potea donare a la innocenza, fu data al rispetto de li fanciulli.

5 [Rif. ad animali di sesso maschile:] penetrare sessualmente, montare (fecondando).

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 581, pag. 547: Poné ment a le bestie: no se lasa covrire / dapoi q' ele son plene, ben lo podé vedere, / avanti, se lo mascolo la vol unca sagire, / fer-lo de li pei e mordelo e briga de fuçire.

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), Suppl. L. 10, vol. 4, pag. 15.11: lo cavallo toglie per moglie la sua figliuola; lo becco cuopre le capre, ch'egli ha create; e lo uccello ingenera di quel seme ch'egli è ingenerato.

[3] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 12, pag. 57.17: el toro [[...]] andando per lo prato vidde da lungha questa falsa vaccha, credendo che fusse vera, curse a llei, e cuprilla.

- Sost.

[4] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 8, pag. 582.14: E sachati ki lu dirritanu rimediu esti la iumenta contra tutti li duluri ki su' dicti di supra, kí, pir la vuluntati di lu cupiriri la iumenta, la natura di lu cavallu si conforta e li soi forci...

[5] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 14, pag. 144.21: et ène da notare che li cavalli de l'arme(n)tura, li quali se deve mandare ad coprire per alcuno meçano spatii, se deve partire da l'armentura p(er) la colpa dello forore dell'uno et dell'altro, conciosiacosa che i(n) ne lu tempo dello coprire li animali sianu furiusi, unde se se toccassero, fa(r)riase lesione i(n)semo(r)a.

5.1 [Rif., per disprezzo, a esseri umani].

[1] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 81.7, pag. 243: Ca, per averti a tutto meo desire, / non t'ameria un giorno per amore; / ma chesta t'ò volendoti covrire, / ché più volere terriami disnore.

6 Disseminare una superficie di qsa, distribuire fittamente qsa sopra un'area det. (fino ad occuparla completamente).

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 50, pag. 86.7: E raunò un'oste di tanta gente, che tutto 'l mondo copriano, e non potrebbe esser annoverata se non come l'arena del mare...

[2] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 73.10: Ed ecco infinita moltitudine di dimoni coperse la faccia del' abisso, mectendo gran voci...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 3, cap. 17, vol. 1, pag. 136.14: i quali Saracini passarono con grande navilio in Italia, e fu sì grande moltitudine che copria la terra come i grilli, e corsoro e guastaro Cicilia e Puglia...

- [Detto di un liquido:] sommergere, inondare.

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 91, pag. 269.38: I fiotti del mare hanno coperto, e occupato molte luogora, ch'erano lungo la marina.

[5] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 231, pag. 18: Zaschuna spina intrava fin a l' oso, / lo sangue li chopria el dolze viso / e tuto li chorea zo per a doso.

- [In contesto med., detto di un umore:] pervadere.

[6] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 167.1: se alcuna colsa scura, sì com'è lo fum melanconich, covre lo cerebr, per necessità l'hom conven temer, per quel ch'el porta seg la caxon onda el tem...

[7] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 227, pag. 262.12: i mali omori signoregiano il corpo e il fegato, e cuoprogli il cuore, e riboliscono lo cervello...

6.1 Fig. [Detto di un sentimento, una virtù, un modo di essere].

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 951, pag. 60: poqi sunt quig qe se covra / De caritat e de bon' ovra...

[2] Orazione ven., XIII, pag. 129.10: O dolce spirito sancto, tu è un fogo d' amor; ven a l' anema mia e covrila de splendor, fala tuta devina e lusente plu cha lo sol...

[3] Cino da Pistoia (ed. Contini), a. 1336 (tosc.), 10.10, pag. 643: esta gioia novella [[...]] ha presa sì la mente nostra / e [l'ha] coverta di sì dolce amore, / ch'ella non può pensar se non di lei...

[4] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 7, pag. 17: Quel chi non sa lo vero sì l'imprenda, / ch'io parlarò de cosa chi è certa, / che de bosia zà non havrà menda, / nì de losenghe non sera coperta; / anti s'adequerà a l'intellecto / d'umana mente de raxon experta.

[5] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 55.7, pag. 600: Se mai dentro nel cor cara ve tenne / e se mai desiai vostra beltate, / che de l' uno e de l' altro in veritate / ciascun, che mai amò, credo pervenne, / mo' maggiurmente, se così convenne, / nel mezzo a l' alma mia per sua bontate / ve pose amore, e covrì d' onestate / atto ciascun, che con quel se contenne.

[6] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 1.18, pag. 662: Amor sol de valor glie spirte copre, / onne vizio dal cor caccia e metìga...

[7] Matazone, XIV sm. (lomb.), 250, pag. 800: Lo zugno, el ceresaro, / togi a lo mercenaro / d'omia set<e>mana una opra / (che mala onta lo copra!)...

6.2 Estens. Percorrere o occupare uno spazio o una distanza (da un estremo all'altro).

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 186, pag. 288.21: v'à uccelli grifoni [[...]] l'alie sue sono sì grandi che cuoprono XX passi, e le penne sono lunghe XIJ passi, e sono grosse come si conviene a quella lunghezza.

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 14, pag. 113.30: quando vi [[scil. sullo scacchiere]] sono suso gli scacchi tanto è il voto quanto il pieno, però ch'egl'ha sessantaquattro punti e gli scacchi ne cuoprono trentadue...

[u.r. 16.03.2023; doc. parzialm. aggiorn.]