D s.f./s.m.

0.1 .d., abgd, ad, bd, cd, d, dae, dag, dbf, dbh, dc, die, dv.

0.2 Lat. d.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Savasorra, XIV pm. (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 La pronuncia /di/ è indicata dagli esempi 1.1 [2] e 1.1.1 [1], in rima.

0.7 1 Quarta lettera dell'alfabeto. 1.1 Lettera usata per indicare il numero cinquecento. 1.2 Lettera dell'alfabeto, usata per identificare un oggetto (per lo più un libro) in una serie. 1.3 [Geom.] La lettera dell'alfabeto usata per identificare un punto geometrico, di solito l'estremo di un lato o di un segmento.

0.8 Giulio Vaccaro 12.02.2008.

1 Quarta lettera dell'alfabeto.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 18.78, vol. 3, pag. 301: sì dentro ai lumi sante creature / volitando cantavano, e faciensi / or D, or I, or L in sue figure.

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 33, 31-45, pag. 719, col. 2.14: ponendo queste tre littere inseme relevano DUX; e perché nel verso siano altramente ordenade, çoè in prima D, seconda X, terzio V...

[3] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 10.14: E come che gli altri nominati si fossero, in uno, sì come le donne sogliono essere vaghe di fare, le piacque di rinovare il nome de' suoi passati, e nominollo Aldighieri; come che il vocabolo poi, per sottrazione di questa lettera «d» corrotto, rimanesse Alighieri.

[4] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 33, 31-45, pag. 813.34: sì che per queste 3 lettere DV et X intende questo nome DVX...

1.1 Lettera usata per indicare il numero cinquecento.

[1] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 33, 31-45, pag. 719, col. 2.11: 'Cinque cento' se scrive per D...

[2] Fazio degli Uberti, Rime pol., c. 1335-p. 1355 (tosc.), [p. 1343] 3.57, pag. 29: S'io del tuo nome le lettere prendo, / che 'l numerar fan come L e D / e 'l C tra l'V e l'I, / i' fo ragione e trovo quel che monta...

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 33, 31-45, pag. 813.31: un cinquecento; la lettera D rilieva 500...

1.1.1 Estens. Cinquecento anni.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 22.79, pag. 66: Venti sei anni a rilevare un D / mancavano...

1.2 Lettera dell'alfabeto, usata per identificare un oggetto (per lo più un libro) in una serie.

[1] Libro vermiglio, 1333-37 (fior.), pag. 7.16: Ànne dato a dì X di gungnio MCCCXXXIII fior. sette e s. diciotto d. otto ad oro, i quali ponemo ch'egli dovesse dare al quaderno d, car. XXXII.

1.2.1 [Per indicare un luogo di un testo].

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 4, par. 2, vol. 1, pag. 77.19: Unde Matheu, 8 d: «Vulpes foveas habent, filius autem hominis», etc..

1.3 [Geom.] Lettera dell'alfabeto usata per identificare un punto geometrico, di solito l'estremo di un lato o di un segmento.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 13, 1-21, pag. 294, col. 1.22: Che l'uno andasse, çoè l'una da A per B in C; l'altro da D per E in F, come appar in la figura.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 34, pag. 588.17: il circulo A sia il cielo, il circulo B sia il luogo naturale del fuoco, il circulo C sia l'aure, il circulo D sia l'acqua, il circulo E sia il globo della terra, il punto F sia centro del mondo.

[3] Savasorra, XIV pm. (pis.), pag. 91.18: se la circunferensia abgd fusse pertiche 44, partela per 3 1/7, hoc est multiprica 44 per 7 e parte per 22 eisciza, e arai pertiche 14 per lo diametro ag...

[u.r. 09.02.2009]