DISUSATO agg.

0.1 deçuzato, desusato, dissusati, disusata, disusate, disusati, disusato, disutato.

0.2 V. disusare.

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 4.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.7 1 Che non rientra nell'uso. 1.1 Non frequentato da esseri umani. 1.2 Che è uscito dall'uso; desueto. 2 Privo di consuetudine con qsa; non abituato. 3 Che si differenzia dai dati dell'esperienza comune; insolito. 3.1 Talmente insolito da destare meraviglia o sdegno; straordinario, incredibile. 4 Che si differenzia da una consuetudine moralmente accettata; empio, immorale.

0.8 Francesco Sestito 15.05.2008.

1 Che non rientra nell'uso.

[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 54, pag. 61.6: che 'l faccia tale che s'accordi bene col fatto che vuol dire; e che 'l faccia di parole usate, e non disusate e oscure.

1.1 Non frequentato da esseri umani.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 298.5: Ma va' primamente e soppellisci uno de' tuoi compagni, il quale è morto, la quale cosa tu non sai; e poi vedrai li regni disusati.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 2, cap. 11.62, pag. 70: Vedi ben donne andar iguali; / Ma ssempre questa, c'à rrotta la mente, / Farà sue vie nascose e disusate...

[3] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 104.2: Ma va primamenti et disorbica unu di li toy cumpagnuni, lu quali è mortu et tu non lu sai, et poi vidirai li regni dissusati.

1.1.1 Fig. Non praticato, sconosciuto (un percorso di conoscenza).

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 3, pag. 46.21: come potemo u savemo venire a cciò? Deçuzato è noi el suo chamino, ma no fu già; ché 'l Filoçofo noi l'ensegna e dicie...

1.2 Che è uscito dall'uso; desueto.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 308.2: questi è Numa Pompilio, il quale prima fonderà con leggi la città romana: al quale poi succede Tullo, il quale romperà i riposi della patria e nelle battaglie moverà i disusati triunfi.

2 Privo di consuetudine con qsa; non abituato.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 10, pag. 106.14: E però se egli averà oste di rozzi cavalieri, o vero per lungo tempo d'arme disusati, diligentemente provi le forze, e gli animi, e l' usanza di tutte le legioni...

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, cap. 4, pag. 57.13: il senso di ciascuno felicissimo è dilicatissimo, e, se tutte le cose a volontà non obbediscono, disusato d'ogni avversitade, per piccolissime qualunque cose strabocca.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 1, pag. 31.8: quelli ricordandosi della madre sua Venus, a poco a poco comincia a rimovere da lei Siccheio, e tenta di volgere già l'animo di prima lento, e 'l cuore disusato d'amare, col vivo amore d'Enea.

3 Che si differenzia dai dati dell'esperienza comune; insolito.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 9, cap. 8, par. 26, pag. 187.16: Di quelle cose, che l'uomo si vuole ricordare, pigli alcune convenevoli simiglianze, ma non al tutto usate, imperocché delle cose disusate noi più ci maravigliamo, e così l'animo più forte n'è distenuto.

[2] Stat. sen., 1324, Pt. 3, cap. 25, pag. 255.5: Salvo che, a qualunque otta convenisse ad alcuno di questa università lavorare per lo Comune a tempo vetato o disusato, debbia quello cotale ciò dire e denunziare a' rectori de la detta Arte, o ad alcuno di loro, anzi che a lavorare cominci, a ciò che si possa sapere come quello cotale lavorìo sia del Comune di Siena.

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 11, pag. 578.3: Ma a ciò che noi cerchiamo le cose de li strani, subito scurato il sole, la città di Atene coperta con disusate tenebre, da sollicitudine era dimenata, credendo questa cosa significare a lei morte per celestiale annunciamento.

[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 39, pag. 118.27: Allora, desiderando d'avere alcuno fedele testimonio di questa visione e di questo miracolo, chiamò con grande voce tre volte Servando diacono per nome. Per le quali voci e gridi disusati commosso ed eccitato Servando subitamente rispose...

[5] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 172.18: moiti suonni se trova omo veri como Dio li inspirassi, spezialmente in perzone temperate, dove non abunnano fumositate per crapula e per desusato civo, e in tiempo della notte che se dice aurora, quanno se parte la notte dallo dìe, ché lo cerebro stao purificato, li spiriti staco temperati.

3.1 Talmente insolito da destare meraviglia o sdegno; straordinario, incredibile.

[1] Conv. papa Clemente, 1308 (?) (fior.), pag. 12.23: Aparirono sei ischermidori [[...]], cominciarono tutti ... una schermaglia disusata, fierisima ed asprisima; che veramente no guardandovi, parevano a' suoni de' diversi colpi e spessi, più di xxx uomini che insieme si combatesono.

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 206, pag. 532.2: Madonna Vanna, adoperando bene, ebbe il contrario, però che non meritava che Chiodio giacesse con lei; ma pur seguì una cosa molto disusata, che mai monna Vanna non seppe che quelle sette volte fossono se non del marito...

4 Che si differenzia da una consuetudine moralmente accettata; immorale.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 181.8: O se noi dicemo ch'elli abbiano fatto maliziosamente, cioè cosa falsa e rea, disleale, disusata e contra buono uso.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 44.4: sapendo che ne la executione d'esso fatto voi darete servigio piacevole a Dio et laudabile a noi; se a tollere via de le parti del nostro Imperio la nuova et disusata infamia de la eretica pravità, darete efficace aiuto et uopera insieme con essi frati.