DÒMINO (1) s.m.

0.1 d., d.no, domine, domini, domino. cfr. (0.6 N) dominio.

0.2 DEI s.v. domino (3) (lat. dominus).

0.3 Doc. sang., 1236 (2): 2.

0.4 In testi tosc. e corsi: Doc. sang., 1236 (2); Mattasalà, 1233-43 (sen.); Doc. pist., 1240-50; Doc. cors., 1260; Doc. pis., 1264 (3); Doc. fior., 1279-80; Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.); Lett. volt., 1348-53; Doc. amiat., 1363 (4).

In testi sett.: Doc. venez., 1299 (5); Stat. chier., 1321 (2); Doc. padov., 1340.

In testi mediani e merid.: Doc. spolet., 1360.

In testi sic.: Lett. palerm. (?), 1370.

0.5 Locuz. e fras. domino concedente 3.1.

0.6 N Nella Recordacione di Pietro Cornaro alcune occ. di domino sono in contesto lat., ad es. Doc. venez., XII t.q., pag. 88.15: «Recordacione facio ego Petrus Cornario a vob(is) d(omi)no Petrus Mudacio (et) a vob(is) d(omi)no Joh(ann)es Cornario».

Si esclude dalla documentazione la forma dominio in Doc. sen., 1277-82: «Ancho LVI sol. nel dì da dominio Gachopo Ganni», perché prob. errore dell'ed. (dove in luoghi analoghi si legge domino).

0.7 1 Chi esercita un potere su qno. 1.1 [In partic.:] ministro del culto cattolico. 2 [Titolo onorifico preposto al nome]. 2.1 [Titolo onorifico preposto a un altro titolo specifico ed eventualmente al nome]. 2.2 [Titolo onorifico generico, non seguito dal nome]. 3 [Titolo onorifico con rif. a Cristo; anche per indicare Cristo stesso]. 3.1 [Per indicare la dipendenza di eventi futuri da condizioni esterne alla volontà umana:] fras. Domino concedente.

0.8 Francesco Sestito 06.05.2008.

1 Chi esercita un potere su qno.

[1] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 20 [Fazio?].48, pag. 44: Per ragion viva del signor ch'io nomino, / lo 'mperador di tucto 'l mondo è domino / nel temporal, nell'altro è l'appostolico, / in quanto sia catholico...

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VI, 10, pag. 431.37: Guccio Imbratta [[...]] cominciò con costei, che Nuta aveva nome, a entrare in parole e dirle che egli era gentile uomo per procuratore e che egli aveva de' fiorini più di millantanove, senza quegli che egli aveva a dare altrui, che erano anzi più che meno, e che egli sapeva tante cose fare e dire, che domine pure unquanche. || «il suo padrone», oppure «il Signore» (Branca).

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 16, 91-105, pag. 437.35: Et è da notare che il monaco è cavaliere di Cristo e però si chiamano domni, che tanto avviene a dire quanto domini...

1.1 [In partic.:] ministro del culto cattolico. || (Branca).

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 6, pag. 530.11: «Adunque» disse Buffalmacco «faccianlo; perché nol faremmo noi? E poscia cel goderemo qui insieme col domine

2 [Titolo onorifico preposto al nome].

[1] Doc. sang., 1236 (2), pag. 149.24: Dal Po(n)te ferus: Ild(ibrandino) Guidi Lanb(er)ti, Gualdino, d(omi)no Dando, [[...]] d(omi)no Ugolini Magalotti, d(omi)no Calcina da Cosona...

[2] Mattasalà, 1233-43 (sen.), pag. 10r.13: It. C s. m. vj d. li quali avemo dati a Benedeto p(er) la richolta di domino Pandolfino Bartalomeo...

[3] Doc. pist., 1240-50, framm. 11, pag. 68.10: P. l. lxiiij e s. x a d(omi)no Ranucio del Motho, Iacopo Co[n]forti li pagò.

[4] Doc. cors., 1260, pag. 59.31: fecit talem car(tam) [...] p(er) iudicio di d(omi)no Mezolonb(ar)do da Spelumcato et manus sua posuit.

[5] Doc. pis., 1264 (3), pag. 385.12: questa pace, la quale este fermata [[...]] cum d(omi)no Parente Vesconte, filio q(uon)d(a)m d(omi)ni Galgani Grossi Vesconte, imbasciadore mandato da la podestade di Pisa, in dela indictione subscripta, da d(omi)no Guill(ielmo) da Cornassano podestade di Pisa...

[6] Doc. sang., 1289, pag. 75.28: p. IJ in caolo a d(omi)no Albiço.

[7] Doc. venez., 1299 (5), pag. 24.15: Die XIIIJ intranto çugho in kasa de ser Marcho Badoero in presencia de d(omi)no Nicollao Baseglo et d(omi)no Tomao Çulian(o)...

[8] Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.), pag. 98.1: Abbo cho[m]perato da domino Ghido dallo Ghallo istaia xxiiij di biada, l[e] xij di grano e lle viiij di milio e lle iij di fave.

[9] Doc. spolet., 1360, pag. 30.34: D(omi)no Mattheo de Arrone. Inprimame(n)t(e) dey ad s(er) Pavulu viij coppe de gg. ...

[10] Doc. amiat., 1363 (4), pag. 90.24: Ancho lasso [[...]] che la metà de' detti frutti siano delle rede di Giova(n)ni Ma(n)nucci [[...]] et se i detti frutti gli fussono co(n)trariati che esso possa per mia autorità lassare i detti frutti a cui piacerà al d(e)c(t)o dom(ino) Ioh(ann)i.

[11] Lett. palerm. (?), 1370, pag. 129.8: ki cenandu nuy in mensa cum domino Nicola de Auximo et issu dissi primu parlandu a frati Ambrosu et a nnuy altri hec verba...

2.1 [Titolo onorifico preposto a un altro titolo specifico ed eventualmente al nome].

[1] Lett. sen., 1253, pag. 200.8: D(omi)no Rugeri de Bang[n]uolo p(er) la graçia di Dio (e) di d(omi)no re Currado capitano d(e)· popolo di Siena ( e) del comune, tuto Arigo Acatapane vi si ma(n)da racomandando.

[2] Lett. sen., 1253 (2), pag. 205.10: Inco(n)tene[n]te sì feci u· meso (e) manda'lo la note a Buonifaçio ad Asisi, (e) manda'lili dicendo p(er)ch'elli ne fuse più savio (e) avesevi pensato che da fare ne fuse ançi che lgl'a[n]basciadori giongnesero inna[n]çi d(omi)no papa.

[3] Doc. fior., 1279-80, pag. 471.16: D(omi)no Papa de avere s. XXX di ravig. dì XIJ di magio: ebi dal Komune di Santt'A[n]drea per lo fitto di questo anno.

[4] Stat. chier., 1321 (2), pag. 347.1: Vos domini rectores de la compagnia de messer seynt Georç e del povor de Cher, el vostr sarament serà tal.

[5] Doc. padov., 1340, pag. 17.9: VIIJ d(e) p. ala festa d(e) Sen Ma(r)thino (e) J bona tencha, p(re)sente d. pre' Francesco (e) C(r)ixi. || L'abbreviazione potrebbe essere altrettanto plausibilmente sciolta d(on).

2.2 [Titolo onorifico generico, non seguito dal nome].

[1] Sommetta (ed. Hijmans-Tromp), 1284-87 (fior.>tosc. occ.), pag. 206.3: e chi volesse ad alcuno di questi sopradetti fare tanto honore, potrebbe dire e appellarli così: 'domino suo molto da honorare'...

[2] Lett. volt., 1348-53, pag. 212.15: Ancho scrivemo nel predecto letera decto domino per la deta cagione, in somma contenente la materia predecta. Filippo et cetera.

3 [Titolo onorifico con rif. a Cristo; anche per indicare Cristo stesso].

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 3, capp. 5-8, pag. 48.13: Noi aspectamo el salvatore d(omi)no (Iesù) Cristo, lo quale reformarà el corpo de la nostra humelità configurato (et) assimelgliato al corpo de la sua clarità...

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 1, vol. 2, pag. 139.13: Dico dunque, che in ogni suo stato Cristo fu chiamato Domino, e Signore per dimostrare la sua generale, e legittima signoria.

[3] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 14, pag. 53.28: e però, se gloriare ci volemo, in Domino nostro Jesù Cristo ci gloriamo.

[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 5, vol. 2, pag. 80.14: Cussì fu de domino Iesu Christo, kì li iudei dichianu a la cruchi: - S'illu esti figlu di Deu, liberalu, Deu, di li mani nostri.

3.1 [Per indicare la dipendenza di eventi futuri da condizioni esterne alla volontà umana:] fras. Domino concedente.

[1] Stat. pis., 1330 (2), cap. 149, pag. 625.7: Manifestamente si cognosce, et etiandio con aperti occhi della mente et del corpo chiaramente si vede, così per ragione del prezente tempo, come del passato, et, Dominoconcedente, del futuro, che della buona memoria in qua dirieto messer Gherardo da Donnoratico conte, et le suoie herede et successori, funno, et sono, et sempre, Domino concedente, saranno protectori et defensori del nostro populo di Pisa, et per lui et per li suoi homini, li lor beni et le lor persone sempre àno exposto.

[u.r. 18.10.2010]