FORNACIAIO s.m.

0.1 fornacciai, fornacciaio, fornacciari, fornaciai, fornaciaio, fornaciari.

0.2 Da fornace. || Cfr. 0.6 N.

0.3 Doc. fior., 1286-90, [1287]: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1286-90, [1287]; Doc. fior., 1277-96; Doc. pist., 1297-1303; Stat. sen., Addizioni p. 1303; Doc. prat., 1296-1305; Doc. volt., 1330; Doc. sang., 1339; Doc. pis., 1368.

0.6 N Sono attestate in diversi doc. lat. le forme fornasarius, fornaserii, fornasserius, fornaxarius: cfr. Du Cange s.v. fornasarius, fornaserii; Sella, Gloss. lat. emil. s.v. fornasarius.

0.7 1 Operaio che lavora nella fornace (usato anche come appellativo).

0.8 Elisa Guadagnini 12.05.2008.

1 Operaio che lavora nella fornace (usato anche come appellativo).

[1] Doc. fior., 1286-90, [1287], pag. 127.13: In prima demmo ad Albertino e al Buono suo compangno fornaciai, per x moggia di calcina, [a] ragione di s. xxviiij il moggio, prese lib. xiiij e s. x.

[2] Doc. fior., 1277-96, pag. 405.2: Ticcio fornaciaio da Nuovole ne de dare IIIJ fiorini d' oro e s. XX di piccioli dies due di luglio, che lli diedi in ssua mano un sabato, die * * *.

[3] Doc. pist., 1297-1303, pag. 185.4: Anche diede al filliuo[lo] di Goccio fornacciaio <s.> p(er) vC tellui s. lvj.

[4] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 56.3: Da chi in giù sarà iscripta la tassagione de' fornaciari e' quali cuocono dentro a la città di Siena, e debbono pagare XL soldi l'anno, cioè XX soldi in ogne sei mesi per uno.

[5] Doc. prat., 1296-1305, pag. 239.31: Struffaldo fo(r)naciaio p(er) regat(ur)a dela d(e)c(t)a calcina demo dr. XVJ.

[6] Stat. pist., 1313, cap. 44, pag. 200.29: [A]ncora ordiniamo ke ' fornacciari siano tenuti di fare li mattoni e li teoli a misura della città di Pistoia, la quale è nella sacristia, e la misura della calcina debbia essere di peso di mille libre p(er) ciaskeduno scafiglo...

[7] Doc. volt., 1330, 16, pag. 31.14: [....] integina de' beni che furo di Iacomo fornacc[ia]io, et richiede le rede.

[8] Doc. sang., 1339, 31., pag. 138.6: Lippo di Iacomo fornaciaio de dare a Masino Branchini da Ga(m)bassi IIIJOR ras(ieri) di buono grano calvello o ciciliano o di granello in kal. gennaio proximo che viene...

[9] Doc. pis., 1368, pag. 356.31: Lo diricto dei moduli delle teghule, embrici et tavelle le quali fanno li fornacciai di Pisa et del contado. Tucti dènno essere scandiglati col modulo altenticho dell' opra di santa Maria e segnati con fuocho del segno dell' opra soprascripta, e dé pagare lo fornacciaio all' opra per segnatura di ciaschuno modulo denari.