0.1 fornaia, fornaie, fornara.
0.2 V. fornaio.
0.3 Doc. prat., 1296-1305: 1.
0.4 In testi tosc.: Doc. prat., 1296-1305; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Doc. pist., 1353 (2); Boccaccio, Corbaccio, 1354-55.
In testi sett.: Doc. moden., 1353.
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Doc. orviet., 1339-68, [1353].
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Donna che per mestiere cuoce det. pietanze (e spec. il pane) in forno (usato anche come appellativo).
0.8 Elisa Guadagnini 08.05.2008.
1 Donna che per mestiere cuoce det. pietanze (e spec. il pane) in forno (usato anche come appellativo).
[1] Doc. prat., 1296-1305, pag. 362.33: mo(n)na Romea fornaia, J q.; do(n)na Caterina uxor di Va(n)ne, J q. ...
[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 15, cap. 2, par. 2.1, pag. 332: Se ttu serai fornara, / Non talgliar tu del pane per far poi coppie, / Né trar di sotto per poi rapianare, / Né an' tranoverare; / Né farai patto di baratteria / Colle fancielle e colle fanti altrui. / Le rie novelle caccia dal tuo forno; / E non lasciar accordar le fancielle / A ordinar contra le donne loro.
[3] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 89, par. 1, vol. 2, pag. 443.29: Glie fornare e le fornaie deggano biene studiare de cuocere el pane e chuocere e far cuocere aglie volente al loro forno vinte pane per uno pane...
[4] Doc. pist., 1353 (2), 41, pag. 17.10: Una casa disfacta e tornata a casamento di monna Viola fornaia posta nella cappella di Sam Paulo nel borgo di Manganello.
[5] Doc. moden., 1353, par. 33, pag. 201.1: Anchora due altre chaxelle cum uno curtileto de dre' posto in la cità de Modena in la cinquantina de Sam Bertholameo confinate da due lae la via del comù e da l' altro Madona Riça fornara e da l' altro Bertholameo di Venedexe per parte ...
[6] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 281-90, pag. 87.20: elle non ti metteranno in disputare o in discuotere quanta cenere si voglia a cuocere una matassa d' accia o se il lino viterbese è più sottile che il romagnuolo; né che troppo abbia il forno la fornaia scaldato e la fante meno lasciato il pane levitare...
[7] Doc. orviet., 1339-68, [1353], pag. 130.3: Una chasa avemo ritrovata ch' è del' uopera, la quale sta ne· rriione di s(an)c(t)u Stefanu, apressu la chasa di Chiara fornaia...
[8] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 147.11: L' Agnola, figliuola bastarda del detto Piccio, nacque a Trapani in Cicilia, e fu figliuola d' una fornaia o vero lasagnaia...
[9] Gl Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 10, parr. 29-45, pag. 162.11: 'fornara' [[...]] significa «la pistora che cocie lo pane»...
- [Per indicare una donna di basso stato].
[10] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 13, pag. 106.16: Et se lo 'mperadore avesse una fornaia per moglie et avessene figliuoli, et d'un'altra moglie nobile ch'elli avesse avuta avesse altri figliuoli, tutti quelli cotali figliuoli dello 'mperadore sarebben decti pari et in nobiltà et in potentia...
[11] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 10, pag. 65.26: fannosi a credere che da purità d'animo proceda il non saper tralle donne e co' valenti uomini favellare, e alla lor milensaggine hanno posto nome onestà, quasi niuna donna onesta sia se non colei che con la fante o con la lavandaia o con la sua fornaia favella...
[u.r. 22.06.2012]