VÈLITI s.m.pl.

1 [Milit.] I soldati, armati alla leggera, che avevano il compito di compiere azioni di disturbo nell'esercito nemico, per poi ritirarsi nelle ali.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 19, pag. 251.24: i cavalieri di Roma, appellati veliti, la quale generazione da' Romani fue nuovamente trovata, e detti veliti perchè volavano, e isceglieansi uomini giovani e leggieri, i quali armati di tutte arme salieno in groppa de' cavalieri loro ch' andavano alla battaglia; e quando erano nella battaglia tra' nemici ne scendieno, e contra i loro si rivolgieno a combattere, e parieno de' nemici, e però i nemici turbavano.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 10, pag. 17.23: E non solamente a' pedoni, ma a' cavalieri, e cavalli di coloro che s' appellavano Veliti, cioè che portavano i cappelli dell' acciaio, è util cosa l' apparare a notare... || Da errore di traduzione dal Veg., Mil., 1, 10: uel lixas.

[3] Gl Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 37, gl. o, pag. 23.34: «Veliti» sono pedoni lievi, quasi dica 'volanti' come sono gli sgherigli.

[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 127.4: L' usanza de' militi Veliti in quella guerra fu trovata prima, nella quale Flacco Fulvio consolo assediò Capova. [[...]] Quinto Nevio centurione, eletti de' pedoni una gente ch' erano di corpo leggiere, et armati di sette dardi, con poca armadura coverti, ordinoe che quelli s' agiugnessero a' cavalieri con veloci salti, e da quelli si partissero tostamente, per la qual cosa li pedoni entrati ne la battaglia de' cavalieri, legiermente con loro lanciotti e dardi li uomini igualmente e li cavalli fedissero.

[5] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, sommario, pag. 87.11: Come a Capova, essendo assediata da' Romani, fu prima trovato l' uso de' Veliti.

[u.r. 17.10.2013]