FACOLTATO s.m.

0.1 facultadi.

0.2 Da facoltà.

0.3 Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Potrebbe essere un semplice plur. di facoltà , come nella versione edita da Scarabelli, Jacopo della Lana, vol. I, p. 206: «Costoro, visti tali nomi e facultadi feceno fare tumoli, overo arche, a ciascuno secondo sua condizione, a chi basse, a chi più alte, e a chi di maggior essere».

0.7 1 Signif. incerto: chi ha facoltà?

0.8 Sara Ravani 16.05.2008.

1 Signif. incerto: chi ha facoltà? || Cfr. 0.6 N.

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 9, 106-123, pag. 283, col. 2.15: A la fine romase lo campo ai Cristiani, sí che quelli che romaseno vivi ... vogliando per pietade sepellire li soi ... feceno prego a Deo che a lor dovesse per gracia revellar quali fosseno li fideli; exaudí costoro, dalla benevolentia de Deo aparve a çascheduno corpo, ch'era stato in vita christiano, una cedulla in la quale era scripto lo nome e la condizione sua. Costoro visti tali nomi, a' facultadi fenno far tumulli...