FATTEZZA s.f.

0.1 facteçça, facteçe, factezza, factezze, fateça, fateçe, fateze, fatezze, fatteçça, fattesse, fatteze, fattezza, fattezze.

0.2 Da fatto.

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.7 1 Costituzione corporea, aspetto fisico (spesso al plur., rif. alla donna amata). 1.1 [Detto del volto:] lineamento, tratto. 1.2 [Rif. ad un animale:] modo di essere fatto, natura. 1.3 [Detto di un manufatto:] conformazione, aspetto. 1.4 [Rif. ad una costellazione:] configurazione.

0.8 Sara Ravani 16.05.2008.

1 Costituzione corporea, aspetto fisico (spesso al plur., rif. alla donna amata).

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 13.32, pag. 177: Sovente mi doglio e adiro, / fuggir mi fanno allegrezze; / tuttavia raguardo e miro / le suoe adornate fattezze, / lo bel viso e l'ornamento / e lo dolze parlamento, / occhi, ahi, vaghi e bronde trezze.

[2] Poes. an. urbin., XIII, 6.61, pag. 548: Le soi belle facteçe / ne lo mio core porto, / e le so morvedeçe / k'erano mio conforto.

[3] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 80.3, pag. 232: Chi ben riguarda, donna, vostre altez[z]e, / e le bellez[z]e - de lo vostri viso; / e le gentili, angeliche fatez[z]e...

[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 3.65, pag. 11: «Recordo d'una femena ch'era bianca, vermiglia, / vestita, ornata, morveda, ch'era una maraviglia: / le suoi belle fatteze lo pensier m'assuttiglia; / molto sì me semiglia de poterli parlare».

[5] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), D. 127.6, pag. 249: Deh guata, Ciampol, ben questa vecchiuzza / com'ell'è ben diversamente vizza, / e quel che par quand'un poco si rizza, / e come coralmente viene 'n puzza, / e com'a punto sembra una bertuzza / del viso e de le spalle e di fattezza...

[6] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 622, pag. 277: Or m'entendi, polçella, / la toa fateça me pare molto bella, / et enfra mie men do gran meraveja / de cotanto seno cum' pare ke en ti sia...

[7] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1273, pag. 82: Per tal mayniera, como io é dito, / Segondo como se trova scrito, / Fo intranbi rechatadi / Li do fratelly e norichadi / En una villa egualmente. / E molto li era somiente / De visaçi e de fateçe, / De persona e de belleçe.

[8] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 81.34: E la reina sua donna partorì una bella figliuola maschiolina, la quale aveva un viso e le fateze maschioline, ma la natura era pure di femina.

[9] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), I, st. 13.7, pag. 149: la nobilità che tu solive fare, / e li grandi coredi e robe donare; / mostrando le to bele fateçe, / a tuta çente mostrave çentileçe.

[10] Tristano Veneto, XIV, cap. 447, pag. 407.27: Certo vui sié' molto grandi cavalieri de statura e ben intagiadi del corpo e de menbre e de belle fateçe, ma io ho zià vezudho tante fiadhe de beli cavalieri e de gran statura qu'elli son malvasi et falsi...

1.1 [Detto del volto:] lineamento, tratto.

[1] G. N. da Polenta, Rime, a. 1330 (ravenn.>ven.), 15.8, pag. 223: Come del viso a specch[i]o ogne bellezza / ve sse monstra compiuta, / così format'è 'l cor de la chiarezza, / quella, cu' i desiosi occhi sentut'ha, / sì che non è fattezza / nel viso bel, ché llui non sia veduta.

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 141.15: Licabas disse a costui: in che meraviglie se' tu volto? E le fattezze del volto diventaro lati a costui che parlava, e la nare ripiegata; e la indurata buccia traeva squama.

[3] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 16.17: e, oltre a questo, aveva le fattezze del viso dilicate molto e ottimamente disposte...

1.2 [Rif. ad un animale:] modo di essere fatto, natura.

[1] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 26, pag. 47.25: Della natura della calchatrice. La calchatrice si è uno serpente grandissimo e grosissimo e la sua facteçça è como diragio...

1.3 [Detto di un manufatto:] conformazione, aspetto.

[1] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 18, vol. 1, pag. 61.13: Io ò contate le fattezze di fuori del santo munimento del nostro Signore Gesù Cristo figliuolo di Dio, ma ora dirò della grandezza della capella.

1.4 [Rif. ad una costellazione:] configurazione.

[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 3, pag. 180.24: E però chi di questa figura si vuole servire e aiutare, dee sapere tutte queste cose e stimarle l'una con l'altra, così bene in grandezza, come in factezza, come in natura, come in proprietade, come in vertude, come in opera, come in conpimento di tutti i facti che per loro si fanno e si possono fare.