FATTIVO agg.

0.1 factivo, fattiva, fattive, fattivo, ffattive.

0.2 Lat. factivus.

0.3 Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Che fa, che produce. 1.1 Capace di agire su qsa altro. 1.2 [Detto di un uomo:] dedito a fare, operoso.

0.8 Sara Ravani 16.05.2008.

1 Che fa, che produce.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 14, par. 1, pag. 76.32: Ché però noi passeremo più ciertanamente all'auttorità fattiva della ellezzione e instituzione di colui.

[2] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 1, pag. 63, col. 1.21: Per te sta principalmente la virtù fattiva di tutti i beni, il quale con la tua veduta passi gli Angioli...

1.1 Capace di agire su qsa altro.

[1] Gl Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 73, pag. 356.2: In tutte le cose hae la natura fatte le cose attive, cioè fattive, e passive, cioè che sostiene, e è la cosa di che è fatta.

1.2 [Detto di un uomo:] dedito a fare, operoso.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 24, vol. 2, pag. 484.17: sentendo il cardinale di Spagna uomo d'alto animo, fattivo e cupido di fama mondana, e disideroso oltre a modo di temporali signorie, e per tanto quasi sanza considerazione...

[2] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 3, pag. 134.2: Alora era Benedetto Gaitano de Anagna de Campagna, omo asai sientifico e instructo ne li fati magiori del mondo e in scientia, e omo factivo, ed era cardinale.

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (i), par. 53, pag. 151.17: Esaù fu reo e malizioso e fattivo uomo, e non fu semplice né mentacatto e fu grande e potente uomo e padre di molte nazioni.