FERINO agg.

0.1 ferina, ferino.

0.2 DELI 2 s.v. ferino (lat. ferinum).

0.3 Boccaccio, Filocolo, 1336-38: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Filocolo, 1336-38; Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Di animale. 1.1 Fig. Degno delle bestie, animalesco.

0.8 Sara Ravani 16.05.2008.

1 Di animale.

[1] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 49, pag. 89.21: In queste così fatte contrade nutricò la sua figliuola con latte ferino, mungendole in bocca le poppe delle cavalle salvatiche.

1.1 Fig. Degno delle bestie, animalesco.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 16, pag. 572.32: Tu piena di tanta umanità se', che aperto si può dire che il cuore, ove tu non regni, più tosto ferino che umano sia.

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 38, pag. 810.6: E se nella tua deità vive quella virtù che già più volte, da Agamennone cantata, pervenne ne' miei orecchi, questa vita ferina non dee essere mia né disarmato debbo per sepultura avere le crudeli interiora del Ciclopo.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 61, vol. 1, pag. 300.18: E per partirci un poco da tanta crudele infamia, la seguente ferina crudelezza, con vergogna delli uomini di quella lingua, sia per ora termine a questa materia.