0.1 ferocia.
0.2 DELI 2 s.v. feroce (lat. ferociam).
0.3 A. Pucci, Libro, 1362 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: A. Pucci, Libro, 1362 (fior.).
N Att. solo fior.
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 L'essere feroce.
0.8 Sara Ravani 16.05.2008.
[1] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 26, pag. 182.17: ogn'anno gli dovea mandare, e così mandava, certo numero d'uomini, de' qualli pasceva il detto Minotauro, ch'era mezo uomo e mezzo toro e stava in una pregione cerchiata di molte mura con diversi modi contrarii per la sua ferocia la quale pregione avea fat[o] il soprad[e]tto Dedalo.
[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 12, pag. 214.27: Il dì seguente in sul giorno Marcello menò fuori le sue copie alla battaglia; la quale nè Annibale schifò, avendo con molte parole ammoniti i suoi militi, che essi, avendo a memoria Trasimeno e Canne rintuzzassero la ferocia del nemico sospignente loro e soprastante...
[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 94, S. Jacopo maggiore, vol. 2, pag. 822.1: Ma il vivo ebbe grande paura per la solitudine del luogo e per la presenzia del morto [e per la imminente oscurità de la notte e per la ferocia de la gente barbara]...