FERRARE v.

0.1 ferade, ferae, ferare, ferata, ferati, ferra, ferrà , ferrado, ferrai, ferrao, ferrare, ferrarli, ferrarlo, ferraro, ferrasti, ferrata, ferrate, ferrati, ferrato, ferrava, ferre, ferrese, ferri, ferrino, ferrisi, ferrò, fferrare, firrari, firrarilu, firrata, firrati.

0.2 Da ferro.

0.3 Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Doc. fior., 1286-90, [1288]; Stat. sen., 1298; Doc. fior., 1299-1300; Stat. pis., 1321; x Doc. pist., 1339 (2).

In testi sett.: Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Poes. an. march., 1278; Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Stat. eugub., 1368-a. 1378; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.); Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.).

0.7 1 Rinforzare o guarnire con ferro. 1.1 [Detto di una finestra:] dotare di inferriate. 1.2 Apporre i ferri agli zoccoli (di un cavallo, un asino o altri animali). 1.3 Mettere ai ferri, incatenare. 2 Battersi (il corpo) con un oggetto di ferro (?).

0.8 Sara Ravani 16.05.2008.

1 Rinforzare o guarnire con ferro.

[1] Stat. sen., 1298, dist. 3, cap. 6, pag. 232.6: Et sia ferrata la decta canna nell'uno capo e nell'altro; et sia segnata con fuoco, come l'altre canne dei mercatanti.

[2] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 1107, pag. 293: quatro roe fa faro ke siano ferae / de spunço[ni] de ferro sì sia ben armae...

[3] Stat. pis., 1321, cap. 2, pag. 176.14: Et che le canne dei mercatanti sopposti alla dicta corte siano et esser debbiano ferrate di guerrie di metallo, sì come sono le canne della corte dei Mercatanti...

[4] ? Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 230, pag. 48: Loco erano panicocole, loco erano tabernari, / Loco piczecarole et loco macellari, / Et loco multe tromme, loco multi giollari, / Loco ciò che volivi trovavi per denari. / Tanto ficero et dixero che l'acqua ecco menaro / Con candoli de lino, da pedi li ferraro...

1.1 [Detto di una finestra:] dotare di inferriate.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 8, vol. 3, pag. 309.22: E fece torre tutte le balestra grosse a' cittadini, e fece fare l'antiporte al palagio del popolo, e ferrare le finestre della sala di sotto per gelosia e sospetto de' cittadini...

[2] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 566, pag. 200.5: Afforzare fece lo palagio, e ferrare finestre, antiporti alle porte, ed alle porte della città fece murare e fare fortezze...

1.2 Apporre i ferri agli zoccoli (di un cavallo, un asino o altri animali).

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.72, pag. 893: So cavagli ben ferrare, / stormenti faccio e so sonare, / oro et argento so afinare / e da l'acqua fuoco trare...

[2] Poes. an. march., 1278, 3, pag. 11: Blancetta, como l'asana è ferrata? / Accursittu la ferrò ke l'à 'nclovata / e lu pede l'à tenutu Zacopun de Benencasa...

[3] Doc. fior., 1286-90, [1288], pag. 203.34: It. a Feo per ferrare l'asino, dì xxij d'agosto, d. x. p.

[4] Doc. fior., 1299-1300, pag. 732.20: E deono dare, questo die, s. IIIJ d. VJ, che ne rasengniò il detto Bacchera ch'avea ispeso uno n(ost)ro ronzino a Chavalglione per VJ dì che 'l vi tenne per prochacciare <da> di ritrare n(ost)ri debiti e per fare altre n(ost)re bisongnie e per ferrare i· ronzino detto.

[5] x Doc. pist., 1339 (2), pag. 136: per ferare di nuovo il chavallo morello e 'l baio s. 16...

[6] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 45, par. 6, vol. 2, pag. 84.31: Ma quisto luoco non aggia en glie macellatore, spetiaglie e fornare e tavernare e fabbre a ferrare gli animalie.

[7] Stat. sen., 1343 (2), L. 1, pag. 82.22: Ancho sia licito a' ferratori per ferrare overo marischalcire e' chavagli overo altre bestie ne li die predetti aprire gli sportelli et le cose loro per le predette cagioni vendare...

[8] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di la guardia..., pag. 572.20: E sachi ki quantu plui si ferra lu cavallu iuvini tantu plui li soi unghi diventanu debili e molli, kí lu usu di andari sferatu genera da la sua iuvintuti li soi unghi duri e grandi.

[9] Stat. eugub., 1368-a. 1378, pag. 283.11: Rub. XXXV. Che nisciuno non degga ferare somaio o vero somaia elle domeniche de Pasqua, o vero elle sancte Marie.

[10] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 2, pag. 261.21: Item per firrari li bestii di la parzami *** Summa unc. lxij tr. viiij.

[11] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 8, 58-66, pag. 233.19: messer Filippo Argenti delli Adimari da Fiorenza [[...]] fu chiamato Argenti, perché facea ferrare lo suo cavallo coi ferri d'ariento.

- Ferrare d'argento.

[12] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VIII (i), par. 68, pag. 462.16: Fu questo Filippo Argenti [[...]] cavaliere ricchissimo, tanto che esso alcuna volta fece il cavallo, il quale usava di cavalcare, ferrare d'ariento e da questo trasse il sopranome.

- [Rif. ad un tipo di tortura].

[13] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 5, pag. 618.19: altri ripiena la bocca loro di piombo strutto, altri tagliati minuto con coltello e poscia insalati, altri ferrati a modo di cavagli, altri rotto loro l'ossa con bastoni, altri posti a cavare metallo e pietre e rena, ed altri diversi martirii, i quali iscrivere sarebbe malagevole.

1.2.1 Sost.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 395, vol. 2, pag. 400.4: Anco, che neuno ferratore di cavalli et di muli, possa o vero debbia dimorare a fare l'arte del ferrare presso ad altro ferratore di quella arte per XXX braccia da la porta di Camollia infino a la porta del Montone...

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 208, pag. 538.13: Ma ancora ci fu meglio, che 'l maniscalco domandò d'essere pagato, e Mauro contradiceva, allegando che si dovea pagare di ferrare, e non di sferrare.

[3] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 120, pag. 249.7: Et restase una cosa d(e) recordare d(e) la p(re)parat(i)o(n)e d(e) l'ong(n)e, ch(e) a lu (in)turferire d(e) l'unu pede ad l'aut(r)o m(u)lto gli fane prude, cioè ch(e) l'ung(n)e i(n) nello fe(r)rare l'ong(n)e se accu(n)ce più da fore ch(e) dintro...

1.3 Mettere ai ferri, incatenare. || Nicolas, Anon. gen., p. 299.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 96.13, pag. 449: Sun un buzo chi no è stagno / sote l'onda serai preiso; / e De', che tanto ài ofeiso, / chi vé per sotir firagno, / te ferrà de tal peagno, / che, se tu eri tropo aseiso, / ben parai esser deseixo / e dirai: «Cozì romagno». || Diversamente Cocito interpreta: 'ferirà'.

2 Battersi (il corpo) con un oggetto di ferro (?).

[1] Laudi Battuti di Udine, XIV m. (tosc.-ven.), 6.9, pag. 41: Jesù Cristo à messo in terra / paxe e reposo de guerra, / e vol c'ogn'omo se ferra / la sua carne per suo amore.