NAUFRAGIO s.m.

0.1 naufraggio, naufragi, naufragie, naufragii, naufragij, naufragio.

0.2 DELI 2 s.v. naufragio (lat. naufragium).

0.3 Patto Aleppo, 1225 (ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. pis. 1264 (3); Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.).

In testi sett.: Patto Aleppo, 1225 (ven.); Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Affondamento di una nave in mare per eventi avversi; [generic.:] perdita di una nave per incagliamento o altro. 1.1 Fig. Evento rovinoso, sventura, sciagura, tribolazione 1.2 Fig. Esito gravemente negativo, fallimento, rovina.

0.8 Giovanna Lenzi-Sandusky 28.06.2008.

1 Affondamento di una nave in mare per eventi avversi; [generic.:] perdita di una nave per incagliamento o altro.

[1] Patto Aleppo, 1225 (ven.), pag. 42.19: E s'alcuna nave de Veneixi sofrisse naufragio in le soe partie, le lor persone e 'l lor aver ke scanperà serà salvo e segur.

[2] Gl Doc. pis., 1264 (3), pag. 387.11: De lo naufragio v(e)l ro[m]ppime(n)to. Et se alchuna nave ut legno loro in alchuna parte de le t(er)re de Affrichia v(e)l di Buggea che dicte sono rompesse ut andasse ad t(er)ra ut impedim(en)to avesse...

[3] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 3, pag. 41.29: Quanto è da stimare vertù, che non rapire, non tôrre, non perder pò, che non naufraggio, non tenpesta tolle, nè tenpo, nè turbassione!

[4] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 32. Rubrica, pag. 269.1: Rubrica, pag. 269.1 e cossì non proveduti colle vele tese ortassero indelli dicti scogly montuosi et indelle lloro nave speczandose per naufragio perissero.

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 5, vol. 1, pag. 126.18: se eu perseverassi a ricuntari li altri naufragij di semelyanti maynera, que eu non sia implicitu in alcunu cuntari inutili.

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 2, vol. 3, pag. 22.19: tutte le pestilenzie e battaglie, rovine e diluvii, arsioni e persecuzioni, naufragii e esilii avengono al mondo per permissione de la divina giustizia per pulire i peccati...

[7] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 44, vol. 1, pag. 272.11: ma per la guerra di Genovesi, e Viniziani e Catalani avennono naufragii grandi, e mortalità di ferro grandissima in quelle genti e ne' loro seguaci, e per li difetti sostenuti in mare non meno ne morirono tornando che combattendo.

- Fare naufragio.

[8] Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.), cap. 17, pag. 136.13: san Piero andò sopra il mare, come per terra, e s. Paolo andandovi vi ruppe il legno, e fece, come egli dice, naufragio.

1.1 Fig. Evento rovinoso, sventura, sciagura, tribolazione.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 217.5: «La femina è confondimento dell'uomo, fiera da non saziare, continua sollicitudine, battaglia sanza triegua, naufragioe rompimento d'uomo non contenente, serva dell'uomo».

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 51.45, pag. 204: «Vendeca nostra eniuria, alta divina luce; / aguarda a lo naufragio che patem 'n esta fuce: / si tu non ne se' duce, perim 'n esta contrata».

1.2 Fig. Esito gravemente negativo, fallimento, rovina.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 8, 76-84, pag. 192, col. 1.11: E cusí durarave in regemento; ma perch'ello non è sí desposto, sí gli avirà quel naufragio e summersione de che è ditto.

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 20, par. 7, pag. 348.8: Perché a un solo vescovo qual si sia o a ssolo collegio de' cherichi per questa auttorità ottriata de' fedeli l'università al pericolo di naufragie (cioè di neghamento) susognarrà *...