ORSATTO s.m.

0.1 orsatti.

0.2 Da orso.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Dimin. di orso:] cucciolo d'orso.

0.8 Demetrio S. Yocum 07.07.2008.

1 [Dimin. di orso:] cucciolo d'orso. || Con allusione a Papa Niccolò III, Giovanni Gaetano Orsini.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 19.71, vol. 1, pag. 321: e veramente fui figliuol de l'orsa, / cupido sì per avanzar li orsatti, / che sù l'avere e qui me misi in borsa. / Di sotto al capo mio son li altri tratti / che precedetter me simoneggiando, / per le fessure de la pietra piatti.

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 19, 67-87, pag. 501.34: Cupido sì per avanzar li orsatti; ecco che manifesta, per ch'elli fu detto figliuolo dell' orsa allegoricamente; cioè cupido per avanzare alli orsatti; cioè di quelli di casa sua: imperò che come l'orsa è ancora più ingorda per arrecare alli orsatti suoi; così questi per avanzare alli Orsini, della casa de' quali elli era...