0.1 finzione, finzioni.
0.2 DELI 2 s.v. finge (da finto, rif. su lat. fictionem).
0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 1.
0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>.
0.8 Luca Nobile 15.07.2008.
1 Attitudine a fingere, doppiezza.
[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 71, vol. 3, pag. 476.12: Appresso dee l'uomo attemperare li desiderii di signoria, però che ella discuopre finzione e ipocrisia, ch'egli è grande cosa ubbidire alla signoria di quelli ch'elli mostrarono d'essere buoni, per volontà d'avere quella signoria.
[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 23, proemio, pag. 396.3: Sì che appare, che 'l segno di fuori dello ipocrito non significa dentro alcuna cosa, e però è menzogna: ma quando la finzione nostra di fuori si rifiere ad alcuna cosa dentro, allora non è menzogna, ma puote essere alcuna figura di veritade; sì com'è nella Scrittura Santa, che ll'apparenza e 'l suono delle parole diranno una cosa, e la figura sarà un'altra.
[2] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 24, pag. 185.22: Virgilio dicie così: Frigidus o pueri fugite hinc latet anguis inerba. E chosì i· ladro offende le persone inbolando e rubando di soppiatto e di notte e quando non si può vedere, sicché ben puose loro bella finzione e similitudine e danne questa similitudine di serpenti.
[3] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 25, pag. 452.2: E questa finzione scrive Ovidio di Meleagro...