ANDARE (2) s.m.

0.1 andar, andare, andari, annare.

0.2 V. andare 1.

0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 2.2.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Doc. pist., 1352-71

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Bettarini), XIII ui.di. (tod.); Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Stat. assis., 1329.

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.7 1 L'atto del muoversi e progredire su un percorso. Estens. Viaggio, percorso, anche fig. 1.1 [Rif. al sole:] percorso quotidiano compreso tra il sorgere e il calare. 1.2 Fig. L'andare dell'uomo: la vita umana. 1.3 Il sentiero. 2 Modo di camminare; portamento. 2.1 [In opposizione a correre:] il procedere al passo, camminare. 2.2 Fig. Fras. Di piccolo andare: di modeste possibilità. 3 Facoltà di camminare. 3.1 [Rif. al gioco degli scacchi:] tipo di movimento previsto dalle regole del gioco. 4 Condizione abituale.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 16.06.2008.

1 L'atto del muoversi e progredire su un percorso. Estens. Viaggio, percorso, anche fig.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 211.2: nonne incominciare via con neuno che tu non cognoschi, et se alcuno, che tu non conoschi, ti si accompagnia ne la via, [e] dimanderà del tuo andare, dilli che vada più a· llunga che non t' abbia posto in cuore.

[2] Jacopone (ed. Bettarini), XIII ui.di. (tod.), Omo, de te me lamento.73, pag. 84: figlio, non pur[e] fugire, / ché caderai in mala via / si da me departe l'andare!

[3] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 9 parr. 1-8, pag. 33.6: [E tutto ch' io fosse a la compagnia di molti quanto a la vista, l'andare mi dispiacea sì, che quasi li sospiri non poteano disfogare l' angoscia che lo cuore sentia, però ch' io mi dilungava de la mia beatitudine.

[4] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 18.10: Quegli è nobile fiume che ritenne l'andare d'Alessandro, secondo le colonne ch'egli ficcò sulla riviera, che il dimostra apertamente.

[5] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 10, pag. 582.41: cussì si spandinu pir li gambi di lu cavallu, e lu andari di lu cavallu si ndi impidixi e cunveni ki zopiki di l'unu pedi...

[6] Doc. pist., 1352-71, Memoria consegna tavola, vol. 1, pag. 138.19: Item, demo dì soprascritto per vettura di iij ronzini al'andare con quelli di Bartholomeo...

[7] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 1, pag. 1.4: Con ciò sia cosa che tutta l' umana generatione fusse creata per andare in paradiso, e 'l camino dell'andare si è la vita, e dura dal dì de la creatione in fino a la morte...

- (Non) indugiare, rimanere, ritardare l'andare.

[8] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 25, pag. 101.31: già per cosa che detta gli sia non rimarrà l'andare.

[9] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 24, pag. 446.3: non ritardava l'andare, nè l'andare non impediva il dire...

[10] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 4, pag. 24.3: Adunque, fratelli carissimi, chiamati, non indugiamo l'andare; chè 'l cammino è lungo, e 'l tempo è brieve.

[11] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 95, vol. 2, pag. 421.5: esso prese scusabili cagioni per farlo conoscente ritardava l'andare: e certo essendo messer Niccola apresso de· rre niuno de' baroni osava alzare il ciglio.

- Allo, nell'andare: lungo il cammino.

[12] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 51, pag. 55.18: Nell'andare che facea, venne uno calzolaio indosso ad uno donzello ch'era in sua compagnia...

[13] Gatto lupesco, XIII sm. (fior.), 111, pag. 291: E a l'andare k'io facea / verso la croce tuttavia / sì vidi bestie ragunate, / ke tutte stavaro aparechiate / per pigliare ke divorassero, / se alcuna pastura trovassero.

[14] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 49, pag. 273.19: Poi troviamo che Cesare fece due libri nel Londres e ne le rettoríe di Francia; e due ne fece allo assedio d'Amonda: Antiquates li appella: un altro che ebbe nome Poeme, a l'andare di Roma in Ispagna.

1.1 [Rif. al sole:] percorso quotidiano compreso tra il sorgere e il calare.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 340.8: Qui poetando vuole mostrare, sì come le foglie dell'erba chinate per lo notturno freddo si rilevano, e seguono quasi l'andare del Sole, sì come appare nel girasole...

1.2 Fig. L'andare dell'uomo: la vita umana.

[1] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 36, vol. 5, pag. 243.11: Appo il Signore drizzerassi l'andaredell'uomo; ed egli vorrà la via sua.

1.3 Meton. Il sentiero.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 78, pag. 157.26: Sì che trovarono l'andare per lo giardino de- ree e delo giardino montare in sun uno albore e dell'albore venire a una finestra dela sala [e dela sala] venire nela camera.

2 Modo di camminare; portamento.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 321.13: Imparate ad andare e gli atti del corpo, sì come si conviene a le femine; e ne l'andare è una parte di bellezza assai lodata; e ll'andare attrae a ssé gli uomini non cognosciuti, e l'andare caccia igl'uomini.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 3.87, vol. 2, pag. 47: sì vid' io muovere a venir la testa / di quella mandra fortunata allotta, / pudica in faccia e ne l'andare onesta.

[3] Stat. assis., 1329, pag. 162.18: Emperciò ci agionse «sobriamente», cioè quanto a sé, aciò che siamo sobrii ello vivere, ello vestire, ell' andare, nello usare, nell'affecto, nell'acto.

[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 282.14, pag. 356: Sol un riposo trovo in molti affanni, / che, quando torni, te conosco e 'ntendo / a l'andar, a la voce, al volto, a' panni.

2.1 [In opposizione a correre:] il procedere al passo, camminare.

[1] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 180, pag. 35: Descengi planu, e pplaceme, e nnon te derrupare, / K[a] [k]e lo multu correre meli' è lo planu annare.

2.1.1 Locuz. avv. Di buon andare: muovendosi con passo sostenuto.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 214, vol. 2, pag. 398.4: si partì d'Aiuolo, e colla preda ch'avea fatta in sul contado di Prato passò l'Ombrone, e sanza arresto, e di buono andare di galoppo, si ridusse a Serravalle...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 38, vol. 1, pag. 756.22: e sanza cercare più altra fortuna in sul campo sanza aresto, quanto i cavalli di buono andare ne poterono menare si partirono, e condussolli a salvamento.

2.2 Fig. Fras. Di piccolo andare: di modeste possibilità.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 7 (25), pag. 236.4: Multe cose ènno quelle che te denno avero i(n)ducto ad sci(enti)a i(n)prendere: li n(ost)ro maiore che fonno d(e) grandi meriti, le nostre richeçe ch'èno venute meno, e ' nostri vicini ch'erano povere e de piçolo andare, e mo p(er) litte(re) ènno grandi e possenti...

3 Facoltà di camminare.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 36.35: E così a questo modo nel suo nome s. Piero rendette l'andare al zoppo, e s. Dionisio il lume al cieco, il quale passava per la via disputando lui con Paolo.

3.1 [Rif. al gioco degli scacchi:] tipo di movimento previsto dalle regole del gioco.

[1] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), IV, cap. 2 rubr., pag. 121.26: Del movimento e dell'andare del Re, e della sua natura.

[2] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), IV, cap. 4, pag. 129.28: E l'Alfino dal lato manco, il quale è bianco, àe due andari dal suo luogo, l'uno verso parte ritta allo spazio bianco e vôto dinanzi al mercatante, e ciò si è perché i mercatanti si hanno spesso bisogno di consigli, e che le loro brighe siano diffinite per li giudici; l'altro andare ha verso parte manca allo spazio vôto e bianco dinanzi a' rubaldi...

4 Condizione abituale.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 51, pag. 118.33: E per questo messer Bonaccorso il misse in tale andare, che nessuno facea in Firenze convito, che ser Ciolo non vi si rappresentasse...

[u.r. 18.11.2022]