ANDATO agg./s.m.

0.1 andate, andati, andato.

0.2 V. andare 1.

0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 2.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)> .

0.7 1 Andato a terra: che ha perso la posizione eretta cadendo sul terreno di appoggio. 2 [Rif. alle scansioni del tempo e agli eventi:] pervenuto al compimento del proprio ciclo, passato, trascorso. 3 [Rif. a persona:] soggetto allo sfinimento delle energie fisiche e psichiche, debilitato, spacciato. 3.1 Sost. Lo stesso che morto.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 18.06.2008.

1 Andato a terra: che ha perso la posizione eretta cadendo sul terreno di appoggio.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 48, pag. 81.15: E dappoi che ll'altro cavaliere vide lo suo conpangnone andatoa tterra, sì direzzoe la testa delo suo distriere inverso T...

2 [Rif. alle scansioni del tempo e agli eventi:] pervenuto al compimento del proprio ciclo, passato, trascorso.

[1] Comm. Rim. Am. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), ch. 43, pag. 966.22: egli le giurò di ritornare in capo dell'anno andato, ed ella lo pur facea cercare, perché non tornava, essendo passato l'anno.

[2] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 29.89, pag. 66: dico che le famiglie / quattro, che funno nel secol andato, / d'amicitia sì vera / non più si mosser a perfecto amare...

[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 53.31, pag. 73: L'antiche mura ch'anchor teme et ama / et trema 'l mondo, quando si rimembra / del tempo andato e 'ndietro si rivolve...

- Le cose andate.

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 9, vol. 1, pag. 31.5: non son se non per sapere che l'uomo si sovvegna delle cose andate, e isguardi le presenti, e prevegghi quelle che sono a venire.

[5] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Cupidinis III.162, pag. 221: L' alma, che 'l gran disio fea pronta e leve, / Consolai col veder le cose andate.

3 [Rif. a persona:] soggetto allo sfinimento delle energie fisiche e psichiche, debilitato, spacciato.

[1] Fr. da Barberino, Rime, a. 1314 (tosc.), 1.64, pag. 235: «Va' con Dio! / ché più non posso per te valer io. / Ogni [vigore] mio / m'ha per andato, veduto il colore».

3.1 Sost. Lo stesso che morto.

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 10, ott. 40.4, pag. 580: fa ella il mondo lieto a me lasciare / per congiugnermi a' nostri primi andati.

[u.r. 05.02.2018]