0.1 fausti, fausto.
0.2 DELI 2 s.v. fausto (lat. faustum).
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Doc. sen., 1356.
N Gli ess. in Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.) e Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.) sono cit. dantesche.
0.7 1 Portatore di fortuna; di buon augurio, felice, prospero.
0.8 Sara Ravani 07.07.2008.
1 Portatore di fortuna; di buon augurio, felice, prospero.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 14.93, vol. 3, pag. 233: E non er' anco del mio petto essausto / l'ardor del sacrificio, ch'io conobbi / esso litare stato accetto e fausto...
[2] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 14, 91-102, pag. 327, col. 1.3: Fausto. Sí ha molte significationi, che è a dire 'soperbo', ed è a dire 'sollicito'; questo 'sollicito' se declina 'faustus, fausta, faustum', sí come pone Uguçone.
[3] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 10, ott. 90.8, pag. 595: Amici cari, i' me ne vo di certo; / per ch'io vorrei a Mercurio litare / [[...]]: / però vittime degne e olocausti / m'aparecchiate, a lui decenti e fausti.
[4] Doc. sen., 1356, pag. 278.2: che la detta fonte per sì fatto modo si raconci, che a lloro, e a tutto il Comune vostro fausto e dovuto fine pienamente conseguiti.
[5] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 14, 91-102, pag. 423.24: accetto; cioè a Dio, e fausto; cioè felice, come fu lo stato di santo Paulo primo eremito, di santo Antone e di santo Maccario.
[6] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 18, pag. 125.2: Nel quale poi che i visi di tutti convertiti furono, con rumore e con favore incontanente agurarono dovere essere felice e fausto lo 'mperio.