FEBE s.f.

0.1 feba, febe.

0.2 DEI s.v. febe (lat. Phoebe).

0.3 Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

0.7 1 Personificazione della Luna, sorella di Apollo (Febo). 2 Raffigurazione della Luna.

0.8 Sara Ravani 20.08.2008.

1 Personificazione della Luna, sorella di Apollo (Febo).

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 626.34: Già s'era partito il dì del cielo e la santa Febe percoteva mezo il cielo col nottivago carro.

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, 6.9, pag. 169: Il caldo sol per lo suo cerchio ratto / Non impedisce il gelido raggiare, / Che Feba dal suo ciel ci porge in atto...

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 328.3: Già era partito il dì dal cielo e l'alma Febe teneva il mezzo del cielo con lo carro nottivago...

2 Raffigurazione della Luna.

[1] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), III, ott. 47.5, pag. 50: La terza poi condusse Elena bella, / saggia, benigna, onesta e gloriosa, / chiara ne l'armi, a guisa d'una stella, / amorosa, vezzosa e valorosa; / rigan tre febe il bel petto di quella / nel campo febo in banda sanguinosa...