LADRONCELLO s.m.

0.1 ladroncelli, ladroncello, landroncello, laruncel, larunçel, latroncielli.

0.2 Da ladrone.

0.3 Lio Mazor, Appendice 1312 (venez.): 1.

0.4 In testi tosc.: Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.); Ingiurie lucch., 1330-84, [1338]; Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.).

In testi sett.: Lio Mazor, Appendice 1312 (venez.); Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.7 1 Chi compie furti di poco conto, ladruncolo (anche appellativo ingiurioso). 2 Chi vive praticando furti, rapine e violenze di ogni tipo, delinquente, malvivente. 2.1 Persona malvagia e disonesta.

0.8 Emiliano Picchiorri 20.07.2008.

1 Chi compie furti di poco conto, ladruncolo (anche appellativo ingiurioso).

[1] Lio Mazor, Appendice 1312 (venez.), pag. 45.2: vu diese ch' e' no aveva cunpagnun; vedè se ò cunpagnun, soço larunçel! e Felipo li respos et dis: vu se' larunçel!

[2] Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.), 1, pag. 19.6: "Soço laro (e) soço laruncel!". E quel Iacom respos (e) dis: "Me(n)te p(er) la gola che dis ch'e' sum laro!".

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 56, pag. 121.15: Po' viene un ladroncello, ed è preso col furto, e fa un altro romore.

[4] Ingiurie lucch., 1330-84, 34 [1338], pag. 25.8: Soso ladroncello, furastrello che uccidisti tua matre.

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 307.70, pag. 372: non facendo com'oggi molti fanno, / ch'a' ladroncelli tosto forche danno, / e' gran ladron fingon di non vedere, / ma trescan per la corte a più podere.

2 Chi vive praticando furti, rapine e violenze di ogni tipo, delinquente, malvivente.

[1] Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti), cap. 26, pag. 204.29: Considerati molti pericoli delle persone, nelli quali li cittadini e altri spesso incorrono e disarmati sostegnono da ladroncelli, li quali pericoli forse schiferebono con riparamenti d'armi...

[2] Gl Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 56, vol. 2, pag. 659.14: In questi giorni li pessimi uomini detti latronculi, noi in volgare diciamo ladroncelli, ne· reame di Francia tanto erano multripicati all'apoggio delle compagne dell'arciprete di Pelagorgo e del Pitetto Meschino, che i· rre di Francia essendo a Vignone non asicurarsi tornare per terra a Parigi, per loro danno si misse ad entrare in Borgogna.

[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 189.22: Anco questi doi senatori fece menare a Campituoglio como fussino latroncielli.

2.1 Persona malvagia e disonesta.

[1] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 5, 17.6, pag. 63: Fece Pilato allor Cristo spogliare / senza lassar[g]li gonnell'o mantello; / a la colonna il fece poi legare / (ed ebbe duo ribaldi quel fancello!), / e tutto 'l fe' di sangue ine rigare, / tanto batter il fe', quel ladroncello: / le carni suo diventar tutte livide / per le gran busse crudele, aspr'e rigide.

[2] Vita frate Ginepro, XIV ex. (tosc.), cap. 1, pag. 11.10: Costui, pieno d'iracundia e vinto dalla furia, disse a frate Ginepro molta villania, chiamandolo fantastico e stolto, ladroncello, pessimo malandrino.

- [Rif. ad Amore].

[3] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 132.80: Tanto à di bene e tanto gode Amore, / quanto è la pena altrui, l'ira e 'l dolore. / Canzon, la lingua e 'l fiato veria meno / a tanto dir d'esto vil ladroncello, / ma come lepre isnello / per l'universo ti distendi e borri...

[u.r. 28.09.2018]