RUBATURA s.f.

0.1 robbatura, rubatura.

0.2 Da rubare.

0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi tosc.: Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.).

0.5 Locuz. e fras. mettersi a rubatura 1.1.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Pratica abituale del furto. 1.1 Fras. Mettersi a rubatura: darsi alla rapina.

0.8 Emiliano Picchiorri 20.07.2008.

1 Pratica abituale del furto.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 174, pag. 431.20: non con falsità, non con malizia, se non in quanto con ogni modo che puoi, tu facci che ti sia donato; lascia andare queste falsità che sono da pericolare e te e altrui, e tòrnati dal marchese tuo da Ferrara, e statti pianamente, e viviti di limatura, e non di rubatura.

1.1 Fras. Mettersi a rubatura: darsi alla rapina. || (Contini).

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 22.14, pag. 140: Or non ce bastò 'l leceto a la tua fame dura, / messo t' èi a robbatura, come ascaran rapire.

[u.r. 28.09.2018]