RUBERÌA s.f.

0.1 robaria, robarìa, robaría, robarie, robbaria, robbaría, robbarie, robbarìe, robberia, robberíe, roberia, rruberie, rubaria, rubarie, rubbaria, rubbarie, rubberie, ruberia, ruberìa, rubería, ruberie, ruberìe, ruberíe.

0.2 Da rubare.

0.3 Patto Aleppo, 1225 (ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. sen., 1298; Fatti dei Romani, 1313 (fior.); Ingiurie lucch., 1330-84, [1382].

In testi sett.: Patto Aleppo, 1225 (ven.); Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Doc. venez., 1314 (2); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.5 Anche plur. neutro in -a (rubbaria).

Locuz. e fras. andare a ruberia 1.6; di ruberia 1.4; essere in ruberia 1.6; ire a ruberia 1.6; mettere a ruberia 1.5; ruberia di strada 1.7; ruberia di strade 1.7; vivere di ruberia 1.3.

0.7 1 Appropriazione di ciò che appartiene ad altri; furto praticato con la violenza, rapina. 1.1 Saccheggio, razzia. 1.2 Assalto e saccheggio di un'imbarcazione, atto di pirateria. 1.3 Fras. Vivere di ruberia: sostentarsi attraverso la pratica abituale del furto. 1.4 Locuz. agg. Di ruberia: proveniente da un furto o da un saccheggio. 1.5 Locuz. verb. Mettere a ruberia: sottoporre a un saccheggio, depredare. 1.6 Locuz. verb. Andare, essere, ire a, in ruberia: subire un saccheggio, essere depredato. 1.7 Locuz. nom. Ruberia di strada, di strade: rapina dei viaggiatori per le vie di terra. 2 Meton. Bottino ricavato da un furto o da un saccheggio. 3 Lo stesso che rapimento.

0.8 Emiliano Picchiorri 30.07.2008.

1 Appropriazione di ciò che appartiene ad altri; furto praticato con la violenza, rapina.

[1] Patto Aleppo, 1225 (ven.), pag. 41.15: Et si alcun Veneigo faese robaria o maleficio sovra li homini del soldan, li merchaenti de Venexia non deun sofrir alcun danno.

[2] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 17 (66), pag. 242.28: de questa robbaria voglà i(n)chedere e trovare v(er)ità, façando scì che le cose sciano restituite alo nostro me(r)cada(n)te, e i robatore per la sua fatiga di(n)g[n]e done recevano scì como se (con)vene.

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 1, cap. 11, pag. 229.13: fanno gli uomini furnecci e ruberíe e molti micidi per le convoitigie delle ricchezze acquistare, e perciò parea a Fallea, che se l'uomo avesse altrettanta rendita l'uno come l'altro, e le ricchezze fussero tutte comune, tutti e furnecci, tutte le robberíe, tutti ei nemici cessarebbero.

[4] Stat. sen., 1298, dist. 1, cap. 63, pag. 178.7: tutte le robbarie et furti che si faranno di qualunque cose che a la decta Arte appertengano, accusare e denunziare a la decta Podestà, o giudici del maleficio.

[5] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 211.1: Non si richorda ancora ciasquno che elli volle isforzare il sanato per ischanpare Milone, uno sergiente fiero e aspro, che portava uno bue tutto intero in chollo bene XXX o XL passi, ch'iera giudichato a morte per molti micidii e ruberie ch'avea fatte?

[6] Doc. venez., 1314 (2), pag. 118.8: Sì laso, se per algun te(n)po dnr. algun se scodese dal re de Cipro per la robaria la qual me fe Francescin deli Grimaldi çenoese sula terra del re dito...

[7] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 2, cap. 2, pag. 93.8: Sì verame(n)te che questo no(n) s'inte(n)da i(n) deli enormi (e) gravi maleficii, cioè furto, micidio, tradime(n)to o robbaria et altri similglianti a questi...

- Fig.

[8] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 7, pag. 224.1: Che egli non fosse vostro potavate voi fare a ogni vostro piacere, sì come del vostro; ma il voler torre voi a lui che sua eravate, questa era ruberia e sconvenevole cosa dove sua volontà stata non fosse.

1.1 Saccheggio, razzia.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 340, vol. 2, pag. 376.28: lo comune di Siena non sia gravato, nè le terre del contado di Siena sieno gravate, per cagione de le robbarie le quali si fanno al tempo de la guerra...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 60, vol. 2, pag. 263.26: e la città di Lucca per gli Pisani e' Tedeschi fu corsa e spogliata d'ogni ricchezza, che per VIII dì durò la ruberia così agli amici come a' nemici, pur chi più avea forza, con molti micidii e incendii.

[3] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 765, pag. 175: Fo facta allora in Napoli una granne robarìa; / Anchi non avea lo regno in tucta soa balìa, / Cha no vi sse annava per li acti che facìa.

[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 132.5: Puoi che viddero che omo nullo contradiceva, le locora erano secure de aguaito, allora una parte ordinata se deo alla robaria, allo arnese guadagnato, a spogliare le corpora morte.

1.2 Assalto e saccheggio di un'imbarcazione, atto di pirateria.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 173, vol. 2, pag. 740.8: Nel detto anno e mese di marzo si cominciò la guerra da' Catalani a' Genovesi e' Viniziani molto aspra e dura, per cagione di più ruberie fatte in mare per gli Genovesi andando in corso sopra' Catalani e' Viniziani.

1.3 Fras. Vivere di ruberia: sostentarsi attraverso la pratica abituale del furto.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 158.2: La forza de la giustizia è tanta che quelli che stanno e vivono di ruberia e di mal fare, non potrebero durare sanza alcuna parte di iustizia...

[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 17, pag. 83.13: Perçò lo Segnor deveò a l'omo usar né mangiar ogne uxel chi vive de ranpina, ché De' no vol che l'omo viva de robaria né de usura né se passa de gl'altrù dolor, né beva gle altrù lagreme, né habia deleto de gl'altrù grameççe.

[3] Ingiurie lucch., 1330-84, 321 [1382], pag. 86.11: Tu m'ày rubbato (e) sforsato il mio (e) no(n) vivi si no(n) di robaria.

1.4 Locuz. agg. Di ruberia: proveniente da un furto o da un saccheggio.

[1] Stat. sen., 1343 (2), L. 1, pag. 102.19: Et se per l'aventura richiamo si facesse de le cose le quali fussero di robbaria overo ripresaglia fatta chon licentia de la podestà di Siena, decima non si tolla.

1.5 Locuz. verb. Mettere a ruberia: sottoporre a un saccheggio, depredare.

[1] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 151.14: E quando vi furo dentro la giente de' Sanesi la miseno a sacho e a robaria; e fu lo' tolto ciò ch'egli avevano...

[2] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 365, pag. 134.8: Quelli de' Pazzi sentendo ciò, missero a ruberia gli amici ed i nemici; poi missero fuoco nel castello, e andarsene a Lanciolina.

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 75, terz. 8, vol. 4, pag. 2: doveva esser coll'arme, e con gli arnesi / il Baver, da suo gente seguitato, / co' Pisani, e' Lucchesi, e' Pistolesi, / e metter questa Terra a ruberia, / e molti della vita essere offesi.

1.6 Locuz. verb. Andare, essere, ire a, in ruberia: subire un saccheggio, essere depredato.

[1] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 326.21: Questo facevano per paura che nonn andasse a ruberia la piazza con la città, perché non v' avea tanto grano che ne fosse tocchato per uno J quarto, tanta gente v' era e tanta ne giugneva.

[2] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 528.6: se questo nonn avessono fatto i Sei, il grano sarebbe ito tutto a ruberia e avrebbevi avuto grande zuffa e molto di male questo dì.

[3] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Sof 1, vol. 8, pag. 297.14: E sarà la fortezza loro in ruberia, e la casa loro in deserto; ed edificheranno le case, e non le abiteranno; e pianteranno le vigne, e non beranno del vino d' esse.

1.7 Locuz. nom. Ruberia di strada, di strade: rapina dei viaggiatori per le vie di terra.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 41, vol. 1, pag. 70.26: maleficî, cioè ferite, homicidii, furti o vero robbariedi strade, et falsatori et coniellatori, et altre sospette persone...

[2] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 64, par. 9, vol. 1, pag. 256.25: Salvoché niuno condannato e detenuto êlla carcere per omicidio, percussione en faccia con segno e cicatrice, menbro debilitato, pace rocta, robaria de strada, per adulterio e furto e falsetade possa per la cagione predicta de la carcere essere relassato.

[3] Stat. fior., 1355 (Lancia, Stat. podestà ), L. 3, cap. 1, pag. 363.20: Ma negl'altri maleficii infrascritti abbia arbitrio in conoscendo, procedendo et puniendo, cioè in ruberie di strade, furti et publici et famosi ladroni...

2 Meton. Bottino ricavato da un furto o da un saccheggio.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 1: quelli ch'è capo di corsali, se elli no(n) parte ragionevileme(n)te la robbaria, u fi abandonato u fi uciso dali suoi co(m)pangni.

[2] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 79, pag. 37.4: E se la robbaria fossi valuta di XX in giù infino a V s. paghi per nome di pena XXV lb. de dinari cortonesi per ongni volta, e mendi e restituisca la robbaria al dirobbato.

3 Lo stesso che rapimento.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 1, cap. 14, vol. 1, pag. 20.22: Per la detta ruberia di Elena il re Menelao co· re Talamone e col re Agamenone suo fratello, ch'allora era re di Cicilia, con più altri re e signori di Grecia e di più altri paesi, fecero lega e congiura di distruggere Troia...

[u.r. 29.04.2024; doc. parzialm. aggiorn.]